Inaugurazione con Macbeth di Giuseppe Verdi che segna il ritorno nelle Marche del regista Pier Luigi Pizzi con una nuova produzione. A febbraio invece in scena La traviata.
Due i titoli per il progetto Opera Domani: La Cenerentola. Grand Hotel dei sogni basato sul capolavoro di Rossini e Il flauto magico con le musiche di Mozart, entrambi con l’adattamento musicale e drammaturgico di AsLiCo
Nelle prossime Stagioni andranno in scena Tosca, Norma, Rigoletto e Cavalleria rusticana
La Fondazione Rete Lirica delle Marche punta sulla progettualità e sul rapporto grandi maestri / giovani interpreti nelle locandine per mantenere fede alla strada tracciata nel 2018, anno della sua istituzione, e procedere a ritmo spedito per le prossime tre stagioni liriche: alla presentazione della programmazione 2022/2023 che vede in cartellone due importanti titoli verdiani Macbeth e La traviata e gli spettacoli targati AsLiCo basati su La Cenerentola di Rossini e Il flauto magico di Mozart, si aggiunge anche l’annuncio in anteprima dei titoli delle successive stagioni: nel 2023/24 saranno allestite Tosca di Giacomo Puccini in coproduzione con il Teatro dell’Opera Giocosa di Savona e Norma di Vincenzo Bellini, quindi nel 2024/25 Rigoletto di Giuseppe Verdi e Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni.
«La Fondazione Rete lirica delle Marche è un soggetto molto importante per lo sviluppo culturale della nostra regione – dichiara Giorgia Latini, Assessore allo Spettacolo e Valorizzazione dei Beni culturali della Regione Marche – Personalmente, l’ho vista nascere. Ero, infatti, all’epoca Assessore alla Cultura del Comune di Ascoli Piceno e quindi per me ora è un orgoglio constatare quanto è cresciuta, attraverso l’organizzazione di spettacoli di altissima qualità che danno lustro a tutta la Regione. È noto che poco tempo fa è stata lanciata la candidatura del canto lirico italiano a patrimonio immateriale dell’Unesco da parte del Sottosegretario Lucia Borgonzoni, insieme con il Ministro alla Cultura, Dario Franceschini. Il “belcanto” è un tratto caratteristico della nostra cultura e del nostro essere italiani. Allo stesso tempo, la Regione sta portando avanti anche la candidatura Unesco dei teatri storici marchigiani. In questo percorso, dunque, la Fondazione è un soggetto fondamentale che offre un valido contributo per il raggiungimento di questi obiettivi, accrescendo il valore della nostra candidaturaۛ».
Su il sipario quindi della Stagione 2022/2023 il prossimo sabato 12 novembre al Teatro dell’Aquila di Fermo con Macbeth di Verdi e un cast di interpreti di primo piano: protagonista sarà Davide Luciano, mentre Lady Macbeth il giovane soprano russo Lidia Fridman. Macduff, Banco e Malcolm saranno rispettivamente Matteo Roma, Gianluca Margheri e Vassily Solodkyy; come Dama di Lady Macbeth invece Melissa D’Ottavi, scelta fra i candidati alle audizioni svolte negli ultimi anni che hanno portato all’inserimento di giovani voci nelle locandine. Sul podio della FORM-Orchestra Filarmonica Marchigiana salirà Diego Ceretta, giovanissima bacchetta, classe 1996, al debutto nei teatri della Rete. Regia, scene, costumi e luci saranno ideati da Pier Luigi Pizzi, maestro del teatro italiano e artista legatissimo al territorio delle Marche e al suo pubblico. Il coro è quello del Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno diretto da Giovanni Farina. Il debutto di Fermo sarà preceduto, giovedì 10 novembre, dall’anteprima giovani dedicata al pubblico degli under 30, ormai una tradizione che sottolinea l’attenzione che da sempre la Rete Lirica ha rivolto alla formazione del nuovo pubblico. Lo spettacolo sarà ad Ascoli il 19 novembre (anteprima giovani 17 novembre) e al Teatro della Fortuna di Fano il 26 novembre (anteprima giovani il 24 novembre).
