La Banda Giovanile Sinfonica Nazionale ANBIMA
in concerto al Teatro Morlacchi di Perugia
Mercoledì 21 dicembre 2022, alle ore 21.00, la Banda Giovanile Sinfonica Nazionale ANBIMA si esibirà al Teatro Francesco Morlacchi di Perugia.
Il concerto è realizzato in partnership con il Teatro Morlacchi – Teatro Stabile dell’Umbria, gode del patrocinio del Ministero della Cultura, della SIAE, del Comune di Perugia, della Regione Umbria, del contributo e della collaborazione della Confcommercio Umbria e degli sponsors Buffet Crampon, Edizioni M. Boario sas, Onerati Strumenti Musicali.
Questo nuovo appuntamento nasce a seguito dei mesi di formazione che tutti i 120 giovani componenti della Banda hanno svolto nei mesi scorsi con i docenti delle masterclasses svoltesi a Montecatini, professori d’orchestra, prime parti delle compagini sinfoniche nazionali ed europee, delle Bande militari e dei Conservatori statali di musica italiani, tutti accomunati dall'aver iniziato la loro carriera musicale nella Banda del paese natale per poi imporsi sui palcoscenici delle più prestigiose Fondazioni e Istituzioni lirico sinfoniche.
I giovani musicisti, selezionati dalle Bande giovanili provinciali italiane e, a loro volta, dai docenti delle masterclasses, hanno un età compresa tra i 15 e i 27 anni e provengono da quindici regioni della nostra penisola; il più giovane dal Friuli Venezia Giulia, il più ‘anziano’ dalla Calabria, con un'età media generale di 21 anni.
In questo nuovo concerto l’ANBIMA ribadisce la sua azione musicale concreta a livello nazionale per lo sviluppo e l’implemento dell'educazione musicale e artistica dei giovani, componente fondamentale per lo sviluppo della persona, così come per un possibile avvio alla carriera professionale.
Eccoli qua, divisi per Regioni, uniti nella prima ed unica formazione bandistica giovanile della nostra Nazione: Giovanni Letta dall’Abruzzo; Luca Rizzo, Chiara Giampà, Davide Sergi, Samuela Guido, Francesco Malieni, Claudio Zappalà dalla Calabria; Luigi Miele, Mariapia Galasso, Agostino Simbardi, Luca Morrone, Giammarco Piscitelli dalla Campania; Elia Zaccherini, Lorenzo Cingolani, Giona Dall’Aglio, Simone Ricchi, Daniel Lavacchielli, Entico Bertoli, Lucia Fiorio, Francesco Albertazzi, Giacomo Fiorio, Nico Tosi dall’Emilia Romagna; Filippo Pittaro, Christian Iacuzzi, Marco Zucchiatti, Siria Fasan, Andrea Miranda Maurizio, Elena Popesso, Emma Serato, Abel Braescu, Moira Moro, Benedetta Basso, Matteo Fontanot, Marco Colombo, Andrea Palmarin, Sofia Pennino, Margherita Orecchia, Nicola Sgrazzutti, Christian Soranzio, Mattia Turco, Giacomo Zampa, Matilde Luna Faccio, Stefano Trentin, Giorgia Moro, Eleonora Petrocchi dal Friuli Venezia Giulia; Nicolò Gabriele, Stefano Iafrate, Francesco Urbano dal Lazio; Luca Sanguinetti, Andrei Sebastian Ciuntu, Livia Cevini, Arianna Musso dalla Liguria; Erika Maria Nardo, Emanuele Rainoldi, Stefano
Ottomaniello, Mattia De Monti dalla Lombardia; Alice Bastari, Federico Ciacci, Matteo Mangani, Michele Monnati, Lisa Vagnini, Vittoria Di Giambattista, Ivan Georgiev, Matteo Tarabelli, Gianluigi Canistro, Giovanni Fragasso, Tommaso Chiarini, Costanza Marchiani, Daniele Bolletta, Andrea Mancuso, Lorenzo Curzi dalle Marche; Davide Cibrario, Giacomo De Bona, Daniele Spano, Elisabeta Bertotto, Luca Monferrino, Michela Vair, Michele Bongioanni, Matteo Bertolino, Lorenzo Abbona, Gabriele De Bona, Nicoletta Fornasero,
Lorenzo Ingaramo, Gianluca Mittone, Vittorio Gamba, Giuseppe Ulloa, Giulio Reita dal Piemonte; Gioele Apollonio, Ginaluca Morciano, Samuele Cavallo, Raffaele Pontrandolfo, Cosimo Francesco Leopizzi, Federico De Leonardis Ragione, Donato Turrone, Clarissa Carlino, Maria Irene Lazzari, Giuseppe Cavone, Simone Greco, Mattia D’Errico dalla Puglia; Francesco Chiappara, Simone Riggi, Marco Emilio Scacciaferro, Marco
Conti Bellocchi, Chiara Sofia Francesca Di Carmine, Samuele Lo Cascio, Simone Cerruto, Simona Brigandì, Francesco Prisinzano, Andrea Sudano dalla Sicilia; Veronica Toni, Simone Sagliocco, Duccio Santi, Tommaso Mazzini, Ares Neal Avigliano dalla Toscana; Camilla Badessi, Valentina Antonelli, Micaela Baldwin, Luigi Francesco Mazzei, Federico Passaro dall’Umbria; Asia e Maria Fraccaro dal Veneto.
