Queer Picture Show, un tuffo nel cinema della comunità LGBTQI+
Per il Festival delle Colline 2022, Irene Dionisio, regista e documentarista torinese, candidata nel 2017 al Globo d’oro con il lungometraggio Le ultime cose come miglior opera prima, porta in scena il New Queer Cinema con un narratore d’eccezione, Giovanni Anzaldo, giovane attore di cinema e teatro, Premio UBU come miglior attore Under 30 nel 2010, e artista poliedrico dalla straordinaria presenza scenica. Il termine New Queer Cinema, coniato nel 1992 dal critico Ruby Ritch, si è sviluppato dall’uso della parola queer nella
scrittura accademica negli anni 80 e 90 come un modo inclusivo di descrivere l’identità e l’;esperienza gay, lesbica, bisessuale e transgender, e anche per definire una forma di sessualità che era fluida e sovversiva delle concezioni tradizionali di sessualità. I registi cinematografici queer chiedevano una molteplicità di voci e sessualità e allo stesso modo avevano una raccolta di estetiche diverse nel loro lavoro. Irene Dionisio, che firma la drammaturgia e la regia di questo spettacolo, realizza un’operazione, che, come
afferma lei stessa, è una sfida imponente ma culturalmente importante, quella di raccontare il cinema queer attraverso il teatro, con una squadra di drammaturghi, artisti multimediali, programmatori e musicisti. Il risultato è una performance multimediale straordinaria e multidimensionale in cui il protagonista-narratore, Orlando, conduce il progredire del nostro viaggio all’interno della produzione cinematografica che ha cementato l’identità della comunità LGBTQI+, utilizzando un repertorio di materiali audio-video-testuali in base ai giudizi espressi dal pubblico ai quesiti posti dal sistema di intelligenza
artificiale DoppioGioco, che fa da trait d’union tra scena e pubblico e permette a Orlando di raccogliere i sentimenti della sala per utilizzarli nella narrazione scenica. Così, ogni sera Orlando e il pubblico, grazie a DoppioGioco, daranno vita a una performance unica e irripetibile. Orlando attraversa le epoche del movimento LGBTQI+, riflettendosi nell’immagine che viene riproposta dai maestri del Cinema Queer e, attraverso il suo monologo, riprende estratti dai più importanti autori della scena queer (Gus Van Sant,
Todd Haynes, Xavier Dolan, Rainer Werner Fassbinder). Giovanni Anzaldo dialoga con il pubblico, è vivo e sensuale, presente, ipnotico, dona voce ai corpi proiettati sul telo di proscenio, suddiviso in tre pannelli trasparenti che dialogano con la corporeità dell’attore e con la superficie di proiezione sul fondo del palco, creando una wunderkammer in cui i testi di poetica sensualità e profondità espressiva, creati da Irene Dionisio e Francesca Puopolo, si uniscono con le videoscenografie di grande impatto visivo e vitalità realizzate da Aurora Meccanica. Orlando non è né uomo, né donna, è la voce di tutti quei corpi non conformi che il senso comune cerca di sopprimere, di etichettare, di spiegare alla società. Uno spettacolo
che vince la sfida di portare il cinema a teatro e che consente al pubblico di comprendere la difficile strada verso la piena e libera espressione della comunità LGBTQI+ nella nostra società contemporanea.
Visto il 14/10/2022
Festival delle Colline – Off Topic – Torino
Queer Picture Show
uno spettacolo di Irene Dionisio
regia di Irene Dionisio
scritto da Irene Dionisio e Francesca Puopolo
con protagonista Giovanni Anzaldo
musiche di SweetLife Factory
videoscenografie di Aurora Meccanica
disegno Luci Fabio Bonfanti
costumi Roberta Vacchetta
progetto dell’Associazione Àltera
realizzato con il sostegno di Compagnia di San Paolo
nell’ambito del Bando ORA! Produzioni di Cultura Contemporanea,
in collaborazione con CIRMA dell’Università degli Studi di Torino
distribuito da Wild Strawberries Lab