«Il nostro principale obiettivo è proprio la formazione di nuovo pubblico» – afferma Francesco Ciabattoni, presidente della Fondazione Rete Lirica delle Marche. «L’opera lirica è il principale veicolo di diffusione e d’insegnamento della cultura italiana ed è riconosciuta ovunque nel mondo come testimone e ambasciatrice della nostra identità nazionale, quale potente veicolo di conoscenza e promozione del nostro Paese. L’allestimento di un’opera implica sapienza tecnica, interpretativa, capacità registica, scenografica, vocale e musicale, abilità artigianale e manifatturiera. Qualità e abilità che non vanno disperse ma finalizzate verso progetti sempre nuovi: pertanto l’impegno mio e del Consiglio Direttivo della Rete Lirica è anche quello di coinvolgere, in tale nuovo necessario progetto di crescita e di ripartenza, anche le realtà imprenditoriali e produttive».
«Come sottolineato dal Premio Cultura di gestione conquistato nel 2018 – ricorda Luciano Messi direttore della Rete Lirica della Marche –rappresentiamo un esempio di governance pubblica capace di fare network intorno ad obiettivi condivisi e reali istanze del territorio. Si tratta di un sistema lirico regionale integrato (comprensivo di due istituti di alta formazione)che rappresenta ancora oggi un’esperienza unica in Italia. Abbiamo sviluppato un progetto fortemente innovativo per creare sinergie e produrre risultati tangibili nella crescita della produzione culturale, incrementando l’offerta e la qualità artistica, stimolando il coinvolgimento della comunità e dei giovani in particolare, generando un positivo impatto economico e occupazionale; abbiamo valorizzato i complessi artistici e le maestranze tecniche regionali, realizzando oltre cinquemila giornate lavorative annue (di cui 1/3 under35), con risultati significativi anche durante la pandemia. Adesso si può ripartire a pieno ritmo, presentando la produzione di tutto il triennio e anche gli spettacoli per le scuole e le famiglie».
Nell’ambito del progetto Opera Domani, che si rivolge ai più piccoli e alle famiglie, alla fine del 2022 farà tappa nei teatri della Rete Lirica la fortunatissima produzione di AsLiCo con Théâtre des Champs-Elysées e Opéra de Rouen La Cenerentola. Grand Hotel dei sogni, spettacolo che durante il 2021 e il 2022 ha girato i teatri di tutta Italia ed alcuni europei riscuotendo sempre grande successo. L’adattamento musicale e drammaturgico del capolavoro di Gioachino Rossini è curato da AsLiCo e la messa in scena è firmata dal regista Daniele Menghini che trasporta l’intera vicenda in un grande albergo il cui proprietario è Don Magnifico patrigno di Cenerentola ormai sul lastrico e all’interno del quale si susseguono le molteplici situazioni che porteranno Angelina – chiamata dalle sorellastre col nomignolo di Cenerentola – fra le braccia del principe Don Ramiro, sempre accompagnato dal fido scudiero Dandini. Il cast vocale è composto dai giovani artisti selezionati da AsLiCo. In buca l’Orchestra 1813 guidata da Riccardo Bisatti. Primo appuntamento sarà il 29 novembre al Teatro dell’Aquila, poi il 30 novembre al Teatro Ventidio Basso e quindi il 2 dicembre al Teatro della Fortuna.
Il 2023 si aprirà, com’è ormai tradizione, con un concerto degli allievi del Conservatorio “G.B. Pergolesi” di Fermo al Teatro dell’Aquila.