Dirigerà il M° Stefano Gatta, clarinettista, compositore e direttore di banda, coro e orchestra che ha iniziato gli studi musicali al Conservatorio “G. B. Martini” di Bologna, sotto la guida di Costante Fantini, poi di Luigi Giacomini in Strumentazione per Banda, Tito Gotti in Musica Corale e Direzione di Coro, Ivan Vandor per Composizione, Maurizio Benini in Direzione d’orchestra, diplomandosi rispettivamente nel 1987, 1989, 1991 e 1992. Alla musica ha unito la filosofia, laurendosi, sempre a Bologna, nel 1987.
Si è, poi, perfezionato con Giacomo Manzoni in Composizione, Gyorghy Dimitrov in Direzione d’orchestra, oltre a frequentare le masterclasses di Azio Corghi e Alessandro Solbiati per la Composizione, Ferenc Nagy, Moshe Atzmon, Alun Francis e Nicola Rescigno per Direzione d’orchestra.
Ha diretto vari gruppi cameristici e orchestre sinfoniche in Italia, la Filarmonica di Stato di Plovdiv e l’Orchestra Sinfonica di Shoumen in Bulgaria, l’Orchestra “I Cameristi di San Marino” del Centro Studi Musicali Sammarinesi, con un repertorio sinfonico che spazia dal classico al contemporaneo.
Dal 1990 è titolare della Direzione musicale della Banda Militare di Stato della Repubblica di San Marino, incarico tuttora ricoperto.
Collabora e tiene seminari e masterclasses per Direttori d'Orchestra per conto della Federazione Bande del Trentino, in scuole e istituzioni in varie parti d’Italia.
Alla docenza unisce la composizione, è autore di musiche per banda edite da Eufonia, Marani ed Eurarte; per le Edizioni Scomegna di Torino ha curato la riscoperta di importanti autori storici di musica italiana dei primi del 900, realizzando gli arrangiamenti del brano “Disillusione” di Raffaele Caravaglios e (insieme a Michele Napoli) “Scene Abruzzesi Suite n.1” di Camillo De Nardis.
Nel 2009 è stato insignito dal Presidente della Repubblica della Stella della Solidarietà Italiana (col titolo di Cavaliere dell’Ordine O.S.S.I.), onorificenza attribuita agli italiani che si distinguono all’estero per meriti sociali e artistici.
Prende parte alle Giurie di concorsi nazionali ed internazionali di esecuzione e direzione musicale. Nel 2015-16 ha avviato, con il Conservatorio “B. Maderna” di Cesena e ANBIMA Nazionale, un progetto permanente, con l’organizzazione di laboratori, corsi, seminari e masterclasses per banda e direzione orchestra a fiati; nell’anno successivo ha dato avvio al Corso triennale per direttori di banda, in collaborazione con Assonanza e gli enti che hanno promosso il precedente laboratorio al Maderna.
Attualmente prosegue la formazione dei direttori di banda in Regione Emilia Romagna con sessioni biennali, quale docente e coordinatore, in un progetto che prevede anche docenti ospiti di livello nazionale e internazionale, Corso biennale 2022-23, in itinere presso le bande musicali e associazioni musicali del territorio, con la promozione e organizzazione di ANBIMA Emilia Romagna e Assonanza, nell’ambito dei progetti realizzati con il fondo stanziato dalla Legge Regionale sulla Musica.
Il programma si aprirà con New Ouverture for Band del lombardo Franco Arrigoni, composizione vincitrice del primo premio al Concorso Nazionale ANBIMA 2020, poi sarà la volta delle esecuzioni dei brani Armenian Dance di Alfred Reed, una suite in quattro movimenti costruita su canzoni popolari che Reed ha tratto dalla raccolta dell'etnomusicologo armeno Komitas Vardapet, Diagram di André Waignein.
