Si apre venerdì 16 giugno “rEstate in Ascolto”, il festival estivo dell’Accademia Filarmonica Romana che fino al 29 giugno, nel verde che circonda la Casina Vagnuzzi sede dell’istituzione romana in via Flaminia 118, a pochi minuti da piazza del Popolo, porta nei Giardini della Filarmonica artisti e musicisti da tutto il mondo, fra tradizioni millenarie, repertorio classico e barocco, l’avanguardia, il jazz, la musica folk, ma anche incontri e presentazione di libri, per soddisfare i gusti di un pubblico sempre attento e pronto ad ascoltare.
Il progetto, promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, è vincitore dell’Avviso Pubblico biennale “Estate Romana 2023-2024” curato dal Dipartimento Attività Culturali ed è realizzato in collaborazione con SIAE.
L’INAUGURAZIONE
Il 28 maggio 1923 nasceva il musicista ungherese György Ligeti, riconosciuto fra i più grandi compositori del XX secolo. L’Accademia Filarmonica Romana lo ricorda nel primo concerto del Festival in Sala Casella (ore 20) con il soprano Rosaria Angotti e il pianista Jacopo Petrucci. Strauss e Ligeti: amorevole follia ricorda quel fil rouge, insospettabile, che legò i due compositori: l’amore e la follia. Alternandoli a pagine scritte per pianoforte solo, nel concerto si andranno a esplorare alcuni Lieder scritti dai due compositori: i Tre Lieder di Ofelia dall’Amleto di Shakespeare e Amor dai Brentano Lieder per Richard Strauss, e i Mysteries of the Macabre, tre arie d’opera che Ligeti preparò nel 1992 dalla sua opera, l’unica da lui scritta, Le Grand Macabre andata in scena per la prima volta a Stoccolma nel 1978.
Alle ore 21.30 nei Giardini il debutto italiano dei Dagadana, ambasciatore delle culture polacca e ucraina, in un concerto che seguendo il personalissimo stile dei quattro musicisti fonde la tradizione folk di Polonia e Ucraina con il jazz e l’elettronica. Con cinque album all’attivo, più di 700 concerti in 22 paesi, dal deserto del Marocco alla Città Proibita di Pechino, dal festival Virada Cultural in Brasile al leggendario Glastonbury Festival in Gran Bretagna, i Dagadana hanno portato la loro musica in giro per il mondo fin dalla loro fondazione nel 2008. Polonia e Ucraina sono paesi confinanti, entrambi di origini slave, con lingue e costumi simili. Li uniscono sorprendenti somiglianze, ma non vanno dimenticate le differenze che rendono unici questi due paesi: da qui il progetto dei Dagadana che con la loro musica – in cui strumenti classici come il contrabbasso e il violino dialogano con l’elettronica e la batteria – amano costruire ponti e unire culture. A Roma presentano il loro ultimo album Tobie (A te) che contiene gli shchedrivky, i tradizionali canti dell’Ucraina e della Polonia orientale, dal messaggio di benevolenza, generosità e condivisione, e in cui l’antica tradizione musicale slava viene attualizzata secondo l’originale stile del gruppo. Il concerto è realizzato in collaborazione con l’Istituto Polacco di Roma – Corso Polonia 2023.
GLI ALTRI APPUNTAMENTI DELLA SETTIMANA (fino al 18 giugno)
Austria e Giappone saranno i paesi ospiti della giornata di sabato 17 giugno. Di impronta classica il concerto (Sala Casella, ore 20) del Chaos String Quartet, giovane formazione proveniente dall’ECMAster program di Vienna, recentemente premiato all’ARD International Music Competition di Monaco. In quartetto affronta il repertorio classico, ma con quella sana passione verso progetti più sperimentali e improvvisativi. Il programma propone una prima assoluta del violinista e compositore Diego Conti (Une étoile dansante), repertorio classico e la musica del XX secolo. Il concerto è in collaborazione con il Forum Austriaco di Cultura. Grande attesa ai Giardini (ore 21.30) per i tamburi giapponesi del gruppo Taiko Enishi guidato da Keita Kanazashi. Il gruppo unisce l’inconfondibile timbro dello strumento percussivo con quello del flauto shinobue, in un repertorio di brani tradizionali a cui si aggiungono le composizioni originali dello stesso Kanazashi. La serata è in collaborazione con l’Istituto Giapponese di Cultura in Roma.
La settimana si completa con la giornata di domenica 18 giugno dedicata a Musica Amata, con i concerti di ensemble di musicisti amatori (Trio GEM, Quartetto Santa Croce, John Cabot Chamber Orchestra), ricordando lo spirito che nel 1821 diede vita alla Filarmonica Romana nata per volontà di alcuni dilettanti di musica (Sala Casella ore 20, Giardini ore 21.30).
LA CUCINA
Chi vorrà ristorarsi nei Giardini, potrà gustare i piatti tipici della cucina siriana (ma non mancheranno anche menu syrian/italian fusion) preparati ogni giorno da HummusTown, progetto nato da qualche anno a Roma per far conoscere la tradizione culinaria della Siria, contribuendo all’integrazione di rifugiati nella società e dando loro una opportunità lavorativa.
Tutto il programma del festival su filarmonicaromana.org
I Giardini della Filarmonica 2023 sono realizzati in collaborazione con Ambasciata della Repubblica Argentina in Italia, Ambasciata di Grecia a Roma, Ambasciata di Lituania in Italia, Ambasciata del Messico in Italia, Forum Austriaco di Cultura Roma, Istituto Giapponese di Cultura in Roma, Istituto di Cultura Lituano, Istituto Polacco di Roma – Corso Polonia 2023, Associazione Fabrica, Università degli Studi di Tor Vergata, Officina delle Culture, Woman Life Freedom Italy Community, Associazione culturale Barbad
I luoghi del festival: Giardini, Sala Casella, Sala Affreschi dell’Accademia Filarmonica Romana (via Flaminia 118, Roma).
Biglietti per i concerti del 16, 17, 18 giugno: 10 euro (più diritto di prevendita). Si raccomanda l’acquisto on line su filarmonicaromana.org. Presso la Sala Casella la biglietteria apre un’ora prima del concerto.
Info: filarmonicaromana.org, tel. 342 9550100, tel. 06 3201752,
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venerdì 16 giugno
SALA CASELLA ore 20
STRAUSS E LIGETI: AMOREVOLE FOLLIA
Rosaria Angotti soprano
Jacopo Petrucci pianoforte
musica di Strauss, Ligeti
GIARDINI ore 21.30
POLONIA – DAGADANA
Sinergie folk, elettroniche e jazz dalla Polonia e dall’Ucraina
Dagadana
Daga Gregorowicz voce, elettronica
Dana Vynnytska voce, tastiere
Mikołaj Pospieszalski contrabbasso, violino, sintetizzatori, voce
Bartosz Mikołaj Nazaruk batteria, voce
In collaborazione con Istituto Polacco di Roma – Corso Polonia 2023
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