di Donatella Musso – con Gisella Bein, Roberta Cortese, Paolo Giangrasso, Francesca Porrini, Beppe Rosso, Luigi Valentini – regia Beppe Rosso – assistente alla regia Irene Zagrebelsky – scene Paolo Baroni e Marta Massano – movimenti scenici Ornella Balestra – disegno luci Davide Rigodanza – direzione tecnica Francesco Mina – direzione di produzione Cristina Rigottiproduzione
ACTI Teatri Indipendenti, Festival delle Colline Torinesi in collaborazione con Fondazione del Teatro Stabile di Torino per la rassegna Fare gli italiani_teatro.
La Compagnia ACTI Teatri Indipendenti di Torino, diretta da Beppe Rosso, ritorna ad occuparsi delle “radici” della nostra cultura, questa volta affrontando un testo contemporaneo non ancora allestito: Nord Ovest di Donatella Musso.
I sei testi che scandiscono lo spettacolo rivisitano la storia italiana tra gli anni Cinquanta e il Duemila, il periodo del cosiddetto “boom economico”, in cui si definisce la frattura tra il mondo rurale e le grandi città industriali, per chiudere poi in epilogo sui nostri giorni.
Attraverso le vicende di una famiglia contadina si racconta una terra, un paesaggio in via di trasformazione: la campagna del Nord Ovest. Un mondo che si sradica alla ricerca di un altrove ancora distante e in parte incomprensibile, non senza violenza, rancore e rivendicazioni.
Un mondo alla ricerca di una propria identità, di una lingua. Una lingua, che nella finzione teatrale, intreccia l’italiano con il piemontese, il francese e il latino delle forme liturgiche, generando una lingua altra: “panica”, che interpreta lo spaesamento dei personaggi. Un ambiente dove durezza e rigore si mescolano ad una chiusura antica.
L’autrice Donatella Musso ne coglie la parte più profonda, più segreta con il suo occhio che nasce “dall’ascolto del mondo” e ci restituisce un testo che, pur partendo da una terra, il Piemonte, assume un respiro più ampio, universale.
Tante storie individuali compongono un unico racconto collettivo, epico, venato d’ironia ma inesorabilmente tragico.
L’allestimento, ispirato alle sacre rappresentazioni dei “Misteri Medioevali”, è concepito come un percorso a stazioni. La cornice sono gli spazi, anche più segreti, dell’ex cimitero di San Pietro in Vincoli, dove il pubblico potrà incontrare i personaggi prigionieri delle proprie parole come delle architetture.
ACTI Teatri Indipendenti e Beppe Rosso
ACTI Teatri Indipendenti è una compagnia di produzione teatrale torinese riconosciuta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Il lavoro della compagnia si concentra essenzialmente sulla drammaturgia contemporanea; il linguaggio teatrale viene usato per tentare di interpretare la realtà riflettendo sulla complessità e le contraddizioni del tempo presente e per parlare al pubblico dell’inquietudine del vivere contemporaneo. Il teatro è inteso da ACTI come luogo di incontro e sollecitazione del dubbio, quasi alla stregua di “agorà” sui drammi contemporanei e civili; le tematiche affrontate sono essenzialmente di carattere sociale o legate alla memoria del territorio con l’obiettivo di coniugare l’alto profilo artistico con una drammaturgia che possa incontrare un pubblico eterogeneo. ACTI, inoltre, predilige progetti teatrali di forte impatto con il territorio, talvolta rappresentati in spazi non convenzionalmente teatrali.
Beppe Rosso, attore, regista e autore teatrale, negli anni Ottanta fonda la compagnia Granbadò Produzioni Teatrali, che nel 1992 si accorpa con Il Laboratorio Teatro Settimo. Dal 2000 dirige la compagnia ACTI Teatri Indipendenti.
Come drammaturgo scrive e allestisce con il Teatro Stabile di Torino una serie di testi che affrontano il disagio del vivere contemporaneo: Il Gioco di Romeo e Giulietta, Fantasmi d’Acciaio, la “Trilogia dell’Invisibilità”: Seppellitemi in piedi, Anime schiave e Senza.
Nel 2006 assume la direzione artistica della Residenza Multidisciplinare “I linguaggi della contemporaneità” con il supporto della Città di Rivoli e della Regione Piemonte.
I suoi ultimi lavori come regista sono tratti da testi di Jane Martin e realizzati per il Teatro Stabile di Torino: Keely and Du (2008), La Commedia dell’Amore – Jack e Jill (2009), Flags (2010).
Torna al Festival per la seconda volta dopo aver presentato nel 2005 in anteprima sotto forma di studio Senza, coprodotto dal Festival.
Donatella Musso
Psicoanalista, psicodrammatista e scrittrice, vive e lavora a Torino.
Nella sua attività letteraria, tra poesia e teatro, è autrice di diversi testi tradotti in più lingue e rappresentati in Italia e all’estero.
Tra questi, Porta Palazzo (Trilogia) e Testo Sacro (2006), Nord Ovest (saga teatrale in sei parti) (2007), tutti editi da Inchiostro Rosso, Torino. Nel 2011 è uscito Dalle azzurre patrie di strada, Teatro, Antigone Edizioni, Torino.
Il testo Storia di Doro è già stato messo in scena da Valter Malosti alla terza edizione del Festival delle Colline nel 1998. Tra le altre rappresentazioni, Romanzo tra quattro sedie ( Festival di Portovenere 2000 e 2004), Apparizioni (2005).
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