Stefano Bollani: Piano solo per Bologna Festival
Martedì 2 maggio ore 20.30, Teatro Auditorium Manzoni, Stefano Bollani è ospite della rassegna “Grandi Interpreti” di Bologna Festival. Piano solo è il titolo del suo recital: un viaggio tra i tasti del pianoforte che si rinnova ogni sera. La musica di Stefano Bollani non conosce confini, sconfessa i generi musicali e si nutre di tutti quei momenti magici con artisti straordinari che il pianista ha incontrato sui palchi di tutto il mondo nel corso di una carriera che lo ha visto collaborare con i maggiori jazzisti del mondo e, in ambito classico, al fianco di direttori come Riccardo Chailly, Zubin Mehta, Daniel Harding, Antonio Pappano, Kristjan Järvi. L’improvvisazione per Stefano Bollani è una attitudine spontanea che applica indifferentemente sia alla musica scritta, sempre reinventata con travolgente immaginazione sonora, sia a quella non scritta, governata da una rigorosa disciplina compositiva. I suoi recital non sono mai semplici ‘concerti’, bensì veri e propri flussi di coscienza musicale che si muovono, con totale e intransigente libertà, tra Carosone e il jazz, il pop, la musica brasiliana e la canzone italiana. Ogni volta con un risultato sempre diverso, eppur sempre incredibile. Nei suoi concerti tutto può accadere, non esiste nessuna scaletta, nessun programma di sala che indichi il succedersi dei brani: lo spettatore viene chiamato a guardare orizzonti musicali sempre nuovi, inaspettati.
Martedì 2 maggio 2023 ore 20.30
Teatro Auditorium Manzoni
Stefano Bollani pianoforte
Piano Solo
Informazioni e Biglietti: www.bolognafestival.it
Bologna Festival 051 6493397 – Biglietteria Bologna Welcome (Piazza Maggiore 1/E, Bologna)
STEFANO BOLLANI. Inizia a studiare pianoforte a sei anni ed esordisce professionalmente a quindici anni. Dopo il diploma di Conservatorio conseguito a Firenze nel 1993 – e una breve esperienza come turnista nel mondo del pop con Raf e Jovanotti fra gli altri – si afferma nel jazz, suonando alla Town Hall di New York, alla Scala di Milano e Umbria Jazz. Fondamentale è la collaborazione, iniziata nel 1996 e mai interrotta, con Enrico Rava, al fianco del quale tiene centinaia di concerti e incide 13 dischi. Nel 1998, alla guida del gruppo L’Orchestra del Titanic, omaggia la musica italiana degli anni ’30 e ’40 con Abbassa la tua radio, disco-spettacolo a cui collaborano Peppe Servillo, Irene Grandi, Marco Parente, Barbara Casini, Roberto Gatto. Particolarmente fuori dai canoni risultano poi lavori come La gnosi delle fanfole, insieme al cantautore Massimo Altomare su testi di Fosco Maraini (1998), Cantata dei Pastori Immobili, Oratorio musicale per quattro voci, realizzato su testi di David Riondino (2004) e il disco di canzoni scandinave Gleda (2005). Come produttore artistico e arrangiatore lavora inoltre al disco di Bodo Rondelli Disperati intellettuali ubriaconi (2002), vincendo il premio Ciampi. Tra il 2002 il 2006 incide quattro dischi per l’etichetta francese Label Bleu: Les Fleures Bleues, Smat Smat, Concertone e I Visionari. Il 2006 è anche l’anno di Piano Solo (disco dell’anno per Musica Jazz). Nel 2007 esce BollaniCarioca, disco realizzato insieme a grandissimi artisti brasiliani: a dicembre è il secondo musicista, dopo Antonio Carlos Jobim, a suonare un piano a coda in una favela di Rio de Janeiro. Sempre nel 2007 vince l’European Jazz Preis e viene inserito dalla rivista americana Allaboutjazz nell’elenco dei cinque migliori musicisti dell’anno insieme a Dave Brubeck, Ornette Coleman, Charles Mingus e Sonny Rollins. Tra le produzioni discografiche più recenti: Big Band (2013); Joy In Spite of Everything (2014); Sheik Yer Zappa (2014), live dedicato a Frank Zappa; Arrivano gli alieni (2015), in cui si cimenta per la prima volta come cantautore; Napoli Trip (2016) con Daniele Sepe, Manu Katché e Jan Bang fra gli altri. Nel 2020 incide Piano Variations on Jesus Christ Superstar, in occasione del 50° anniversario dell’opera; nel 2022 Via dei Matti nº 0. Il 28 aprile 2023 esce il suo ultimo CD: Blooming.
