Martedì 9 luglio ore 21 RIAPRE IL CHIOSTRO DELL’EX CONVENTO DEI FRATI MINORI
Martedì 9 luglio ore 21
RIAPRE IL CHIOSTRO DELL’EX CONVENTO DEI FRATI MINORI
Esibizione del coro lirico di Lecce
A Veglie riapre il chiostro dell’ex Convento dei Frati Minori, struttura di grande
pregio storico-architettonico interessata da importanti lavori di restauro, che
torna fruibile in tutto il suo splendore.
Appuntamento il 9 luglio alle 21, con uno spettacolo musicale straordinario.
Si esibiranno il soprano Maria Cristina Fina, il tenore Antonio Pellegrino, il
maestro pianista Ekland Hasa diretti dalla maestra Vincenza Baglivo e
accompagnati dagli artisti del Coro Lirico di Lecce.
I lavori eseguiti all’interno della struttura, finanziati con fondi del ministero delle
Infrastrutture e Trasporti, hanno interessato il recupero delle coperture di parte
del chiostro e il rifacimento del piazzale antistante il complesso conventuale.
Sono in fase di ultimazione invece, i lavori di risanamento e rifacimento della
Cripta della Favana in seguito a infiltrazioni.
“L’ex convento e l’intero complesso sono fiore all’occhiello del patrimonio
storico-architettonico-culturale della nostra città – commenta il sindaco
Mariarosaria D Bartolomeo – e vederli tornati a nuova luce è un colpo d’occhio
unico, che dà emozione. La struttura in sé, e poi gli alberi, i fiori…quell’atmosfera
magica figlia dell’avvicendarsi del tempo e delle storie, rappresentano un’eredità
importante che va tutelata, tramandata, preservata. Ringrazio gli uffici preposti e
le maestranze per lo straordinario lavoro di squadra portato avanti”.
CONVENTO E CRIPTA – CENNI STORICI
Il convento fu edificato nel 1579. Il portale storico è datato 1651. Ospitò i frati francescani e fu
luogo d’accoglienza per i fedeli che pregavano per sconfiggere il “male della fava”, ovvero il
favismo, malattia molto diffusa all’epoca nei luoghi in cui insistevano vaste piantagioni difave.
La Cripta della Favana – che prende il nome proprio da questi accadimenti -, è invece
dedicata a S. Maria di Veglie, riconducibile al IX secolo ed è scrigno di pitture bizantine. Su
fondo rosso si intravedono, nei diversi cicli pittorici, Dio Padre affiancato dai quattro
Evangelisti; la Madonna con Gesù Bambino, S. Stefano, S. Antonio da Padova, S. Michele
Arcangelo, la Trinità, S. Francesco, S. Antonio Abate, S. Andrea, Cristo tra San Pietro e San
Paolo, Maria che allatta.