Nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne
fissata dall’ONU il 25 novembre, i dati Istat sul femminicidio sono sconfortanti, anche a causa della forzata permanenza tra le mura domestiche in tempo di Covid, con un incremento nel 2021 dell’8% di vittime e del 5% di delitti in ambito familiare e affettivo.
Il Codice rosso entrato in vigore un paio di anni fa viene spesso disatteso, e sono persino aumentate del 10% le violazioni dei divieti di avvicinamento alle persone offese.
Il fenomeno, che da tempo ha assunto rilevanza mediatica ed è trasversale a ceti sociali e culturali, registra sempre le stesse modalità nei racconti delle vittime: conquista seduttiva, manipolazione, coercizione, alimentazione del senso di colpa, isolamento sociale, aggressioni, violenza assistita per i minori.
Angelo Morelli e Chiara Fatai dieci anni fa hanno maturato l’esigenza di concedere un riconoscimento e una vetrina non solo a queste vittime ma anche a donne che, seguendo una visione, si prodigano a sostenere associazioni in difesa dei diritti umani o che si distinguono in ambito imprenditoriale e nella ricerca scientifica. Donne di diversa provenienza culturale, portatrici di valori positivi nella loro personale esperienza contro il pregiudizio e lo stigma, sostenitrici di un’autentica parità di genere che sostituisca il possesso con il rispetto.
Angelo Morelli e Chiara Fatai hanno quindi ideato il Premio “Semplicemente Donna”, rispettivamente Presidente e Vicepresidente del Comitato Organizzatore, che ha ottenuto l’alto patrocinio del Parlamento europeo, che quest’anno a Castiglion Fiorentino ha festeggiato il decennale. Valore aggiunto del premio sono gli incontri delle donne premiate con le scolaresche degli istituti superiori della provincia di Arezzo che partecipano anche al Concorso di borse di studio “Giù le mani. Il diritto di contare” elaborando analisi e proposte di contrasto alla violenza e di stimolo a un approccio consapevole.
Il 18 novembre, sul palcoscenico del Teatro “Mario Spina” a Castiglion Fiorentino, le donne scelte dalla giuria presieduta da Patrizia Macchione hanno ricevuto il premio nel corso della serata tutta al femminile condotta dalla giornalista Monica Peruzzi con gli stacchi musicali suonati dal violino di Saule Kilarte.
Per la categoria Diritti umani c’è Esohe Aghatise che contrasta la tratta di donne e bambini nigeriani e lo sfruttamento della prostituzione fornendo rifugio, mediazione culturale, assistenza legale e inserimento lavorativo. Per Ricerca scientifica il premio è assegnato ad Adriana Albini che si occupa di ricerca su biologia molecolare e angiogenesi. Ha vinto 12 premi scientifici e nel 2020 è stata inserita dalla BBC tra le 100 donne più influenti e ispiratrici dell’anno. Imprenditoria per il sociale è rappresentata da Giuseppina Mengano Amarelli, presidente della Amarelli Srl di Rossano (CS) che produce liquirizia dal 1731, impegnata nella valorizzazione della cultura d’impresa e sviluppo locale.
Impegno sociale e civile premia Seddiki Zakia Attanasio, vedova dell’ambasciatore italiano assassinato in Congo, per la Fondazione Mama Sofia che fornisce istruzione e formazione ai bambini di strada congolesi. Il riconoscimento Giornalismo va a Giovanna Botteri, inviata speciale Rai negli avvenimenti internazionali e grandi conflitti, che da Pechino nel febbraio 2020 ci ha informato dell’esistenza del Coronavirus. Parità di genere riconosce il primato di Antonella Celletti, prima donna pilota nel 1989 e prima donna comandante pilota.
Donna per la pace è l’afghana Joya Melalai, eletta giovanissima nel 2005 in Parlamento e poi sospesa per le denunce contro i signori della guerra, scampata a 4 tentativi di omicidio. Per la rivista Time nel 2010 è tra le 100 persone più influenti e per Foreign Policy Magazine tra i 100 migliori pensatori. Dopo il ritorno dei talebani vive da profuga in Spagna.
Due sono Donna Coraggio. Marilena Natale, sotto scorta per le minacce del boss dei casalesi Carmine Schiavone, che continua a svolgere inchieste su traffico di rifiuti, inquinamento e salute pubblica. Con l’Associazione “La Terra dei cuori” assiste bambini colpiti da tumori nella “Terra dei fuochi”. Annamaria Spina, attrice siciliana che il fidanzato geloso ha tentato di uccidere a 23 anni, si dedica alla lotta contro le violenze sulle donne e a iniziative etiche e sociali, e sostiene la campagna “Mai dire sei mia” apprezzata anche da Papa Francesco.
Giovanissima ed empatica è Ambra Sabatini, premiata per Donna e Sport. Conquista il record mondiale paralimpico nei 100m al Grand Prix di Dubai e la medaglia d’oro e il record mondiale ai Giochi Olimpici Tokio 2020 dopo la perdita di una gamba in un incidente nel 2019. Il Premio speciale S.O.S. Villaggi dei bambini è assegnato al Progetto Mamma e Bambino di Ostuni che tutela il benessere psicofisico di mamme e figli nei casi di maltrattamento e deprivazione socioculturale.
Invitate agli incontri con gli studenti anche alcune premiate di anni precedenti, tra le quali Jasvinder Sanghera nata in Inghilterra da famiglia indiana, fuggita a 16 anni dalla famiglia che la costringeva ad un matrimonio combinato e che l’ha rinnegata. Con la sua Fondazione Nirvana ha ottenuto che in UK i matrimoni combinati siano considerati un crimine.
Altra ospite che ha catalizzato l’interesse dei ragazzi è stata Dacia Maraini, premiata nel 2015. “La differenza tra uomo e donna è culturale, non biologica. – sostiene – Le donne hanno sviluppato capacità di sublimazione essendo state escluse storicamente da ogni forma di potere. Bisogna educare alla cultura del rispetto conciliando le idee opposte ed evitando che dalla violenza morale si giunga a quella fisica. La scuola deve assolvere alla missione di formare lo spirito critico”.
Tania Turnaturi