Con la stagione 2023/24 il Teatro del Grillo di Soverato arriva a quota 31. È il frutto della nostra ostinazione, quella cioè di ritenere il teatro uno strumento fondamentale per la comprensione dei fatti, delle persone, di ciò che agita il nostro mondo – spiega il direttore artistico Claudio Rombolà – che continua a riproporre al pubblico, proprio come in quel lontano 1992, un cartellone capace di portare nella cittadina ionica non solo il meglio che va dalla commedia divertente, dell’arte al teatro di narrazione a quello sociale con la visione contemporanea e moderna di autori tutti viventi, ma soprattutto nel ricercare con energia e caparbietà proposte che sappiano incontrare e stimolare un pubblico con il quale si consolida sempre di più un vero rapporto di fiducia. Sono otto gli spettacoli grazie ai quali ritrovare la magia dell’emozione e della passione del teatro in un ambiente ancora più accogliente con il rinnovato foyer e posti più ampi e comodi in sala”.
Dopo la riproposta di “Stato contro Nolan” di Stefano Massini a cura della
Compagnia del Grillo (repliche 16 17 e 19 novembre), si parte con “Cosa ti cucino amore?,” Una commedia di Linda Brunetta con Caterina Casini, Maddalena
Rizzi e Carlina Torta. Uno spettacolo comico, nella direzione stilistica dello humour nero inglese, dove, coniugando understatement e situazioni paradossali, non si ricorre alle facili battute ma si coinvolge lo spettatore in modo sottile, spiazzandolo e sorprendendolo, per ritrovare un’ironia al femminile moderna e originale.
Dopo la pausa natalizia, gli spettacoli riprendono con Domenico Iannacone che
trasferisce in teatro “Che ci faccio qui”, in scena, uno tra i programmi di approfondimento più seguiti di RaiTre. Il pluripremiato giornalista si cala nel teatro di narrazione e trasforma le sue inchieste giornalistiche in uno spazio intimo di riflessione e denuncia. Il palcoscenico diventa luogo fisico ideale per portare alla luce quello che la televisione non può comunicare.
Poi ci sarà il piacevole ritorno al Grillo di Stefano Sabelli (Moby Dick, Locandiera,
etc.) con “Figli di Abramo”, il viaggio di un attore che da Gerusalemme si mette alla ricerca
dell’Abramo perduto.
La storia dell’uomo che da 4 millenni è riferimento di fede per miliardi di persone sulla Terra, è narrata in modo colto ma pure con grande ironia e divertimento. Sono così rievocati mito e leggenda del primo profeta monoteista dell’umanità.
Ed ancora una novità assoluta. “In ogni vita la pioggia deve cadere” racconta la
storia della vita di due persone che vivono assieme e che si amano.
Leo Gullotta e Fabio Grossi sono Papi e Piercarlo, due uomini che svolgono la propria
esistenza con tranquillità e serenità fino a che, un giorno, arriva “la pioggia” e questa vita, ideale, viene stravolta. Quando ci sono problemi, non siamo mai preparati ad affrontarli ma lo si deve fare.
La commedia parla d’amore, di umanità, di verità, di condivisione.
Poi un’altra novità, “Le gratitudini” con uno straordinario cast, Lucia
Vasini, Lorenzo Lavia, Paolo Triestino e Valentina Bartolo. Un dirompente inno alla
vita, dove quattro esistenze si intrecciano in un mirabile incrocio di sentimenti, passioni, rimpianti, ma dove tutto è ancora possibile. Basta volerlo, con caparbietà e decisione. E con un sorriso.
Ed ancora è la volta di “Famiglia”, scritto e diretto da Valentina Esposito, con Marcello Fonte
(Dogman di Matteo Garrone – 2018, miglior attore protagonista Festival di Cannes, Nastro
d’Argento, European Film Awards, candidatura David di Donatello) e altri 12 straordinari attori in uno spettacolo dedicato a chi non c’è. Ai figli lontani e ai padri che sono morti mentre i figli erano lontano. Sulla scena ci sono tutti, le persone, i personaggi, i fantasmi. Non importa se non c’è più il muro di un carcere a separarli.
“Forte Apache cinema teatro” è l’unica compagnia teatrale italiana stabile costituita da
attori ex detenuti oggi professionisti di cinema e palcoscenico.
La stagione chiude con “Romeo e Giulietta”, l’amore è saltimbanco, una
produzione di Teatro Stabile del Veneto e Stivalaccio Teatro, una delle più quotate compagnie italiane di teatro popolare e commedia dell’arte.
Anna De Franceschi, Michele Mori e Marco Zoppello in uno spettacolo effervescente,
dove teatro e metateatro, ricerca sui linguaggi e sui dialetti, commedia dell’arte (tanta) e piena padronanza dei registri tragico e comico abbattono la «quarta parete» e fanno diventare il pubblico parte integrante e integrata dello spettacolo.
Info al pubblico e possibilità di prenotazione online su www.teatrodelgrillo.it o al Botteghino 0967/23156.