La Vertigine di Orbita, la stagione danza realizzata dal Centro Nazionale di Produzione della Danza Orbita|Spellbound curata da Valentina Marini, incontra il 2 e il 3 marzo al Teatro Biblioteca Quarticciolo di Roma la poetica di due coreografi e compagnie italiane tra le più rilevanti a livello internazionale: quella di Roberto Zappalà, coreografo che da oltre 30 anni corre e racconta attraverso le sue creazioni un Sud Italia vivo e vibrante, e quella di Mauro Astolfi fondatore della rigogliosa realtà capitolina Spellbound Contemporary Ballet.
In sintonia con la sua continua ricerca volta ad attribuire all’immagine che il corpo rappresenta l’atto più puro del senso artistico, Roberto Zappalà presenta le creazioni 2X2 e Cult us. 2X2 un atto d’amore artistico che il coreografo dedica al grande compositore Johann Sebastian Bach, evidenziando una stretta relazione tra musica e danza. Il lavoro rappresenta una tappa del più ampio e articolato Rifare Bach, creazione che pone il corpo, con tutta la sua fragilità, quale elemento fondante e transito ineludibile. La naturale bellezza del corpo dei danzatori e della musica di Bach assumono nella creazione un corollario di suoni della natura e del mondo animale.
Cult us è un collage di estratti da Cultus, ultima creazione di Zappalà. Dopo un prologo dove il verso shakespeariano è utilizzato come pura colonna sonora fonetica che accompagna l’esposizione dei singoli corpi, si procede, in un fluire coreografico di quadri emozionali, sulle musiche di David Lang tratte dall’opera The Little Match Girl Passion, vincitrice del Premio Pulitzer nel 2008. In Cultus la fisicità della danza, il suo trascendere il referenziale, fa navigare lo spettatore in un luogo “fluido” dove perdere la cognizione del tempo.
A seguire, Solo andata, nuova creazione del coreografo Mauro Astolfi per Spellbound Contemporary Ballet qui presentato in anteprima in attesa del debutto ufficiale il 9 marzo al Teatro Comunale di Vicenza, partner coproduttore del progetto. Solo andata è un “un racconto/incontro per tre danzatori”, un viaggio rarefatto e lento che traccia la confusione generata dalla sensazione di non aver fatto abbastanza, di non aver viaggiato abbastanza, la voglia di tornare a casa per raccontare quanto si è visto nonostante la sensazione sia sempre quella di un viaggio che non si completa mai. Scrive Astolfi: Ognuno torna da qualcosa. Il fascino e la tentazione del richiamo di un viaggio di sola andata, quel desiderio primordiale di pensare che sta arrivando il momento per qualcosa di definitivo, per quella scelta che sarà per tutta la vita. Una specie di strano “ travel bug” dell’anima che ogni tanto torna a mordere e così ci si trova a cercare di riprodurre e interpretare la realtà in maniera svincolata da luoghi comuni morali e compositivi. Ma poi si torna, ci si trova attorno a un tavolo a raccontarsi che in fondo non ne valeva così tanto la pena. E torna il finto quieto vivere un po’ ipocrita e sempre presente e a volte ben riuscito.
Crediti
2X2
coreografia: Roberto Zappalà
musica: Johann Sebastian Bach
danza e collaborazione: Anna Forzutti, Silvia Rossi
costumi e luci: Roberto Zappalà
Rifare Bach è una coproduzione Scenario Pubblico/Compagnia Zappalà Danza, Belgrade Dance Festival (Belgrado), Fondazione Teatro Comunale di Modena, MilanOltre Festival (Milano), Centre Chorégraphique National de Rillieux-la-Pape (Lione), Teatro Massimo Bellini (Catania)
Durata 15′
Solo andata
Coreografia: Mauro Astolfi
Interpreti: Maria Cossu, Giuliana Mele, Alessandro Piergentili
Luci Marco Policastro
Musiche Autori Vari
Una produzione Spellbound , coproduzione Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza
Con il contributo del MIC
Durata 25’
Cult us (estratti da Cultus)
coreografia: Roberto Zappalà | musica: William Shakespeare, David Lang
danza e collaborazione: Filippo Domini, Anna Forzutti, Silvia Rossi, Erik Zarcone
costumi e luci: Roberto Zappalà
Co-produzione Scenario Pubblico/Compagnia Zappalà Danza, Fondazione Luzzati / Teatro della Tosse (Genova), Teatro Comunale di Modena in collaborazione con TPE Fondazione Teatro Piemonte Europa (Torino), Artisti Associati (Gorizia), Festival Armonie d’Arte (Catanzaro)
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Il 2 e il 3 marzo al Teatro Quarticciolo