Il Jamaica
Il racconto dal titolo “Il Jamaica” di Marco Buscarino, è ispirato a
un intervento a cura dell’autore apparso su Piazzetta Vergani, il
blog dei Cronisti Lombardi, in occasione dell’incontro dedicato alla
rivista Città diretta da Guido Vergani, curato dallo scrittore Andrea
Kerbaker presso la Triennale di Milano nel 2016. Buscarino, che nel
racconto a carattere autobiografico è impersonato da Fabio,
ripercorre il ricordo della grande mostra “I fotografi di Città” da lui
curata a Bergamo in collaborazione con Carlo Orsi e la Provincia di
Bergamo e dedicata all’amico Guido Vergani, a cinque anni dalla
sua scomparsa. Una grande iniziativa mai vista prima nella città
orobica, intorno al fotogiornalismo classico a carattere
internazionale, con protagonisti per lo più i fotoreporter di casa
nostra quali Ferdinando Scianna, Gianni Berengo Gardin, Fabrizio
Ferri, Mario De Biasi, Carlo Orsi, Uliano Lucas solo per citarne
alcuni. La mostra ebbe successo e molti furono i media nazionali
che ne parlarono favorevolmente, fra i più popolari vi furono il
Corriere Della Sera, La Repubblica e Il Corriere Sette.
L’esposizione “I Fotografi di Città” oltre ad Orsi ebbe la
collaborazione di Antonia Jannone, nota gallerista di Milano, e del
fotografo Andrea Micheli. Questi anch’egli presente in mostra con
alcune sue note immagini, allora assistente di Elliott Erwitt,
consentì a Buscarino di avere per l’esposizione anche una delle più
famose immagini del grande fotografo statunitense notoriamente
legato alla città di Milano. Il racconto “Il Jamaica” è anche una
descrizione visiva delle opere fotografiche presentate nella mostra e
trae il suo sviluppo iniziale da una fotografia di Ugo Mulas scattata
al bar Jamaica negli anni cinquanta. Da essa nasce il ricordo di due
noti fotografi Uliano Lucas e Carlo Orsi frequentatori del Jamaica e
amici e collaboratori di Mulas, con i quali l’autore del racconto
collaborò. Lucas realizzò infatti il catalogo della grande mostra
dedicata al primo fotogiornalista europeo e intitolata “Orio Vergani
Fotografo. Fotografie d’Africa 1934-38” curata da Marco Buscarino
e da Guido Vergani presso il museo storico di Bergamo (oggi Museo
delle Storie) diversi anni prima della mostra bergamasca “I fotografi
di Città”. All’incontro alla Triennale di Milano avrebbe dovuto
partecipare anche Carlo Orsi ma a causa di un incidente vi dovette
rinunciare. Giangiacomo Schiavi, allora vicedirettore del Corriere
Della Sera, presente come interlocutore di Giorgio Terruzzi, ebbe a
dire che la rivista “Città” rappresentò per Milano e per l’Italia quel
tipo di giornalismo che lui e i giornalisti del Corriere Della Sera
avrebbero voluto praticare, ma che non fu loro permesso per il fatto
che essi lavoravano al Corrierone e non a “Città”, come invece
potevano permettersi Vergani, Orsi, Tadini, e tutte le altre illustri
firme del tabloid milanese. Come detto molti di quei fotografi che
allora pubblicarono i loro servizi fotografici su “Città” erano stati
riuniti da Buscarino proprio a Bergamo in una esposizione senza
precedenti. E cosa ancor più significativa fu che tutti i fotografi, i
collaboratori e il curatore accettarono di lavorare senza alcun
compenso pur di dedicare all’amico Guido Vergani un loro ricordo.