L’UOMO CHE PIANTAVA GLI ALBERI
ispirato al racconto di Jean Giono
testo e regia Daniele Lamuraglia – con Daniele Locchi
elementi scenici Giulia Corti
SABATO 2 MARZO
Sabato 2 marzo alle 21.30 al Laboratorio del Teatro Puccini (via delle Cascine 41, Firenze; posto unico € 10,50 + diritti di prevendita) il Teatro del Legame, col patrocinio di Legambiente e nell’ambito del progetto UE “Life Terra”, presenta L’uomo che piantava gli alberi da Jean Giono; testo e regia Daniele Lamuraglia, con Daniele Locchi; elementi scenici Giulia Corti. Questo spettacolo è ispirato a un racconto di Jean Giono, scrittore del XX secolo pacifista e ambientalista che ne L’Uomo che piantava gli alberi ha racchiuso in un’emozionante alternanza e intreccio di forma narrativa e poetica quei valori di profondo rispetto nei confronti della Natura che lo possono rendere un punto di riferimento per affrontare le urgenti tematiche ecologiste dei nostri tempi.
La storia è quella di un Camminatore che si inoltra sulle Alpi francesi e finisce in una vallata deserta e arida, dove della civiltà umana rimangono solo degli inquietanti resti di un villaggio abbandonato. Incontra quindi inaspettatamente un Pastore col suo gregge, un uomo sui 55 anni piuttosto silenzioso che gli offre l’ospitalità. Un po’ alla volta il camminatore scoprirà quali siano state le durissime vicende personali di quell’uomo solitario e quale sia il modo col quale ha deciso di reagire: seminare piante, far crescere alberi, sapendo che egli stesso non riuscirà mai a vedere il risultato finale di quell’opera, che ci verrà descritta solo dal meravigliato resoconto conclusivo del Camminatore.
Siamo dunque di fronte ad un racconto simbolico semplice e poetico come certe illuminanti favole sapienziali, capace di farci riflettere sul senso del donarsi senza pensare ad un corrispettivo immediato e personale, con un’idea del tempo che supera quello dei desideri e dei bisogni individuali per tornare a confluire in quell’infinito che ci ha generati.
Nasce una nuova pianta, una nuova parola, una nuova vita, sconosciuta ed inaspettata anche al suo stesso creatore, che se in quel momento non avrà occhi per guardarla, avrà comunque lasciato agli altri – anche ai nostri spettatori – il segno memorabile di un gesto che supera le epoche, e sfiora il senso dell’eternità.
Lo spettacolo ha il patrocinio di Legambiente, unico partner italiano del progetto europeo LIFE TERRA, che ha l’obiettivo della messa a dimora di 500 milioni di alberi in Europa per contrastare gli impatti del cambiamento climatico. Di questi, circa 9.300.000 alberi verranno piantati in Italia, grazie anche alla collaborazione con istituzioni pubbliche e organizzazioni private già impegnate nella messa a dimora di alberi. Un progetto che rappresenta in modo esemplare la straordinaria storia messa in scena da questo spettacolo.
Info bigliettie acquisto online: https://www.teatropuccini.it/luomo-che-piantava-gli-alberi/
ispirato al racconto di Jean Giono
testo e regia Daniele Lamuraglia – con Daniele Locchi
elementi scenici Giulia Corti
SABATO 2 MARZO
Sabato 2 marzo alle 21.30 al Laboratorio del Teatro Puccini (via delle Cascine 41, Firenze; posto unico € 10,50 + diritti di prevendita) il Teatro del Legame, col patrocinio di Legambiente e nell’ambito del progetto UE “Life Terra”, presenta L’uomo che piantava gli alberi da Jean Giono; testo e regia Daniele Lamuraglia, con Daniele Locchi; elementi scenici Giulia Corti. Questo spettacolo è ispirato a un racconto di Jean Giono, scrittore del XX secolo pacifista e ambientalista che ne L’Uomo che piantava gli alberi ha racchiuso in un’emozionante alternanza e intreccio di forma narrativa e poetica quei valori di profondo rispetto nei confronti della Natura che lo possono rendere un punto di riferimento per affrontare le urgenti tematiche ecologiste dei nostri tempi.
La storia è quella di un Camminatore che si inoltra sulle Alpi francesi e finisce in una vallata deserta e arida, dove della civiltà umana rimangono solo degli inquietanti resti di un villaggio abbandonato. Incontra quindi inaspettatamente un Pastore col suo gregge, un uomo sui 55 anni piuttosto silenzioso che gli offre l’ospitalità. Un po’ alla volta il camminatore scoprirà quali siano state le durissime vicende personali di quell’uomo solitario e quale sia il modo col quale ha deciso di reagire: seminare piante, far crescere alberi, sapendo che egli stesso non riuscirà mai a vedere il risultato finale di quell’opera, che ci verrà descritta solo dal meravigliato resoconto conclusivo del Camminatore.
Siamo dunque di fronte ad un racconto simbolico semplice e poetico come certe illuminanti favole sapienziali, capace di farci riflettere sul senso del donarsi senza pensare ad un corrispettivo immediato e personale, con un’idea del tempo che supera quello dei desideri e dei bisogni individuali per tornare a confluire in quell’infinito che ci ha generati.
Nasce una nuova pianta, una nuova parola, una nuova vita, sconosciuta ed inaspettata anche al suo stesso creatore, che se in quel momento non avrà occhi per guardarla, avrà comunque lasciato agli altri – anche ai nostri spettatori – il segno memorabile di un gesto che supera le epoche, e sfiora il senso dell’eternità.
Lo spettacolo ha il patrocinio di Legambiente, unico partner italiano del progetto europeo LIFE TERRA, che ha l’obiettivo della messa a dimora di 500 milioni di alberi in Europa per contrastare gli impatti del cambiamento climatico. Di questi, circa 9.300.000 alberi verranno piantati in Italia, grazie anche alla collaborazione con istituzioni pubbliche e organizzazioni private già impegnate nella messa a dimora di alberi. Un progetto che rappresenta in modo esemplare la straordinaria storia messa in scena da questo spettacolo.
Info bigliettie acquisto online: https://www.teatropuccini.it/luomo-che-piantava-gli-alberi/