Terza settimana per il Padova Pride Village, la kermesse LGBTQI+ in corso alla Fiera di Padova fino a sabato 10 settembre.
I cancelli del grande Festival LGBTQI+ si apriranno mercoledì 29 giugno all’insegna del teatro comico ospitando l’one-woman show “Gatta Morta” di Francesca Reggiani. Protagoniste dello spettacolo, scritto con Valter Lupo e Gianluca Giugliarelli, sono le pari opportunità, che spesso non sono né tanto pari, né molto opportune. Ma non solo. Sul palco irromperanno attualità e costume, informazione e politica, nel tipico stile a tutto campo dell’artista, che alzerà il sipario su un diario di quotidiane follie. Tra brucianti monologhi e ciniche riflessioni, Francesca Reggiani prende a pretesto la caratteristica principale della gatta morta, ovvero la capacità di manipolare gli altri, per raccontare le sabbie mobili del nostro tempo, l’incerto confine tra vero e falso, sentimenti e risentimenti, buoni visi e cattivi giochi. Un’abile fotografia dell’oggi scattata per ritrovarsi con un sorriso, o meglio, una fragorosa risata. Alla faccia delle gatte morte, che non se ne abbiano a male.
Giovedì 30 giugno vedrà protagonista del festival una grande professionista della scienza, l’immunologa Antonella Viola, professoressa ordinaria di Patologia generale presso il Dipartimento di Scienze biomediche dell’Università di Padova, direttrice scientifica dell’Istituto di Ricerca Pediatrica (IRP-Città della Speranza) e componente del consiglio direttivo del “Centro Elena Cornaro” per gli studi di genere. L’occasione è la presentazione del volume “Il sesso è (quasi) tutto” (Feltrinelli, marzo 2022) in cui la scienziata guida il lettore alla scoperta di una medicina di genere, finalmente attenta alle differenze fisiologiche legate al sesso ma anche alle conseguenze che le disparità di genere esercitano sulla salute. Per secoli la medicina è stata una medicina dei maschi bianchi per i maschi bianchi. Questo, sostiene Antonella Viola, ha fatto sì che il corpo femminile sia stato poco studiato, poco considerato e, di conseguenza, curato male. Continuare a ignorare questo gravissimo squilibrio significa ridurre la nostra capacità di promuovere la salute.
Il sabato sera al Pride Village di Padova inizierà omaggiando una delle icone più amate in Italia e nel mondo: Raffaella Carrà. Il giornalista Paolo Armelli sarà infatti alla kermesse patavina per presentare “L’Arte di essere Raffaella Carrà” (Blakie 2022), un manuale per essere liberi, felici e rumorosi. E far l’amore con chi hai voglia tu. Il libro è un viaggio nella sua vita e nei suoi insegnamenti, affrontato anche attraverso i ricordi di chi ha lavorato con lei e le ha voluto bene. Con un ambizioso obiettivo: prendere un po’ della sua indipendenza e leggerezza, e farle nostre. Perché la grandezza di Raffaella Carrà andava ben oltre il suo immenso talento: l’opera d’arte era lei, quello che riusciva a trasmettere con il suo modo di stare al mondo. L’arte di essere Raffaella Carrà celebra una donna straordinaria attraverso dieci piccole «regole». Per imparare a dare valore alla propria persona, soprattutto quando gli altri non lo fanno. A mettersi in gioco e non avere rimpianti. Ad amare la propria unicità. Per vivere tutti un po’ meglio. Con o senza paillettes.
Per informazioni
www.padovapridevillage.it