La storia dell’origine di di questo brano per Banda Sinfonica è curiosa. André Waignein stava pranzando insieme al suo grande amico Jean-Marie Vivier – direttore dell'Oreal Belgilux, colui che ha reso possibile l’esecuzione della famosa Cantate aux Etoiles, con 750 esecutori – e Jean Plaquet, apprezzato collaboratore di entrambi. Come riconoscimento, André Waignein ha voluto dedicare una composizione alla band di cui il signor Vivier è stato presidente per 20 anni. In relazione a questo, André Waignein avrebbe dovuto ricevere
alcune informazioni sui 120 anni di storia di questa Banda, da sempre guidata da un membro della famiglia Vivier. Vivier in un lampo gli presentò la storia utilizzando un diagramma, tracciando le linee vitali di questa formazione musicale. Ed ecco il titolo! L’unica cosa che restava da fare era che André Waignein trasformasse questo diagramma in musica e così ha fatto.
L’ultimo brano della prima parte del concerto, Cantos Cerimoniales di Angelo Sormani, per quartetto di sassofoni solisti e Banda, è l'omaggio dell'ANBIMA tutta al giovane compositore di fama internazionale, grande musicista e didatta, attivo collaboratore dell’Associazione, recentemente scomparso.
Il brano, come riportato dall’editore Scomegna «vuole essere un omaggio alla figura di Pablo Neruda, grande scrittore cileno, Premio Nobel per la letteratura ed instancabile ambasciatore di pace e giustizia.
Neruda, che ha attraversato buona parte del Novecento, è stato testimone di molti degli eventi cruciali che hanno segnato il secolo, dalla guerra civile spagnola alla guerra fredda, dai movimenti di liberazione in America latina alla morte di Salvador Allende. La sua poesia, la sua vocazione per gli ideali di libertà ed uguaglianza hanno attraversato tutte le frontiere. Con lui la poesia si trasforma in festa popolare, canzone viva e bene di tutti. “Cantos Ceremoniales” è il titolo di un’opera di Neruda conclusa nel 1961. La
composizione – per orchestra di fiati e quartetto di sax, atipica in questo genere – vuole richiamare l’attenzione sui quattro strumenti solisti che si integrano con il corpo orchestrale: simbolicamente, partendo da postazioni diverse del palcoscenico e suonando, si posizionano al centro del palco e qui, insieme alla banda, iniziano il concerto. Il brano è sviluppato su due temi differenti: quello iniziale sospeso e libero, l’altro ritmico e marcato. Da queste due situazioni si creano percorsi e momenti che si avvicendano l’un l’altro creando distensione (Quasi sospeso) e tensione (Tumultuoso). Da un inizio lamentoso ed ostinato, esposto dai sax, quasi a ricordare un canto cerimoniale, segue un insieme di giochi ritmici che interessano sia i solisti che le varie sezione della banda. Il carattere di questi frammenti ed i momenti di sospensione e tensione portano all’ascoltatore una sensazione di fluire di eventi distinti, ma di identica matrice. Si giunge alla parte finale, dove un tema continuamente ripetuto, simbolicamente in “stretto”, conclude solennemente
il brano in segno di continua speranza». La seconda parte sarà aperta dalla composizione Scene Abruzzesi di Camillo De Nardis, nell’arrangiamento curato dallo stesso Maestro Direttore Gatta insieme a Michele Napoli.
Il programma prosegue con Ancient Shadows di Federico Agnello. La composizione Ancient Shadows; (Ombre antiche), è protagonista il Ponte di San Rocco sul Torrente Molgora, che con la sua ombra si riflette sul paesaggio sottostante, diventa il simbolo di un passaggio che ci conduce verso un antico mondo oscuro e pieno di dolore. Nella prima parte è descritta l'epidemia di peste che colpì Vimercate nel 1630. Attraverso
un’introduzione poderosa e violenta che risolve in un adagio cupo e pieno di dissonanze dal quale s’innalza, come un canto di sofferenza, un'invocazione popolare alla Madonna. La seconda parte del brano è molto impetuosa e dinamica in quanto descrive l’alluvione che porterà il torrente Molgora a straripare tumultuosamente, portando morte e distruzione nel paese. Il brano si conclude con una visione della Madonna in lacrime che ha fatto suo lo strazio della popolazione e lenisce l’angoscia delle anime dei defunti che debbono attraversare il ponte. Segue Novem, la fantasia per Banda di Michele Mangani presentata dalla Banda Giovanile Sinfonica Nazionale ANBIMA in prima esecuzione assoluta mondiale.
Il concerto si chiuderà con Ukranian Bell Carol composto da Mykola Dmytrovich Leontovych, un messaggio di auguri, di speranza e di rinascita dalle terre ucraine devastate dall'attuale conflitto. Ukrainian Bell Carol costituisce una delle parti dell’opera corale Shchedryk del compositore ucraino, narrante la leggenda nazionale secondo la quale le campane delle chiese si sono messe a suonare per annunciare la nascita di Gesù.
Ingresso libero e gratuito fino ad esaurimento posti ma con prenotazione obbligatoria da effettuare ai seguenti contatti: Confcommercio Umbria, Dr.ssa Claudia Migliorati, tel. 075.5067145 oppure 075.506711,
email c.migliorati@confcommercio.umbria.it