Non Solo Cinema in Manifattura
70 appuntamenti con il cinema, la musica, i libri e il teatro, a cura di Fondazione Stensen
Dal 28 giugno all’8 settembre in Manifattura Tabacchi
Settanta giorni di cinema, incontri, musica, teatro. Sessanta film (di cui un terzo in lingua originale con sottotitoli), 20 ospiti, 200 posti a sedere tra cui alcune sdraio e lettini da mare. Torna “Non solo cinema in Manifattura”, l’estate della Fondazione Stensen nella Piazza dell’Orologio di Manifattura Tabacchi, in programma dal 28 giugno all’8 settembre. Senza mascherina obbligatoria, con una platea costruita comunque con ampi spazi, dove è possibile accomodarsi anche distanziati, e un programma continuativo, ogni sera, con ristoranti, bar, gelateria nella piazza adiacente.
Per il terzo anno consecutivo la programmazione nella piazza dell’Orologio è a cura della Fondazione Stensen, che aveva iniziato nel 2015 con un’arena gratuita nel giardino del Puccini, poi trasferita con l’inizio dei cantieri nel 2018 nella piazza della ciminiera. Il programma, quest’anno più che mai, vuole essere un laboratorio di cinema e cultura, intercettare pubblici differenti, mettere anche alla prova l’attività del cinema, in grandissimo affanno dopo due anni di pandemia.
Si apre martedì 28 giugno con “Finale a sorpresa” di G. Duprat & Mariano Cohn con la coppia Antonio Banderas/Penelope Cruz (commedia irriverente tutta dedicata al mondo del cinema – proiezione in lingua originale con sottotitoli in italiano) e si prosegue nelle settimane successive con alcuni importanti eventi: il documentario sull’Accademia della Crusca, “La fabbrica dell’italiano” di Giovanni Ortoleva, l’omaggio al regista Gaspar Noè, enfant terrible del cinema francese, in collaborazione con File, con “Vortex”, in anteprima dato che è ancora in attesa di una distribuzione italiana. Il film è la storia di una coppia di anziani (lui è Dario Argento, in un inedito ruolo di attore) e del loro rapporto con il figlio adulto. Il film è realizzato in split screen ed è ricco di soluzione estetiche e di regia tipiche del regista anche se racconta una storia semplice e toccante. Non mancano “Top gun – Maverick” di Joseph Kosinski; “Ennio” di Giuseppe Tornatore; “È stata la mano di Dio” di Paolo Sorrentino e altri successi, accanto alle rassegne più cinefile come “Scelti per voi” a cura di Carlo Pellegrini con “Illusioni perdute” di Xavier Giannoli, “Only the animals” di Dominik Moll (prima fiorentina) e “Ultima notte a Soho” di Edgar Wright.
Nel ricco programma spicca, accanto ai successi della stagione e a molti film più indipendenti, la rassegna dedicata al cinema muto sonorizzato dal vivo. In programma “Inferno” (1911) di Francesco Bertolini, Giuseppe De Liguoro e Adolfo Padovan sonorizzato da Letizia Renzini in una versione remix insieme ad un corto dello stesso anno sempre dedicato alla rappresentazione dantesca e “Nosferatu” (1921) di Friedrich Wilhelm Murnau sonorizzato da Davide Barbafiera e Tommaso Tanzini, entrambe co-produzioni del Cinema Arsenale di Pisa.
All’interno della rassegna “Cineforum in Manifattura” gli ospiti accompagnano alcuni film tra cui “Revolution of our times” di Kiwi Chow, intenso affresco delle proteste pro democrazia a Hong Kong (interverrà la giornalista de Il Foglio, esperta di Asia, Giulia Pompili), “Diabolik” di Antonio e Marco Manetti (presenti in arena), “14 giorni” di Ivan Cotroneo (presente in arena assieme all’attrice protagonista Carlotta Natoli), “L’angelo dei muri” di Lorenzo Bianchini (prima fiorentina con regista), “One day One day” di Olmo Parenti, prodotto dalla piattaforma d’informazione Will, sulle condizioni degli immigrati nei ghetti dell’Italia meridionale e “Ai confini del male” con il ritorno a Firenze, a distanza di due anni, del regista Vincenzo Alfieri.
Come già negli anni passati la piazza della Manifattura si apre ad altri linguaggi. In programma Laboratorio Puccini, sezione dedicata al teatro promossa dal Teatro Puccini, con cui riprende una virtuosa collaborazione. Previsti tre appuntamenti: “TLON – Lezioni di meraviglia” di e con Andrea Colamedici e Maura Gancitano, dedicato a Franco Battiato; sarà poi la volta di “Matteo Caccia racconta lo storytelling” di e con il giornalista di Radio 24 Matteo Caccia; infine “Alexo” di e con Claudio Morici. La rassegna Letteratura 1922-2022 (progetto dell’Estate Fiorentina a cura di Associazione Music Pool in collaborazione con Fondazione Stensen): musica, teatro, performance, scrittura in 6 appuntamenti in Manifattura, tutti a ingresso gratuito, per uno straordinario omaggio ai grandi della letteratura del Novecento italiano: Luigi Meneghello, Beppe Fenoglio, Pier Paolo Pasolini, Raffaele La Capria, Giorgio Manganelli e Luciano Bianciardi. E ancora l’evento a cura di Lattexplus con il film sull’elettronica al femminile “Sisters with transistors” di Lisa Rovner seguito nella stessa sera dal dj set di Alina Kalaneca.
