Roma è una rosa.
La disperata vitalità delle canzoni di Pier Paolo Pasolini
L’omaggio al grande intellettuale ai Giardini della Filarmonica
con le sue canzoni in romanesco eseguite e raccontate da
Raffaella Misiti & Le Romane con Pino Marino.
(Giardini ore 21.30)
Primo incontro di “Intorno a un libro”
dedicato a Claude Debussy
(Sala Casella, ore 20)
Martedì 21 giugno ai Giardini della Filarmonica Romana (via Flaminia 118), per “Fluid”, la nuova edizione del festival estivo dell’istituzione romana, l’omaggio a Pier Paolo Pasolini: nel centenario della nascita del grande intellettuale e poeta, Raffaella Misiti & Le Romane insieme a Pino Marino presentano Roma è una rosa. La disperata vitalità delle canzoni di Pier Paolo Pasolini, una serata in collaborazione con l’Associazione Fabrica (Giardini, ore 21.30) dedicata alla città eterna e al repertorio delle canzoni con le quali Pasolini ha saputo raccontarla. Un punto di vista unico, scomodo, disincantato e appassionato.
La forma della rosa è quella della poesia, della città e della canzone. Seppur cresciuto con la musica classica, presente in molti dei suoi film, Pasolini scrive testi per canzoni in romanesco che raccontano storie femminili di marginalità rappresentata con sorridente orgoglio, con una mescolanza gergale tra dialetto puro, italiano e dialetto letterario. Non saranno però solo quelle in romanesco le canzonette (così lui le chiamava) che vedranno il suo nome tra gli autori. La parte musicale – con la cantante Raffaela Misiti troviamo Annalisa Baldi alle chitarre, Désirée Infascelli alla fisarmonica e mandolino, Pino Marino voce e pianoforte, cui si aggiunge l’attrice Arianna Gaudio – è affidata a compositori importanti nella scena culturale degli anni Cinquanta e Sessanta, come Piero Umiliani e Piero Piccioni, senza dimenticare Domenico Modugno, Ennio Morricone e Sergio Endrigo. Inoltre, un omaggio a Laura Betti, che alla fine degli anni Cinquanta portò in teatro un repertorio di testi scritti da importanti intellettuali (Moravia, Soldati, Fortini, Flaiano, lo stesso Pasolini) su musiche di questi grandi musicisti.
La giornata si apre alle ore 20 in Sala Casella con il primo appuntamento di “Intorno a un libro”, cinque incontri dedicati alla presentazione di libri, con momenti musicali che traggono ispirazione da essi. Si comincia con l’ultima pubblicazione di Enzo Restagno Claude Debussy. Ovunque lontano dal mondo (il Saggiatore, 2021). L’autore ne parla con Giovanni Bietti ed Enrico Dindo, quest’ultimo nella doppia veste di direttore artistico della Filarmonica e violoncellista nell’esecuzione della Sonata per violoncello e pianoforte in re minore con Maria Semeraro al pianoforte. La vita e la musica di Debussy sono sinonimo di anticonvenzionalità e innovazione. Lo stile che, secondo i suoi insegnanti, sarebbe dovuto essere sûr, correct, élégant et coloré tra le sue mani diventava eccentrica finezza, scarto inatteso e atto di cesura di un secolo. Restagno scrive una biografia del compositore che ci parla di genitori, amici e amori, di riconoscimenti e incomprensioni, di difficoltà economiche e avidità di conoscenza. Ma soprattutto delle opere di Debussy, della sua capacità di ascoltare «la Natura e l’Immaginazione» e di farle confluire nei suoi lavori.
Fino al 30 giugno è visitabile (ingresso libero) nella Sala Affreschi la mostra “Disegnare l’ebraico – Interpretazione artistica delle lettere dell’Alef Bet”, fusione tra una lingua millenaria e la creatività di giovani designer provenienti dallo IED di Roma. Composto dalle stesse lettere con cui è stata scritta la Bibbia, nel corso dei secoli l’alfabeto ebraico si è arricchito di significati profondi ed evocativi. Alle lettere ebraiche è stata conferita un’aura di sacralità e mistero, che ha affascinato credenti e non. Con questo progetto, sedici giovani talenti e alcuni loro insegnanti, senza alcuna conoscenza dell’ebraico o familiarità con la storia e la cultura israeliana, dopo aver seguito un percorso formativo per apprendere la lingua ebraica da un punto di vista storico, culturale e grafico, hanno creato rappresentazioni artistiche originali delle lettere ebraiche, caratterizzate da una prospettiva fresca e nuova. La mostra è realizzata in collaborazione con Ambasciata d’Israele in Italia, Istituto Europeo di Design (IED) di Roma, Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah (MEIS) di Ferrara.