Nel mese di febbraio 2023andrà in scena uno dei titoli più amati e il più rappresentato al mondo: La traviata di Giuseppe Verdi proposto al pubblico della Rete Lirica con la direzione musicale di Enrico Lombardi sul podio dell’Orchestra Sinfonica G. Rossini e il Coro del Teatro della Fortuna diretto da Mirca Rosciani. Il progetto di regia, firmato da Luca Baracchini con le scene di Francesca Sgariboldi, i costumi di Donato Didonna e luci di Gianni Bertoli, è vincitore di un bando internazionale per artisti under35, organizzato dalla Rete Lirica con il circuito OperaLombardia, Opera Europa e il sostegno del Ministero della Cultura, Regione Lombardia e Fondazione Cariplo. Nel ruolo di Violetta il soprano messicano Karen Gardeazabal, in quello di Alfredo Valerio Borgioni. Giorgio Germont sarà Andrea Borghini. L’allestimento debutterà il 4 febbraio al Teatro della Fortuna (anteprima giovani il 2 febbraio), l’11 febbraio sarà al Teatro dell’Aquila (anteprima giovani il 9 febbraio) e l’ultima recita sarà il 18 febbraio al Teatro Ventidio Basso (anteprima giovani il 16 febbraio).
Nella primavera 2023, ci sarà spazio per un’altra proposta di ascolto e avvicinamento all’opera con la nuova produzione AsLiCo ideata su uno dei titoli più celebri del catalogo di Mozart, Die Zauberflöte (“Il flauto magico”) con l’adattamento musicale eseguito dall’Orchestra Sinfonica G. Rossini e quello drammaturgico ideato dalla regista Caroline Leboutte. Il nuovo allestimento, proposto per la XXVII edizione di Opera Domani sarà al Teatro della Fortuna il 9 maggio, al Teatro Ventidio Basso il 10 maggio e al Teatro dell’Aquila il 12 maggio.
Si rinnova anche quest’anno il progetto di accessibilità grazie al team di InclusivOpera, da oltre dieci anni attivo al Macerata Opera Festival. Formato dalla ideatrice e coordinatrice Elena Di Giovanni e da Francesca Raffi insieme con ALI-Accessibilità, Lingue, Inclusione, InclusivOpera proporrà diverse attività destinate sia a sordi e ipoudenti che a ciechi e ipovedenti per le opere in programma: dai percorsi guidati in LIS (la Lingua dei Segni Italiana) ai percorsi tattili sino agli spettacoli con il servizio di audio descrizione che saranno disponibili nei giorni precedenti l’opera in formato Mp3 sul sito della Fondazione. I dettagli per partecipare saranno disponibili in autunno sul sito della Fondazione Rete Lirica delle Marche.
I biglietti della Stagione 2022/2023avranno un costo compreso fra 25 e i 50 euro. I biglietti per le anteprime giovani saranno fra i 5 e i 10 euro, mentre quelli per Opera Domani avranno un costo di 12 euro per gli studenti e di 1 euro per disabili e accompagnatori. Il calendario di vendita sarà reso noto successivamente.
Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno
0736 298770 ascoli.biglietteriateatro@email.it
Teatro della Fortuna di Fano
0721 800750 botteghino@teatrodellafortuna.it
Teatro dell’Aquila di Fermo
0734 284295 biglietteriateatro@comune.fermo.it
La Fondazione Rete Lirica delle Marche, organismo nato nel 2018 di cui è Presidente Francesco Ciabattoni, Direttore Luciano Messi e Direttore Artistico Alessio Vlad; è stata costituita dai Comuni di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata, dalla Fondazione Teatro della Fortuna (soci sostenitori), dall’Associazione Arena Sferisterio, dalla Fondazione Orchestra Regionale delle Marche e dal Rossini Opera Festival (soci partecipanti). La Fondazione trae origine e rappresenta l’evoluzione del percorso istituzionale avviato dagli stessi soggetti, sotto l’egida della Regione Marche, con la sottoscrizione del “Protocollo d’intesa per la creazione di un sistema regionale a sostegno dei Teatri di Lirica Ordinaria”. Hanno successivamente aderito, sempre in qualità di soci partecipanti, l’Orchestra Sinfonica Rossini, l’Accademia di Belle Arti di Macerata e il Conservatorio “G. B Pergolesi” di Fermo. La Fondazione Rete Lirica delle Marche ha ottenuto nel 2018 il prestigioso riconoscimento “Premio Cultura di Gestione”, conferito da FederCulture a Roma ai progetti più innovativi nel campo della gestione culturale, in quanto eccellente esempio di governance pubblica in grado di fare sistema e di creare network intorno ad obiettivi condivisi e reali istanze del territorio di riferimento.