Giovedì 16 giugno ore 19.30 (repliche venerdì 17 giugno ore 20.30 e sabato 18 giugno ore 18,Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone-Sala Santa Cecilia)
fa il suo ritorno alla testa dell’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, diretta per la prima volta nel 1997, Daniel Harding. Il direttore ha lavorato giovanissimo al fianco di Simon Rattle come suo assistente dirigendo la City of Birmingham Symphony Orchestra nel 1994, quindi, come assistente di Claudio Abbado, nel 1996 (all’età di soli ventuno anni) ha diretto i Berliner Philharmoniker. Attualmente è Direttore artistico e Musicale della Swedish Radio Symphony Orchestra e Direttore residente dell’Orchestre de la Suisse Romande. Insieme al direttore inglese si esibirà il pianista, anch’egli inglese, Paul Lewis, regolarmente ospite delle maggiori orchestre, premiato con due premi Edison, tre Gramophone, Diapason d’or de l’Année e molti altri, e già ospite dell’Accademia di Santa Cecilia nel 2018.
Aprirà la serata il Concerto per pianoforte di Edvard Grieg, il più celebre compositore norvegese (ospite dell’Accademia di Santa Cecilia nell’aprile del 1899), e molto stimato anche da Čajkovskij che gli dedicò la sua Ouverture Amleto e così lo descrisse in una lettera inviata a una sua amica: “Il suo portamento me lo rese simpatico, […] aveva uno straordinario charme. I suoi occhi blu, non molto grandi, ma incredibilmente affascinanti avevano lo sguardo puro di un bambino. Fui molto contento quando me lo presentarono. […] La sua musica mi aveva già conquistato da tanto tempo”. Il Concerto per pianoforte in tre movimenti, composto nel 1868 ed eseguito per la prima volta a Copenaghen nel 1869, ha un suo fascino ammaliante dovuto a figure melodiche ingegnose ed orecchiabili, con una preferenza per le frasi brevi, armonie colorite e raffinate con chiari influssi neotedeschi (Grieg aveva studiato quattro anni al Conservatorio di Lipsia). Una dolce serenità melodica caratterizza il primo movimento Allegro molto moderato, mentre l’Adagio coinvolge l’ascoltatore con quelle tenerezze timbriche tipiche del lirismo nordico. Il terzo e conclusivo movimento Allegro moderato molto e marcato è ispirato a una danza norvegese ed è intriso di dettagli carpiti dal folclore locale.
Nella seconda parte del concerto Harding dirigerà il poema sinfonico di Strauss Una vita d’eroe, terminato nel dicembre del 1898 ed eseguito a Francoforte l’anno successivo, una sorta di ritratto autobiografico dell’autore che include numerose autocitazioni, tratte in gran parte dai poemi sinfonici precedenti, ma anche dall’opera Guntram e dal Lied Morgen. Lo scrittore e musicologo Romain Rolland, ammiratore e amico di Strauss, su questo poema espresse il seguente giudizio: “Opera straordinaria, inebriata d’eroismo, colossale, barocca, triviale, sublime. Un eroe omerico vi si dibatte in mezzo ai sogghigni della folla stupida… Nessun dubbio che il pensiero di Beethoven abbia spesso ispirato, stimolato, guidato quello di Strauss. Ma l’eroe di Strauss è ben diverso da quello di Beethoven…”. La partitura, che dal punto di vista formale somiglia ad una sinfonia di ampie proporzioni, si divide in sei sezioni che si susseguono senza interruzione e si intitolano: L’eroe, Gli avversari dell’eroe, La compagna dell’eroe (al violino solista Andrea Obiso, primo violino dell’Orchestra di Santa Cecilia), Il campo di battaglia dell’eroe, Le opere di pace dell’eroe, II ritiro dal mondo e la fine dell’eroe.
Daniel Harding direttore
Nato ad Oxford, Daniel Harding ha iniziato la sua carriera come assistente di Simon Rattle alla City of Birmingham Symphony Orchestra, con la quale ha debuttato nel 1994. Successivamente è stato assistente di Claudio Abbado ai Berliner Philharmoniker, debuttando con l’orchestra berlinese nel ’96. È stato Direttore musicale dell’Orchestre de Paris (2016-2019) e Principale direttore ospite della London Symphony Orchestra (2007-2017), e attualmente è Direttore musicale della Swedish Radio Symphony Orchestra e Conductor Laureate della Mahler Chamber Orchestra. Nel 2018 è stato nominato Direttore artistico dell’Anima Mundi festival e nel 2020 Direttore residente dell’Orchestre de la Suisse Romande (2021-2023).