Il progetto “I Giardini della Filarmonica”, promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, è vincitore dell’Avviso Pubblico “Estate Romana 2020 – 2021 – 2022” curato dal Dipartimento Attività Culturali, ed è realizzato in collaborazione con SIAE.
I Giardini della Filarmonica 2022 sono realizzati in collaborazione con Ambasciata Argentina, Ambasciata d’Israele in Italia, Istituto Giapponese di Cultura in Roma, Istituto Polacco di Roma, Istituto Slovacco a Roma, Istituto Europeo di Design di Roma (IED), Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara (MEIS), Alefba, Associazione Fabrica.
LA SETTIMANA PROSEGUE CON…
Ricca come sempre la giornata dedicata all’Iran il 22 giugno, con l’esposizione Lo sparo al cielo della giovane artista Bahar Hamzehpour, un omaggio al grande cineasta italo-iraniano Kamran Shirdel, e due concerti di musica persiana, dalla classica alla contemporanea, fra strumenti tradizionali, classici e la chitarra elettrica.
Nella giornata del 23 giugno il pianista italo-slovacco Marco Clavorà Braulin omaggia la sua terra con la musica di Hummel ed Eugen Suchoň, mentre l’Argentina si presenta con un duo tutto al femminile formato da Gabriela Valeria Galí (bandoneon) e Daniela Fidanza (pianoforte) per ricordare uno dei suoi più noti musicisti di sempre, Astor Piazzolla, e una delle più celebri voci argentine del tango femminile Eladia Blázquez.
Il 24 giugno secondo incontro di “Intorno” a un libro con la presentazione di Le nozze di Figaro Mozart massone e illuminista, la recente pubblicazione di Lidia Bramani che interviene insieme alla musicologa Susanna Pasticci, mentre le voci di Patrizia Polia e Marta Pacifici ci introducono ad alcune Arie della celebre opera mozartiana. A seguire nei Giardini jazz moderno e crossover per il concerto Lights in the shadow del Marco Sinopoli 5et.
La seconda settimana di festival si conclude il 25 giugno con le irriverenti gags, musicali e non, del concerto del Quintetto Bislacco, formazione di cinque strumentisti ad arco provenienti da diverse orchestre, che spaziano da Bach a Charlie Parker. Ad aprire la giornata l’Orchestra d’archi “Il diletto musicale” per l’ultimo concerto di Musica Amata dedicata a musicisti amatori.
Tutto il programma sul sito filarmonicaromana.org
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I luoghi del festival: Giardini, Sala Casella, Sala Affreschi dell’Accademia Filarmonica Romana (via Flaminia 118, Roma)
Biglietti: 11 euro il concerto “Roma è una rosa”, 5,50 Intorno a un libro (prevendita inclusa). Ingresso libero per la mostra. Si raccomanda l’acquisto on line su filarmonicaromana.org. Presso la Sala Casella la biglietteria apre un’ora prima del concerto.
Info: filarmonicaromana.org, tel. 342 9550100, promozione@filarmonicaromana.org
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MARTEDì 21 GIUGNO
SALA CASELLA ore 20
CLAUDE DEBUSSY
Ovunque lontano dal mondo
(Milano, il Saggiatore, 2021)
Intorno a un libro
con Enzo Restagno (autore), Giovanni Bietti, Enrico Dindo
Enrico Dindo violoncello
Maria Semeraro pianoforte
Claude Debussy
La fille aux cheveux de lin (da Préludes, Livre 1) per pianoforte
Sonata per violoncello e pianoforte in re minore
GIARDINI ore 21.30
ROMA È UNA ROSA
La disperata vitalità delle canzoni di Pier Paolo Pasolini
Raffaella Misiti voce
Arianna Gaudio attrice
Annalisa Baldi chitarre
Désirée Infascelli fisarmonica e mandolino
Pino Marino voce, pianoforte