È UN MURO INVISIBILE – FOM- Fotografia Open Milano fotografie di Arianna Arcara e testi di Sara LeghissaMilano, Municipio 8, sedi varieDal 12 ottobre al 12 novembreCARTELLA STAMPA CON IMMAGINI
E’ un muro invisibile, Foto©Arianna Arcara
È un muro invisibile,
l’installazione op
La mostra è un progetto di FOM – Fotografia Open Milano, declinazione milanese di FO, il format culturale e itinerante di ArtsFor nato da un’idea di Camilla Invernizzi che utilizza la fotografia d’autore come linguaggio per leggere e raccontare la realtà, vivendo soprattutto nelle aree interessate da grandi ristrutturazioni urbane, dove le architetture temporanee dei cantieri ospitano la fotografia e diventano come i muri di un museo, ma all’aperto. Su questa scia, nasce la collaborazione con Merlata Bloom Milano e Nhood Services Italy, tra i protagonisti degli interventi di trasformazione urbana che stanno interessando il quadrante Nord-Ovest di Milano.
Oltre 50 fotografie di Arianna Arcara accostate ai poster con le testimonianze della viva voce dei giovani abitanti di questi luoghi raccolte da Sara Leghissa, daranno vita ad un percorso di arte urbana che si dispiegherà tra via Quarenghi, via Gallarate e i muri delle case MM di via Appennini.
Immagini e messaggi dal forte impatto evocativo che aprono una finestra sulle vite dei ragazzi e delle ragazze del quartiere. Ne emerge uno spaccato ampio e variegato che interpella i temi dell’identità, della cittadinanza, del tempo libero, della socializzazione e del futuro mettendo in luce le influenze derivate dalla frequentazione dello spazio in un momento di rapida trasformazione della città e suscitando un’importante riflessione sulla possibilità di una pianificazione partecipata dello spazio pubblico ad uso dei giovani.
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BRECHEN
Alessandro Librio | Evangelos Papadopoulos
Dal 14 ottobre al 2 dicembre 2023
Inaugurazione sabato 14 ottobre, ore 18.00
Haus der Kunst, Cantieri Culturali alla Zisa, Palermo
Air Walk, Evangelos Papadopolus
Continua con gli artisti Alessandro Librio e Evangelos Papadopoulos la ricerca attraverso i linguaggi, gli stili e le nazioni dell’arte contemporanea europea e internazionale del Verein Düsseldorf Palermo e.V. che sabato 14 ottobre alle ore 18.00 all’Haus der Kunst dei Cantieri Culturali della Zisa, presenta la mostra Brechen.
Il progetto, (in programma fino al 2 dicembre) mette in dialogo i due artisti che provengono da diversi ambiti delle arti visive, invitandoli a una riflessione sul concetto di “rottura” (in tedesco brechen). L’azione del rompere per utilizzare ciò che è stato distrutto come punto di partenza per un nuovo e ulteriore inizio è una pratica non inusuale nel processo artistico, e spesso risulta un momento necessario. Rompere un oggetto, un legame, una regola, tendendo il discorso artistico al suo estremo, fino a discostarsi dalla norma, in modo creativo, resiliente e talvolta disobbediente.
Come nel caso di Alessandro Librio (Erice, 1982) sound artist, compositore e artista visivo, tra i più poliedrici e versatili della sua generazione, che nella sua carriera ha collaborato con i massimi artisti della scena internazionale – tra cui Patti Smith, Michael Moore, David Murray, Wim Wenders e Alvin Curran- e partecipato a manifestazioni quali 54°Biennale di Venezia Arte, Padiglione Italia, Manifesta 12, oltre ad aver girato il mondo con le sue istallazioni sonore e ambientali presentate in importanti istituzioni da Torino a Londra, da New York a Tokyo.
Per gli spazi dell’Haus der Kunst, l’artista crea un’installazione multimediale che prosegue la ricerca sonora e visiva sulla città di Palermo già iniziata con Il suono dei fiumi (2017), attraverso cui l’artista ha fatto emergere con il suono, il paesaggio fluviale non più esistente e ormai dimenticato, e proseguita con So’No (2022), ultima opera installativa realizzata per il monte dei pegni di Palazzo Branciforte.
Questa volta Librio si confronta con la parte più buia e oscura della città, che descrive con il suo approccio multidisciplinare e sinestetico, filmando un furto con scasso nel centro storico, di cui poi scompone i suoni registrandone le vibrazioni e trascrivendone la partitura musicale, e le immagini. L’opera si completa con una live perfomance sonora, destinata a rimanere permanente per tutta la durata della mostra. Dialoga con l’opera multimediale di Librio, la grande “’installazione spaziale” site specific di Evangelos Papadopoulos (Atene, 1974), composta di iconiche sculture che si ergono nello spazio come vortici ghiacciati, le sue installazioni si infrangono sui soffitti e sulle pareti, o “fluiscono” come fossero acquee, e grazie anche all’utilizzo di materiali di uso comune, -lastre di cartongesso montate su strutture portanti in legno e fissate con cavi d’acciaio o corde di canapa- l’artista crea costruzioni che “reagiscono” all’ambiente, all’altezza del soffitto, alle proporzioni e alla luce degli spazi dell’Haus der Kunst. Condensando così in un’unica grande installazione i diversi approcci estetici e concettuali dei due artisti.
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MELO MINNELLA
Paesaggi, memorie e astrazioni. La Sicilia di Melo Minnella
a cura di Valentina Bruschi
Progetto vincitore di Strategia Fotografia 2022, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura
Museo Civico di Castelbuono (PA)
Dal 7 ottobre 2023 al 7 aprile 2024
CARTELLA STAMPA CON IMMAGINI
Vulcano, foto@Melo Minnella
A Melo Minella, il decano della fotografia Sicilia che ha attraversato il Novecento con il suo sguardo, a cui il Museo Civico di Castelbuono dedica una mostra a partire dal 7 ottobre (fino al 24 aprile 2024) nell’ambito di un più ampio progetto vincitore di Strategia Fotografia 2020 del Ministero dei Beni Culturali.
Grazie al bando, il Museo diretto da Laura Barreca, ha acquisito un corpus di 30 fotografie in bianco a nero, stampe vintage su carta baritata, pezzi unici che continuano ad arricchire la collezione del museo con un ulteriore tassello nella costruzione di una identità mediterranea attraverso le arti contemporanee.
Le foto, tutte tra gli anni ’60 e ’70, ripercorrono la poetica del fotografo, la minuziosa ricognizione fotografica delle feste religiose (che forse il contemporaneo interesse di Leonardo Sciascia, Ferdinando Scianna e dello stesso Minnella ha contribuito a rilanciare e a rinvigorire), nonché del folklore siciliano di cui l’autore è appassionato collezionista.