Arriva sul palcoscenico partenopeo il celebre personaggio/imprenditore inventato dall’artista padovano, presenza fissa della trasmissione televisiva Propaganda Live
C’è il Pojana e ci sono i suoi fratelli maggiori, Edo il security, Tonon il derattizzatore e Alvise il nero. Sono le maschere visionarie di Pojana e i suoi fratelli, spettacolo scritto e interpretato da Andrea Pennacchi, già apprezzato da pubblico e di critica, che sarà in scena sabato 2 aprile 2022 alle ore 21.00 (in replica domenica 3 alle ore 18.30) al Teatro Nuovo di Napoli.
Il celebre personaggio/imprenditore inventato da Andrea Pennacchi è esploso sul piccolo schermo grazie alla trasmissione Propaganda Live, in cui si è rivelato appieno per quel che è: un demone, piccolo, non privo di saggezza, che usa la verità per i suoi fini e trova divertenti cose che non lo sono, e che è in ognuno di noi.
Franco Ford “Pojana” prima di essere conosciuto dal pubblico televisivo arriva alla ribalta con il celebre video Ciao terroni, un avido padroncino del nordest ossessionato dagli schei e dal suo per nulla velato razzismo, che sfoggia senza remore opinioni durissime (nutrite dal pregiudizio) in merito ai tempi incerti che vive il Paese tutto.
I fratelli del Pojana videro la luce all’indomani del primo aprile 2014. In quel giorno, infatti, l’Italia scoprì che in un capannone di Casale di Scodosia (comune del veneziano noto per i mobilifici e per i carri allegorici) veniva costruito un secondo Tanko, una macchina movimento terra blindata, con un ‘cannoncino’ in torretta.
“Io e il mio socio (il musicista Giorgio Gobbo) – rivela Andrea Pennacchi – sentimmo subito la necessità di raccontare alla nazione le storie del nordest che fuori dai confini della neonata Padania nessuno conosceva. Il mondo deve sapere, pensavamo, come mai i laboriosi veneti costruiscono nei loro capannoni svuotati dalla crisi delle ‘tecniche’ degne dell’Isis. Va detto che queste storie venivano già raccontate da giornalisti straordinari come Rumiz e Stella, o sociologi come Diamanti, ma a teatro erano ancora poco presenti. C’era un buco, dunque”.
E così nasce quel concentrato di spietata ironia che è il nucleo su cui, nel tempo, è cresciuto questo spettacolo, sorta di nuovo “bestiario veneto” nel quale si specchia non solo la crisi del Nordest, ma anche la crisi antropologica di un intero Paese.
Pennacchi racconta il Pojana, che racconta il Veneto, che racconta la sua gente, che racconta il suo animo, che va conosciuto e compreso, per comprendere un pezzo del Paese che altrimenti viene rappresentato solo dalla rabbia scaturita in politica. E invece c’è anche l’ironia, per la quale i Veneti hanno dato maestri come Goldoni.
Lo spettacolo, presentato da Teatro Boxer in collaborazione con People, si avvale della presenza in scena, oltre a Pennacchi, dei musicisti Giorgio Gobbo e Gianluca Segato.
Pojana e i suoi fratelli di e con Andrea Pennacchi
Sabato 2 e domenica 3 aprile 2022, Teatro Nuovo Napoli
Inizio spettacoli sabato ore 21.00 (sabato) e domenica ore 18.30
info 0814976267 email botteghino@teatronuovonapoli.it
Sabato 2 e domenica 3 aprile 2022
Teatro Nuovo Napoli
Teatro Boxer
in collaborazione con People
presentano
Pojana e i suoi fratelli
di e con Andrea Pennacchi
musiche dal vivo Giorgio Gobbo e Gianluca Segato
durata 75 minuti
I fratelli maggiori di Pojana: Edo il security, Tononil derattizzatore, Alvise il nero e altri, videro la luce all’indomani del primo aprile 2014. Mentre Franco Ford detto “Pojana” era già nato.
Era il ricco padroncino di un adattamento delle “Allegre comari di Windsor” ambientato in Veneto, con tutte le sue fisse: le armi, i schei e le tasse, i neri, il nero.
In seguito, la banda di Propaganda Live l’ha voluto sul suo palco e lui si è rivelato appieno per quel che è: un demone, piccolo, non privo di saggezza, che usa la verità per i suoi fini e trova divertenti cose che non lo sono, e che è dentro ognuno di noi.
