Venerdì 29 aprile alle 21:00 sul palco va in scena una versione che ribalta il mito di Elena che la tradizione letteraria ci ha donato: un monologo d’autore che racconta una donna del presente, a noi più vicina e che riflette con autoironia su se stessa.
Ancora un grande appuntamento della stagione di prosa nell’aprile del Teatro Sociale di Camogli. Venerdì 29 aprile, alle ore 21:00, va in scena “Elena” di Ghiannis Ritsos, con Elisabetta Pozzi, la traduzione di Nicola Crocetti, la scenografia Matteo Patrucco, i costumi di Ilaria Ariemme, le luci di Marco Grisa, le musiche di Daniele D’Angelo – eseguite dal vivo dall’autore – e la regia di Andrea Chiodi, in una produzione del Centro Teatrale Bresciano.
Chi non è rimasto affascinato dalla figura di Elena, una delle più belle donne dell’antichità? Per lei si scatenò la sanguinosa guerra di Troia. Ma un’altra Elena si scopre nel monologo che Ghiannis Ritsos scrisse nel 1970: il poeta greco ribalta il mito di Elena che la tradizione letteraria ci ha donato. Ed Elisabetta Pozzi dà voce e corpo a questa Elena ormai vecchia e non più al centro del mondo, che riflette con autoironia su se stessa.
La Elena interpretata da Elisabetta Pozzi ha rinunciato alla bellezza effimera, scivolata via ormai molti anni addietro: la sua bellezza adesso è ben altra, quella dell’esperienza. L’esperienza di una vita vissuta all’insegna dell’amore, tra le braccia forti dei vari amanti trepidanti per lei: quell’amore diventato adesso un ricordo che non genera più alcuna passione, ma solo malinconia e forse rimpianto. Questa Elena è una donna del presente, a noi più vicina, quasi un’amica che tra un bicchiere di whisky e una sigaretta si confida a un soldato o al fantasma di un amante valutando la propria esistenza, eccezionale certo, ma che adesso sta volgendo alla fine.
In una scena che potrebbe evocare un vecchio locale o un’abitazione che porta il segno del tempo, si aggira, come una fantasma, una donna che torna con il pensiero – ossessivamente – a ciò che è stato, a un’esistenza lontanissima dal presente, una vita fatta di memoria, glorie e onori. Offre di sé un ritratto assai impietoso e ironico, non vergognandosi di presentare nella sua abitazione fatiscente quel degrado e senso di vuoto che ora la circonda, oramai derisa anche da ancelle irriverenti che le fanno dispetti. Eppure la “vecchia” Elena di Elisabetta Pozzi oltre a regalare memorie, riflessioni, immagini che il tempo non scalfisce offre al suo pubblico il fascino eterno di chi ha acceso i cuori degli eroi, rendendo per questo anche lei un’eroina immortale. Recitata con la classe della grande attrice al vertice della maturità espressiva, in un sapiente dosaggio di parole e gesti, sussurri e declamazioni, la storia della donna Elena si dipana di fronte agli spettatori, accompagnata dalle belle note della musica di Daniele D’Angelo.
I biglietti sono disponibili presso la biglietteria del teatro dal lunedì al venerdì tra le 10 e le 12 (oltre che un’ora prima degli spettacoli), alla Proloco di Camogli e alla Proloco di Recco negli orari di apertura, oltre all’Hotel Cenobio dei Dogi. Si possono acquistare i biglietti anche online, tramite il sito Vivaticket.
Tutte le informazioni sono sul sito www.teatrosocialecamogli.it e sui canali social del Teatro: su Facebook e su Instagram cercando @teatrosocialecamogli.
Teatro Sociale Camogli, Piazza Giacomo Matteotti 5
Informazioni: www.teatrosocialecamogli.it