Pascal Rambert
Claudio Longhi
presentano
Prima
testo e regia Pascal Rambert
traduzione Chiara Elefante
scene Pascal Rambert e Anaïs Romand
costumi Anaïs Romand
luci Yves Godin
musiche Alexandre Meyer
assistente alla regia Virginia Landi
con (in ordine alfabetico)
Anna Bonaiuto, Anna Della Rosa, Marco Foschi, Leda Kreider, Sandro Lombardi produzione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa in coproduzione con structure production e Compagnia Lombardi-Tiezzi
In che modo le conseguenze delle nostre azioni e dei sentimenti che proviamo si ripercuotono sugli altri? Il teatro influenza la vita? Nella trilogia che ha pensato per l’arco di tre stagioni del Piccolo, Pascal Rambert racconta quel che accade, in scena e nella vita, Prima, Durante, Dopo la messa in scena di uno spettacolo.
Si apre con Prima il trittico teatrale pensato da Pascal Rambert per tre stagioni del Piccolo – le parti successive saranno Durante e Dopo –, nel quale seguiamo le vicende di una compagnia teatrale impegnata nella messa in scena di un testo ispirato alla Battaglia di San Romano di Paolo Uccello. «Quando inizio a scrivere un nuovo testo – spiega Rambert – ancora prima della stesura ha luogo la scelta degli interpreti. Parto sempre da quell’incontro straordinario di voci, corpi, età diverse e differenti energie che una compagnia di attrici e attori rappresenta per me. Per tanti motivi volevo lavorare con Anna Bonaiuto e Sandro Lombardi di cui conosco e apprezzo la carriera, con Marco Foschi, che ha un carisma speciale, con Leda Kreider, incantevole nella sua riservatezza, con Anna Della Rosa perché ha interpretato tutti i testi che ho allestito in Italia». Una storia d’amore impossibile, tra una donna matura e un uomo molto più giovane, a propria volta diviso tra due donne; uno spettacolo da portare in scena, ispirato al trittico pittorico di Paolo Uccello, criptico come l’universo dei sentimenti; attori e attrici che finiscono per smarrire il confine tra privato e pubblico. «Come nella vita, anche in teatro, – continua Rambert – esiste un “prima” (le prove), un “durante” (lo spettacolo) e un “dopo” (come la rappresentazione agisce sugli interpreti e sul pubblico). Mi premeva parlare delle conseguenze delle nostre azioni e dei nostri sentimenti, del modo in cui influiamo sugli altri: l’arte del teatro non è nient’altro che questo. E se è vero che il teatro influenza la vita, è altrettanto vero che il modo in cui un attore dà vita al personaggio che gli viene assegnato è parte di quella grande battaglia – estetica e sentimentale – che si svolge sulle tavole del palcoscenico».