Novità dello spazio in manifattura sono infine una gelateria Sammontana, ricavata all’interno di un vecchio chiosco proveniente da un bagno della costa tirrenica, e 20 lettini e sdraio griffati “Ultima spiaggia” a disposizione del pubblico che li vorrà usare per un’esperienza di visione differente. Un gioco di parole e di fruizione dei film che esorcizza la crisi della modalità di proiezione pubblica dei film.
“La varietà e l’ecletticità del programma che anche quest’anno lo Stensen riesce a proporre dentro gli spazi della Manifattura, frutto del lavoro di gruppo di tante persone che lavorano e collaborano con lo Stensen, risponde alla necessità di ricreare spazi di cultura e socialità condivisa. Luoghi che permettano alle persone di interrogarsi sul presente e arricchirsi con proposte che non si trovano nella grande offerta casalinga. Il pubblico del cinema è già cambiato e vede un maggiore coinvolgimento dei più giovani, il nostro compito ora è recuperare l’attenzione di chi è rimasto intimorito dalle condizioni di fruizione del periodo Covid e continuare a lavorare sull’accoglienza degli spazi e su un’offerta il più possibile varia e di qualità. Pensiamo che nonostante tutte le difficoltà, e grazie alla collaborazione di tanti partner, in primis la Manifattura Tabacchi, ci siamo riusciti.” – afferma Michele Crocchiola, direttore della Fondazione Stensen.
Del resto i dati del cinema in questi ultimi anni dimostrano una caduta libera della frequentazione del pubblico. Una situazione che è frutto di un insieme di tanti fattori, prolungata dal mantenimento dell’obbligo della mascherina al chiuso. Ora che negli spazi estivi è stata tolta, restituendo un po’ più di spensieratezza anche al cinema in compagnia, le aspettative sono di un graduale ritorno dell’esperienza collettiva al cinema.
La città di Firenze nelle stagioni 20/21 ha avuto un crollo dei biglietti venduti dell’89% (rispetto all’ultima stagione piena del 18/19) e un calo importante nel 21/22 del 60% (sempre rispetto al 18/19) – una crisi di identità di questi presidi culturali diffusi, ma soprattutto economica arginata dagli aiuti concessi dal Ministero dei Beni Culturali, purtroppo ancora senza un intervento mirato da parte degli enti locali (Regione e Comune).
Il dato invece anno su anno (campione cinetel 2020 su 2019) fotografa a Firenze un milione di spettatori in meno e una costante discesa anche nel 2021, in linea con il mercato italiano, l’unico grande paese europeo in cui il ’21 ha fatto peggio del 2020. Sempre nell’anno 2021 le (mono)sale indipendenti d’essai sono riuscite, grazie a una grande varietà dell’offerta, a rimanere in scia ai cinema che hanno programmato i (pochi) blockbuster dell’anno: le sale d’essai (Alfieri, SpazioUno, SalaEsse, Stensen) hanno subito un calo del 78% (rispetto al 2019) mentre le strutture con due schermi che programmano film anche di maggior richiamo (Fiorella, Flora, Principe, Portico) si sono assestati su meno 75%. I due multiplex cittadini (The Space a Novoli e Uci Cavallaccio) sono in media con un calo del 76%.
I maggiori incassi degli ultimi due anni e i relativi successi dei tanti classici restaurati raccontano di un pubblico giovane e curioso che ha probabilmente meno timori della sala. Può aiutare il raffronto con Bologna, città similare per numero di schermi e popolazione ma con un’urbanistica differente, dove un centro molto vivace e tanti giovani universitari hanno permesso, pur nel crollo generalizzato, il sorpasso dei biglietti staccati su Firenze che fino al 2019/20 vedeva Firenze con valori sempre più alti.
“Non ci sono formule certe per costruire una ripartenza – ha aggiunto Crocchiola – Sicuramente serviranno film in grado di interessare il pubblico ed eventi (ospiti, approfondimenti, attività speciali) che aiutano ad accrescere l’attenzione su questo mondo. Lo Stensen ci ha già provato, seppure con molte difficoltà, nella stagione ancora in corso, che vede al momento un calo del 60% circa rispetto all’ultima stagione completa (2018/19). Un risultato che l’arena di Manifattura può auspicabilmente aiutare a calmierare fino a un -50%, che impatta ancora in modo importante sul conto economico, rendendo necessari altri ristori”.
– Via delle Cascine, 35 – 50144 Firenze