È all’insegna del teatro della tradizione della commedia la nuova stagione 2024/2025 del Teatro Sala Umberto di Roma che conferma il consolidato rapporto fra il centro di Roma e la periferia considerando lo stretto legame fra la centralissima Sala Umberto e lo Spazio Diamante in Largo Preneste, con le sue nuove sale e la forte vocazione alla nuova drammaturgia.
“Il teatro è uno strumento di aggregazione, di liberazione se vogliamo, attraverso il pulsare delle nostre emozioni, di informazione e ricerca, analisi, immaginazione, crescita e divertimento. Gli artisti possono essere una bussola del futuro e del passato attraverso l’elaborazione dei processi dei conflitti – le parole del direttore artistico del teatro, Alessandro Longobardi – Le storie sono la base fondante dell’essere umano. I miti, i diversi linguaggi del racconto, tutto diventa il meraviglioso, insostituibile mondo che chiamiamo: teatro. Essere responsabili significa avere il senso del ruolo che si vuole occupare”.
Ricchissimo il cartellone con oltre 30 titoli distribuiti in tre filoni diversi: ampio spazio viene riservato proprio alla commedia di tradizione partenopea con grandi artisti.
In scena Lina Sastri con lo spettacolo La mia musica, Peppe Barra con Buonasera a tutti dai miei disordinati appunti, Carlo Buccirosso in scena durante le feste di natale con L’erba del vicino è sempre più verde e con Il vedovo allegro, ripresa di due spettacoli di grande successo, Biagio Izzo nella commedia L’arte della truffa, ma anche Massimiliano Gallo protagonista del delicato Amanti di Ivan Cotroneo, Francesco Di Leva per Premiata Pasticceria Bellavista, nuova commedia di Vincenzo Salemme.
Tante le produzioni del teatro, dal nuovo testo di Giampiero Rappa L’uomo dei sogni, a Uno spettacolo falso e autorizzato. A mirror di Sam Holcroft con Ninni Bruschetta, l’omaggio di Simone Colombari e Max Paiella al grande Jannacci nello spettacolo con musica dal vivo Jannacci e dintorni, Azzurro di Paola Ponti interpretato fa Antonio Catania.
In un crocevia di incroci sono numerose anche le ospitalità, dal strepitosa Paola Minaccioni in Elena La Matta con due musicisti in scena a Massimo Venturiello con Chicchignola di Ettore Petrolini, appassionante viaggio nella tradizione del teatro romano,
Inimitabili, di Edoardo Sylos Labini che racconta in tre distinte recite tre uomini protagonisti del loro tempo: Mazzini, D’Annunzio, Marinetti, Mistero buffo secondo Matthias Martelli, Romeo e Giulietta L’amore è Saltimbanco, realizzato da Stivalaccio Teatro, Mario Incudine nello spettacolo musicale sulla radio, Parlami d’amore, Il professionista. Nella mente di un sicario scritto e diretto da Tommaso Agnese, con un cast eccellente, il dramma musicale Beatrice Cenci diretto da Simone Martino, Il birrario di Preston di Camilleri diretto da Giuseppe di Pasquale.
Spazio alla drammaturgia contemporanea con il progetto Tanti Sordi, Polvere di Alberto, un progetto di Frosini / Timpano e Lorenzo Pavolini in corruzione con il Romaeuropa Festival, Francesco Alberici con Bidibibodibiboo, Tindaro Granata in Vorrei una voce, spettacolo con le canzoni di Mina o Little Boy Storia incredibile e vera della bomba atomica, scritto e diretto da Roberto Mercadini.
Numerosi gli spettacoli dedicati alla condizione della donna, tra cui lo spettacolo di Concita De Gregorio, Un’ultima cosa, Cinque invettive, sette donne e un funerale, o Stai zitta! Dal libro di Michela Murgia con Antonella Costa, Valentina Melis, Teresa Cinque.
Festeggia il 12esimo anno di attività la Stap Brancaccio Accademia di recitazione, drammaturgia e regia che nasce da un’idea del direttore artistico del Teatro Brancaccio e della Sala Umberto, Alessandro Longobardi, da sempre convinto dell’importanza della formazione dei giovani attori e diretta da Lorenzo Gioielli, attore, drammaturgo e regista romano e Rossella Marchi, organizzatrice teatrale e direttrice organizzativa della scuola. Info e dettagli su salaumberto.com
Fabiana Raponi