Il baritono salernitano Ernesto Petti torna a Napoli per cantare Sharpless nella Madama Butterfly, firmata dal regista Ferzan Özpetek, che riapre la Stagione Lirica 22/23 del Teatro di San Carlo: per Petti, un preludio della prossima stagione del teatro napoletano che lo vedrà impegnato in altre tre opere: La Gioconda, Simon Boccanegra e Carmen.
L’allestimento, presentato per la prima volta nel 2019, vedrà protagonisti l’orchestra e il coro del teatro diretti dal direttore musicale stabile Dan Ettinger, alla sua prima Butterfly per la Fondazione. Il cast vedrà alternarsi Ailyn Perez e Valeria Sepe nella parte di Cio-cio-san, Saimir Pirgu e Vincenzo Costanzo in quella di Pinkerton mentre Suzuki sarà interpretata da Marina Comparato. Le scene sono di Sergio Tramonti, i costumi di Alessandro Lai e le luci di Pasquale Mari.
Ernesto ha parlato del “suo” Sharpless come un personaggio molto affascinante, compassionevole e in sintonia con le emozioni dei personaggi che lo circondano.
«A mio parere, la chiave per interpretare Sharpless è mostrarne la saggezza e il senso di responsabilità. È il diplomatico incaricato di affrontare situazioni difficili e dolorose. È empatico e cerca di agire nel migliore interesse degli altri personaggi, anche se spesso si trova in conflitto tra il suo ruolo istituzionale e la sua moralità personale. Per interpretarlo, è importante mostrarne il lato umano, la sua comprensione dell’amore e della sofferenza di Butterfly e la sua lotta interiore per trovare una soluzione equa. È un personaggio complesso con un grande peso sulla coscienza, il che lo rende interessante da interpretare. È necessario quindi mettere in evidenza la sua umanità, la sua empatia e il suo senso della giustizia. Deve essere il contrappunto compassionevole al personaggio di Pinkerton, fornendo un punto di vista moralmente più equilibrato».
Lo spettacolo, in scena da martedì 12 settembre fino a giovedì 28 settembre (recite il 12, 15, 17, 20, 24, 26, 27 e 28 settembre), sarà dedicato alla memoria di Giovanbattista Cutolo.