La 17a edizione de La Nueva Ola-Festival del Cinema Spagnolo e Latinoamericano, diretto da Iris Martin-Peralta e Federico Sartori, è stata inaugurata il 15 maggio dal film Voy a pasármelo bien di David Serrano per la sezione spagnola, alla presenza del regista e della popolarissima attrice e modella argentina Luz Cipriota (Rifkin’s Festival; Onda su Onda) che ha co-sceneggiato il film. Ambientato a Valladolid, presenta un cast d’eccezione con protagonisti Raúl Arévalo (Dolor y gloria) e la messicana Karla Souza (Le regole del delitto perfetto; Il tuffo). Il film è composto da due fasi temporali complementari, con la storia di due compagni di scuola che simpatizzano e sfidano la famiglia e la società, e si ritrovano trenta anni dopo scoprendo di provare gli stessi sentimenti.
È il 1989, David e Layla hanno 13 anni e sono grandi fan del gruppo “Hombres G”. David vuole conquistare Layla ma i consigli maldestri di un amico fanno fallire ogni tentativo. Tuttavia, trascorrono molto tempo insieme scorrazzando per Valladolid e ballando in gruppo con i passanti in strada e con i compagni. Dopo oltre trent’anni Layla, diventata attrice di successo vincitrice di un Oscar, cerca David che gestisce una libreria e ha scritto un romanzo non di successo sulla loro storia. Ritornando a frequentarsi, anche insieme ai pochi compagni di scorribande giovanili, rivivono lo spirito di allora.
La trama è intersecata da continui flashback, rendendo preponderante la storia dei ragazzi che si sviluppa come una commedia musicale in cui i giovani protagonisti sono tutti bravissimi e versatili nel cantare, ballare e recitare.
David Serrano racconta che l’idea del film è nata dopo che Enrique López Lavigne aveva ottenuto i diritti di girare un film sugli Hombres G. Immagina così una storia molto autobiografica, con il protagonista che si chiama David e rievoca la sua vita, il primo amore, il rapporto con gli amici. Ma è stato necessario anche molto lavoro di archivio e, soprattutto, “Voy a pasármelo bien” ripropone la musica del mitico gruppo madrileno.
Le due sezioni Nueva Ola del cine español e la Nueva Ola Latinoamericana propongono dodici titoli inediti in Italia, che concorreranno al Premio del Pubblico.
Nella sezione spagnola abbiamo Samsara di Lois Patiño sulla reincarnazione buddhista tibetana che, con effetti cromatici e viraggi, visualizza la fase tra il trapasso e la rinascita di una nuova vita. Un’esperienza che va dalle montagne del Laos alle rive della Tanzania, alla ricerca del sublime. Premio della Giuria in Encounters alla Berlinale 2023.
In Bajo Terapia di Gerardo Herrero (già produttore Premio Oscar per Il segreto dei suoi occhi), tre coppie in terapia sono convocate dalla psicoanalista per un gioco di buste contenenti istruzioni su cosa devono fare. A presentare il regista e la produttrice Mariela Besuievsky.
On the Go, della regista e direttrice della fotografia María Gisèle Royo insieme all’artista Julia de Castro, interpretato da Omar Ayuso (protagonista della serie di successo Elite), al Locarno Film Fest (Cineasti del presente), ha ottenuto una Menzione Speciale. Verrà presentato il 17 maggio in occasione della Giornata Internazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia per ribadire l’impegno del Festival a rispettare, proteggere e promuovere il pieno ed eguale godimento dei diritti umani delle persone LGBTQIA+.
Il pluripremiato Te estoy amando locamente di Alejandro Marín, ambientato a Siviglia nel ’77, è incentrato sulla nascita del movimento di liberazione omosessuale andaluso.
La mesita del comedor di Caye Casas, pluripremiato a livello internazionale, è già un cult.
Nella sezione latinoamericana altri sei acclamatissimi titoli. Memorias de un cuerpo que arde, Premio del Pubblico nella sezione Panorama dell’ultima Berlinale.
Una storia al femminile è quella di La Hijas, fortunato esordio alla regia di Kattia G. Zúñiga, premiato come Miglior Film Iberoamericano al Festival di Malaga.
Vincitore del Gran Premio della Giuria World Cinema Dramatic all’ultimo Sundance Film Festival, scritto e diretto dalle cineaste messicane Astrid Rondero e Fernanda Valadez, Sujo è una storia di formazione tra il cinema di genere e il dramma sociologico.
In anteprima l’attesa opera postuma del peruviano Óscar Catacora, Yana-Wara, conclusa dallo zio Tito Catacora, che prosegue il percorso del precedente film Wiñaypacha (Óscar Catacora, 2017): un thriller impregnato di realismo magico sulle tradizioni millenarie delle comunità andine degli Aymara.
La pràctica, commedia raffinata sullo yoga, tra spiritualità e vita reale del regista Martin Rejtman, figura chiave del nuovo cinema argentino.
Puan di María Alché e Benjamín Naishtat, è ambientato nella facoltà di Lettere e Filosofia di Buenos Aires. Il film, premiato al 71° Festival di San Sebastian come Miglior sceneggiatura e Miglior attore protagonista, uscirà nelle sale italiane prima dell’estate.
Nella sezione Perlas, dedicata a titoli di elevato contenuto artistico e cinematografico, non inediti in Italia, segnaliamo Los colonos di Felipe Galvez sul genocidio degli indigeni Selk’nam perpetrato alle soglie del XX secolo e a lungo tempo oscurato dalla storia ufficiale del Cile. Premio FIPRESCI in Un certain regard del Festival di Cannes, è stato il candidato cileno agli Oscar come miglior film internazionale.
Nella sezione Clásicos, che omaggia il grande cinema del passato, troviamo il cult cubano Fresa y chocolate di Tomás Gutiérrez Alea e Juan Carlos Tabío (1994), Orso d’Oro a Berlino, film cubano più premiato della storia, un capolavoro che mette a nudo i punti deboli della Rivoluzione di Fidel; El fantasma de la libertad di Luis Buñuel (1974), satira surreale sulle convenzioni borghesi.
L’Organizzazione Italo-Latinoamericana di Roma promuove il Premio IILA-Cinema per valorizzare nuovi talenti, con la giuria presieduta da Caterina D’Amico, che quest’anno verrà assegnato a Retrato de un amanecer di Alejandra Gargiulo, Pablo Alejandro Girola, Augustín Kazah e a Neisi. La fuerza de un sueño di Daniel Yépez Brito per i documentari.
Il Festival è ideato, prodotto e organizzato da EXIT Media e riceve il sostegno dell’Ufficio culturale dell’Ambasciata di Spagna in Italia, Direzione Generale Cinema e Audiovisivo (Ministero di Cultura), Acción Cultural Española, Regione Lazio, IILA-Instituto Italo-Latinoamericano, Ufficio del turismo spagnolo, Instituto Cervantes di Roma, la Real Accademia di Spagna a Roma, e le ambasciate di Perú, Argentina, Bolivia, Costa Rica, Messico.
Tutti i film sono proiettati in versione originale sottotitolata in italiano.
www.cinemaspagna.org
Tania Turnaturi