In ambito classico Bollani si esibisce come solista con celebrate orchestre sinfoniche (Gewandhaus di Lipsia, Concertgebouw di Amsterdam, Orchestre de Paris, Filarmonica della Scala, Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia) al fianco di direttori come Zubin Mehta, Kristjan Järvi, Daniel Harding, Antonio Pappano e soprattutto Riccardo Chailly, con cui incide Rhapsody in Blue e Concerto in fa di Gershwin in un CD (2010) che vince il Disco di Platino con più di 70.000 copie vendute. Seguono il Concerto in sol di Maurice Ravel (2012) e nel 2013 un DVD live registrato alla Scala di Milano con il Concerto in fa. Dal 2017 si esibisce con Concerto Azzurro e dal 2019 con Concerto Verde dedicati rispettivamente al Chakra della gola e della comunicazione e al Chakra del cuore e dell’amore.
La voglia di sperimentazione di Bollani sconfina anche nel mondo dell’editoria. Nel 2006 pubblica il romanzo La sindrome di Brontolo, cui seguono Parliamo di musica (2013) e Il monello, il guru, l’alchimista e altre storie di musicisti (2015). Come personaggio, con il nome di Paperefano Bolletta, compare sul settimanale Topolino, di cui è anche nominato Ambasciatore.
Per la radio è ideatore e conduttore, con David Riondino e Mirko Guerrini, della trasmissione Dottor Djembè (Radio Rai 3, 2006-2012), da cui nascono anche il libro Lo Zibaldone del Dottor Djembè (2008) e lo speciale tv Buonasera Dottor Djembè (Rai 3, 2010). Dal 2009 sue sono le sigle del palinsesto di Radio Rai 3. A settembre 2020 conduce Evviva su Radio3 insieme a Valentina Cenni.
A teatro collabora, tra gli altri, con Claudio Bisio, Maurizio Crozza, Giuseppe Battiston, Marco Baliani, la Banda Osiris, e scrive le musiche per tre spettacoli di Lella Costa (Alice, una meraviglia di paese, Amleto e Ragazze) e per l’Antigone di Cristina Pezzoli. In televisione è ospite fisso di Renzo Arbore nel programma Meno siamo meglio stiamo (Rai 1, 2005) e ideatore, autore e conduttore delle due edizioni di Sostiene Bollani (Rai 3, 2011 e 2013), con cui porta la musica jazz sul piccolo schermo. E ancora crea e conduce L’importante è avere un piano (Rai 1, 2016): sette appuntamenti in seconda serata su Rai 1 con ospiti, improvvisazioni e musica dal vivo. Nel 2021 Bollani torna in tv con il programma Via dei Matti numero 0 scritto e condotto insieme alla moglie Valentina Cenni e in onda su Rai3.
biografia completa su www.stefanobollani.com
DISCOGRAFIA SELEZIONATA
1998 L’Orchestra del Titanic
2002 Les fleures bleues con Scott Colley e Clarence Pen
2003 Smat Smat
2004 Concertone con l’Orchestra della Toscana, arrangiamenti di Paolo Silvestri
2006 I Visionari con la sua band I Visionari e Petra Magoni, Mark Feldman e Paolo Fresu
2006 Piano Solo
2007 BollaniCarioca con M. Pereira, J. Helder, Ze ’Nogueira, M. Salmaso e altri musicisti brasiliani
2009 Stone in the Water con Jesper Bodilsen e Morten Lund
2010 Rhapsody in Blue/Piano Concerto in F con la Gewandhausorchester di Lipsia, Riccardo Chailly (dir.)
2011 Big Band! con la NDR Big Band di Amburgo, arrangiamenti di Geir Lysne
2011 Orvieto con Chick Corea
2012 Sounds of the 30s con la Gewandhausorchester di Lipsia, Riccardo Chailly (dir.)
2014 Sheik Yer Zappa con Jason Adasiewicz, Josh Roseman, Larry Grenadier e Jim Black
2014 Joy in Spite of Everything con Jesper Bodilsen, Morten Lund, Mark Turner e Bill Frisell
2015 Arrivano gli alieni
2016 Napoli Trip con Daniele Sepe, Manu Katché, Jan Bang e molti altri.
2022 Via dei Matti nº 0
2023 Blooming
discografia completa su www.stefanobollani.com