“Proprio quello di cui avevo bisogno” Queste le parole ascoltate all’uscita del teatro, dopo
aver trascorso due ore in compagnia di Alessandro Siani.
Una risata lunga due ore. Un’esplosione di parole incatenate una all’altra a mitragliare
battute con giri di frasi e giochi e rimandi di significato che tutti coglievano anche se si
faticava a seguire, tanta la velocità di espressione.
Ma l’istrionico Alessandro, ben conoscendo i suoi affezionati abbonati e non solo, di tanto
in tanto si fermava e sornione, immobile guardava in sala. Gli occhi vivaci e irriverenti,
sempre con garbo sceglievano il bersaglio e … giù frecciatine ed apprezzamenti sul
prescelto o sulla sua vicina di poltrona.
Ne ha per tutti, Siani vero animale da palcoscenico, solo, al centro di luci caleidoscopiche,
imbonisce il pubblico e lo travolge nel suo irresistibile vortice di luoghi comuni.
Libertà! Si parla di libertà, o meglio di quanto prigionieri ed ingabbiati siamo ormai dalla
tecnologia e dal controllo. Chi ci controlla? Chi ci spia? Se appena ci avventuriamo a
ricercare un qualsiasi prodotto su internet, subito veniamo subissati da pubblicità ed
informazioni sul tema. Anche a telefono o computer spento!!!!!
E subito addetti alla sicurezza vigilano in teatro che nessuno fotografi o registri brani dello
spettacolo. E così il teatro è finalmente al buio, come dovrebbe essere. Le luci sono solo
sul palco, senza il disturbo di decine e decine di lucine degli schermi che sembra ormai
siano la nostra unica costante. Siamo tutti diversi ma tutti video-dipendenti. Come saremo
nell’anno tremila? Siani attinge ad internet per mostrare i risultati di uno studio a dir poco
angosciante. Mani rattrappite, utili solo a tenere il telefonino, schiena curva, occhi spiritati
e via di seguito.
Ma siamo ancora in tempo a godere di una buona serata in compagnia, guardandoci negli
occhi e ridendo, ridendo, ridendo. Si ride con Alessandro Siani. E si applaude, anzi si
lanciano sfide tra vicini di poltrona a chi applaude con maggiore energia! Le mani
frizionando scintillano.
“Io studio a casa per preparare lo spettacolo, ma qui il vero spettacolo siete voi!!
Basta guardarvi e le battute vengono a raffica.”
Cosa dire? Un attore che tiene sul palmo della mano il suo pubblico e può fare qualsiasi
movimento, ma anche non farlo e dire parole in libertà (questa è la vera libertà) senza
temere censure o critiche, si guadagna tutta la popolarità che lo circonda. E’ vero che la
televisione e il cinema aiutano!!! Ma sul palco è lui a confrontarsi con tutti quelli che
chiedono senza neanche parlare :”Facci ridere”
A volte, non tante però, si scade nella parolaccia, ma anche quella ormai è libera!
Racconti di scene quotidiane inevitabilmente rasentano la volgarità, ma citando una
pubblicità di tanti anni fa “Con quella bocca può dire ciò che vuole”. Con questa frase e con
un primo piano delle labbra perfette di Virna Lisi, nostra meravigliosa attrice, si chiudeva
la pubblicità del dentifricio Chlorodont nel Carosello del 1957.
Alessandro Siani è un beniamino del pubblico che lo segue ed accorre ad ogni suo nuovo
spettacolo.
Una curiosità mi ha spinto a cercare il suo vero nome( parlando di verità) Alessandro
(Esposito) Siani è nato a Napoli il 17 settembre 1975. La decisione di usare il cognome
Siani è un omaggio dell'attore nei confronti del giornalista partenopeo Giancarlo
Siani assassinato dalla camorra il 23 settembre 1985. Alessandro è cresciuto
a Fuorigrotta. Non so se sia vero, d’altronde filosoficamente anche la verità può essere
relativa! E comunque è una lodevole scelta!
Antonella Parisi