È regolarmente invitato dalla Dresdner Staatskapelle, Wiener Philharmoniker, Royal Concertgebouworkest,
Orchestra della Radio Bavarese, Leipzig Gewandhausorchester, Filarmonica della Scala, Berliner Philharmoniker, Münchner Philharmoniker, Orchestre National de Lyon, Oslo Philharmonic, London Philharmonic, Royal Stockholm Philharmonic, Orchestra of the Age of Enlightenment. Negli Stati Uniti ha diretto la New York Philharmonic, Philadelphia Orchestra, Los Angeles Philharmonic e Chicago Symphony Orchestra. Tra i principali appuntamenti di questa stagione segnaliamo i suoi concerti con la Filarmonica della Scala, London Symphony Orchestra, Swedish Radio Symphony Orchestra, Orchestre de Paris, Staatskapelle Dresden, Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai.
Tra le sue incisioni più recenti per Deutsche Grammophon segnaliamo la Sinfonia n. 10 di Mahler con i Wiener Philharmoniker e i Carmina Burana di Orff con l’Orchestra della Radio Bavarese; fra i numerosi titoli registrati in precedenza per Virgin/EMI, ricordiamo la Sinfonia n. 4 di Mahler, le Sinfonie nn. 3 e 4 di Brahms, Billy Budd di Britten (premiata con un “Grammy Award”), Don Giovanni e Il giro di vite di Britten (“Choc de l’Année 2002”, “Grand Prix de l’Académie Charles Cros” e un “Gramophone award”). Ultimamente ha registrato per Harmonia Mundi la Sinfonia fantastica di Berlioz con la Swedish Radio Symphony Orchestra. Nel 2002 è stato nominato “Chevalier de l’Ordre des Arts et des Lettres” dal Governo Francese.
Paul Lewis pianoforte
Paul Lewis è considerato uno dei maggiori interpreti del repertorio classico; i suoi recenti cicli dedicati alle Sonate di Beethoven e Schubert, eseguiti in concerto e registrati in disco, sono stati acclamati dai pubblici e dalla critica di tutto il mondo. La profondità e naturalezza delle sue interpretazioni gli hanno guadagnato la fedeltà di moltissimi fans in tutto il mondo. Questa popolarità globale si riflette negli impegni con le maggiori orchestre (Berliner Philharmoniker, Chicago Symphony, London Symphony, Philharmonia Londra, Orchestra Sinfonica della radio bavarese, New York Philharmonic, Royal Concertgebouw e molte altre). Particolarmente intenso il rapporto con la Boston Symphony Orchestra, rapporto coronato dalla nomina a Artista Koussevitzky 2020 al Festival di Tanglewood.
Data la naturale affinità con le opere di Beethoven, Paul Lewis è stato uno degli interpreti più impegnati nel corso delle celebrazioni per il 250° anniversario del compositore: ha preso parte al documentario in tre parti che la BBC ha dedicato a Beethoven e ne ha interpretato i Concerti e le Sonate in tutto il mondo: è stato il primo pianista ad eseguire i 5 Concerti ai Proms 2010.
La vasta e premiatissima discografia per Harmonia Mundi è un’altra testimonianza della profondità dell’interpretazione anche del repertorio romantico: ha inciso infatti opere di Schumann, Brahms, Liszt, Musorgskij. È intensa anche l’attività di camerista, ospite da moltissimi anni della serie della Wigmore Hall, dove è stato invitato a eseguire il primo concerto pubblico in tempi COVID. Lewis è condirettore artistico del Midsummer Music, un festival di musica da camera che si tiene nel Buckinghamshire e che si dedica con particolare attenzione all’educazione musicale dei giovani. Tiene masterclasses in tutto il mondo, lui stesso è stato a suo tempo allievo della Guildhall School of Music and Drama prima di studiare privatamente con Alfred Brendel.
Numerosi i premi internazionali: Strumentista dell’Anno della Royal Philhrmonic Society, due premi Edison, tre Gramophone, Diapason d’or de l’Année, South Bank show Classical Music Award; e nel 2016 è stato nominato Commander of the Order of the British Empire.
Giovedì 16 giugno ore 19.30, venerdì 17 giugno ore 20.30, sabato 18 giugno ore 18
Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone – Sala Santa Cecilia
Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Daniel Harding direttore
Paul Lewis pianoforte
Grieg Concerto per pianoforte
R. Strauss Una vita d’eroe
Andrea Obiso violino
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