Il personaggio nasce dalla necessità di raccontare alla nazione le storie del nordest che fuori dai confini della neonata Padania nessuno conosceva. È significativo e terribile che i veneti siano diventati, oggi, i cattivi: evasori, razzisti, ottusi. Di colpo.
Da provinciali buoni, gran lavoratori, un po’ mona, che per miseria migravano a Roma a fare le servette o i carabinieri (cliché di molti film in bianco e nero), a avidi padroncini, così, di colpo, con l’ignoranza a fare da denominatore comune agli stereotipi.
Un enigma, che si risolve in racconto: passando da maschere più o meno goldoniane a specchio di una società intera. Una promozione praticamente.Ed eccolo qui, Franco Ford detto il Pojana, con tutti i suoi fratelli a raccontare storie con un po’ di verità e un po’ di falsità mescolate, per guardarsi allo specchio.
Andrea Pennacchi
Teatrista dal 1993, il suo viaggio è iniziato col Teatro Popolare di Ricerca di Padova. Ha composto Eroi, finalista al Premio Off del Teatro Stabile del Veneto, con il supporto di Giorgio Gobbo e Sergio Marchesini. Seguito, nella trilogia della guerra da:Trincee: risveglio di primavera e Mio padre: appunti sulla guerra civile.
Ha debuttato nella drammaturgia con Villan People prodotto da Pantakin, poi selezionato al festival Tramedautoredel Piccolo Teatro Grassi di Milano e al Premio Fersenper la regia nel 2014.
Per anni, con la collaborazione di Arteven, ha ideato e portato in scena una serie di lezioni-spettacolo con le quali ha girato le scuole superiori del Veneto.
Questi progetti dedicati alle scuole tuttora girano grazie alla compagnia Teatro Boxer da lui fondata. É direttore artistico, di Terrevolute–festival della bonifica e della rassegna Odeo days.
Ha recitato in cinque produzioni del Teatro Stabile del Veneto sotto la direzione di registi come Damiano Michieletto, Bepi Emiliani e Emanuele Maria Basso e Natalino Balasso.
Ha inaugurato la stagione 2019/2020 del Teatro Verdi di Padova con Da qui alla luna, spettacolo scritto da Matteo Righetto e musicato da Giorgio Gobbo insieme all’Orchestra di Padova e del Veneto.
Per il cinema, ha lavorato con Andrea Segre, Carlo Mazzacurati, Silvio Soldini. Per la televisione, oltre ad essere stato il Ragionier Galli ne Il paradiso delle signore, ha lavorato in Grand Hotel, Non Uccidere 2, Don Matteo, e A un passo dal Cielo. É spalla di Paola Cortellesi in Petra, serie Sky uscita a settembre 2020.
Con il personaggio di Pojana è ospite fisso del programma Propaganda Live su LA7. Ha pubblicato due libri con People: Pojanae i suoi fratelli e La guerra dei Bepi.
È uno dei protagonisti del film di Andrea Segre Welcome Venice. Il film, accolto con entusiasmo dalla critica, ha inaugurato le Notti Veneziane, lo spazio off realizzato dalle Giornate degli Autori alla Biennale del Cinema di Venezia 2021.
Produzione Teatro Boxer
La compagnia Teatro Boxer dal 2004, anno della sua nascita, ha realizzato diverse attività nel campo teatrale. Guidata dall’autore e attore padovano Andrea Pennacchi, produce spettacoli di prosa e lezioni –spettacolo per ragazzi delle superiori.
In oltre dieci anni di attività ha portato in scena molti spettacoli, tra i quali: Trincee: risveglio di primavera, Eroi –finalista al Premio off del Teatro Stabile del Veneto – Raixestorte, Quel veneto di Shakespeare, Lacrime d’amianto, Imprenditorie Cena con l’apocalisse, scritta a quattro mani con Natalino Balasso e l’ultimo monologo di Pennacchi Mio padre, appunti sulla guerra civile. Insieme a Francesco Gerardi e con la guida di Gigi dall’Aglio, nel 2018 è nata La ferita nascosta –come ho conosciuto Aldo Moro, i suoi rapitori e quella foto lì.
Ultime giovani produzioni che hanno debuttato negli scorsi anni sono: The merrywives of Windsor, A midsummernight’sdream, Gulliver’stravels, spettacoli in lingua inglese pensati per gli studenti delle scuole superiori. Nuovissime le lezioni spettacolo Shakespeare atwork e LOL –ladies of literature, per scuole medie e superiori.
Negli ultimi anni ha curato la direzione artistica e tecnica di Terrevolute–Festival della bonifica a San Donà di Piave e la rassegna Odeo days di Padova.