Per l’ultima della stagione concertistica torna Yashima Erina Yashima per la seconda volta in questa stagione sul podio dell’ORT: solista al violoncello è Ettore Pagano. Tre le date: il 16 maggio per l’ultimo concerto stagionale al Verdi di Firenze; il 17 ai Rinnovati di Siena; il 18 al Garibaldi di Figline. Sale sul podio per la seconda volta in stagione con l’ORT (dopo le date di aprile, con Martin Owen solista) Erina Yashima, direttrice nata in Germania da genitori giapponesi, attualmente alla testa della Komische Oper di Berlino, e contesa dalle massime orchestre internazionali. Dirigerà l’Orchestra della Toscana nelle date conclusive della Stagione Concertistica 2023/24.Con lei, un solista di grande talento: Ettore Pagano. Classe 2003, diplomato nel 2021 al Conservatorio di Santa Cecilia, a Roma, allievo anche di Enrico Dindo, David Geringas e Antonio Meneses, si è fatto notare in importanti competizioni internazionali e nel 2019 ha ottenuto il primo premio al Concorso per giovani musicisti indetto dalla Filarmonica della Scala. Medesimo risultato anche al prestigioso Khachaturian Cello Competition svoltosi a Yerevan, in Armenia, nel giugno del 2022.A Pagano tocca affrontare uno dei Concerti più temibili mai scritti per il violoncello, quello di Dvořák: opera appartenente al periodo americano dell’autore, massimo compositore ceco, che allora era stato invitato a dirigere il National Conservatory di New York. Ed echi del folklore statunitense (le melodie dei nativi, i canti religiosi degli afroamericani) qua e là si fanno sentire in questo Concerto, scritto espressamente per il grande esecutore Hanus Wihan, violoncellista del Quartetto boemo e amico di Dvořák. Una composizione che, nella ciclicità di alcuni temi e tematiche, riecheggia la Sinfonia dal nuovo mondo, ambiziosa pagina che lo stesso compositore ceco produsse nei suoi anni “americani”. Completa il programma la Sinfonia n.5 op.64 di Čajkovskij. Sinfonia composta in appena tre mesi, nell’estate del 1888, trascorsa dal compositore nel piccolo villaggio di Frolovskoje. In un carteggio del periodo con la mecenate e baronessa Nadezda Von Meck, Čajkovskij scrive: “Voglio mettermi a lavorare alacremente; sento in me un impulso fortissimo di dimostrare non solo agli altri ma a me stesso che la mia capacità di comporre non è esaurita”.“Dapprincipio procedevo a stento”, continua Čajkovskij, “ma ora sembra che l’illuminazione sia scesa sul mio spirito”. E da questa illuminazione, nasce una sinfonia in mi minore incentrata sui temi del fato avverso e inesorabile, della fede, della provvidenza.Un’opera densa di pathos e significati, che fu però “bocciata” dallo stesso Čajkovskij in seguito alla prima nel novembre 1888, al Bolscioj Sal Konservatorii di San Pietroburgo, salvo poi venire rivalutata e apprezzata successivamente dall’autore stesso, nonché dai critici, i posteri, e i futuri interpreti.
giovedì 16 maggio 2024 ore 21:00 – Firenze, Teatro Verdi
venerdì 17 maggio 2024 ore 21:00 – Siena, Teatro Dei Rinnovati
sabato 18 maggio 2024 ore 21:00 – Figline, Teatro Garibaldi
Stagione Concertistica 2023/24
ERINA YASHIMA direttrice
ETTORE PAGANO violoncello
Orchestra della Toscana
Antonín Dvořák / Concerto n.2 per violoncello e orchestra
Pëtr Il’ič Čajkovskij / Sinfonia n.5 op.64
Durata 1h 50′ circa (compreso intervallo)
BIGLIETTI
Firenze Studenti €5,00 Under 30 €10,00 Ridotto €18,00* Intero €22,00*
(*) +€2,00 se acquistati in prevendita / In vendita alla Biglietteria del Teatro Verdi, nei punti vendita del circuito Box Office e Ticketone e online su Ticketone.it