Venerdì 24 e sabato 25 marzo ore 21.00
A.GI.DI. presenta
OBLIVION
in
OBLIVION RHAPSODY
uno spettacolo di e con gli OBLIVION:
GRAZIANA BORCIANI, DAVIDE CALABRESE, FRANCESCA FOLLONI,
LORENZO SCUDA, FABIO VAGNARELLI
scene LORENZA GIOBERTI
costumi ELISABETTA MENZIANI – luci ALDO MANTOVANI
regia GIORGIO GALLIONE
Uno show per festeggiare l’anniversario dei primi dieci anni di tournée insieme: OBLIVION
RHAPSODY è la summa dell’universo Oblivion come non l’avete mai visto né sentito
prima d’ora.
In piena crisi di mezza età i cinque rigorosi cialtroni sfidano sé stessi con un’inedita e
sorprendente versione acustica della loro opera omnia. Uno spettacolo che toglie tutti
i paracadute per arrivare all’essenza dell’idiozia: cinque voci, una chitarra, un cazzotto e
miliardi di parole, suoni e note scomposti e ricomposti a prendere nuova vita.
Per la prima volta gli Oblivion saliranno sul palco nudi e crudi per distruggere e reinventare
le loro hit, dopo aver sconvolto senza pietà quelle degli altri.
OBLIVION RHAPSODY è un gigantesco bigino delle performance più amate e imitate che
parte dalle famose parodie dei classici della letteratura, passando per la dissacrazione
della musica a colpi di risate, un viaggio lisergico che ripercorre anni di raffinate e folli
sperimentazioni, senza soluzione di continuità, in lungo e in largo, di palo in frasca. Tutto
il meglio (e il peggio), quello che non ricordavate, quello che amate di più e quello
che non avete mai visto, in un viaggio allucinato e visionario che collega mondi mai
avvicinati prima d’ora.
Preparatevi a questa incredibile esperienza dal vivo: sarà un anniversario memorabile,
un’indigestione senza limiti e senza senso, una Oblivionata all'ennesima potenza alla fine della quale l’unico bis che chiederete sarà una Citrosodina.
GLI OBLIVION
Gli Oblivion sono i cinque sensi della satira musicale, i cinque continenti della parodia, i
cinque gradi di separazione fra i Queen e Gianni Morandi. Li hanno definiti "atomizzatori di repertori musicali, pusher di pillole caricaturali" ma anche "meravigliosamente superflui,
come le Piramidi
Gli Oblivion giocano con la musica e il teatro. Sono uno Spotify vivente che mastica le
note e le digerisce in diretta in modi mai sentiti prima. Un OGM che spazia tra genio e
follia, giocoleria e cabaret, intrattenimento leggero e profonda demenzialità.
Assistere ai loro show è un'esperienza folle e irripetibile che provoca risate scomposte, isteria collettiva, ma soprattutto interminabili richieste di bis.
NOTE DI REGIA di Giorgio Gallione Gioco, paradosso, ironia, sorriso: questo è il Comico che vedo negli Oblivion. Il tutto sorretto e condito da un talento continuamente messo in discussione e da una professionalità feroce. Rivolta soprattutto “contro” sé stessi. Tutto è libero e volatile nel loro teatro, ma nulla è affidato al caso. C’è costantemente una architettura ferrea che sostiene i loro castelli di carta. Così, sempre, quello che può sembrare solo uno scherzo diventa nella realtà della scena non tanto un ingrediente digestivo o ciecamente spensierato, ma un linguaggio polifonico, meticcio, contaminato. Prezioso come una filigrana lucente ma usato come strumento del pensiero divergente, del mondo alla rovescia. Una costruzione variegata e complessa di parole e musica che gode della gioia della lingua e del pensiero, ma che si trasforma presto in sberleffo liberatorio, sovversione del senso comune, ludica e ragionata aggressione alla noia.
Riguardandoli ripenso sempre ai “valori” che Calvino suggerisce come fondamentali nelle
sue Lezioni Americane: leggerezza, rapidità, esattezza, molteplicità, visibilità. E tanto serio
divertimento. Perché senza gioia le parole, e le musiche, hanno i piedi di piombo.
NOTE MUSICALI di Lorenzo Scuda “Stavolta facciamo tutto solo con una chitarra.
E un cajon. E tre cembali. E due shaker. Prendi un campanaccio già che ci sei.
Io da piccola suonavo il flauto traverso. Io durante il lockdown ho studiato ukulele.
Ti ricordi quel sax di plastica che abbiamo comprato a Venice Beach?”.
È un attimo che la cosa ti sfugge di mano e finisce che metti su un’orchestra low cost.
Oblivion Rhapsody è l’apoteosi della degenerazione musicale. La nostra storia musicale
sbattuta, percossa e ridotta all’essenza. Senza trucco. Alla vecchia. Rock and roll.
Acustico.
Parecchio Acustico, data l’età.
Biglietti:
primo settore € 25,00
secondo settore € 20,00
(esclusi diritti di prevendita)
La biglietteria è aperta ogni giovedì, venerdì e sabato dalle ore 16.00 alle ore 19.00 e
un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.
Biglietti in vendita nel circuito regionale Box Office/Ticketone
Acquisto on line su www.teatropuccini.it
INFORMAZIONI: 055.362067 – 055.210804
Teatro Puccini
Via delle Cascine 41
50144 Firenze – info@teatropuccini.it – www.facebook.com/teatro.puccini