Prosegue in Vietnam “Suoni di Fratellanza”, il progetto di diplomazia culturale della Fondazione World Youth Orchestra per sostenere gli artisti locali con musica, teatro e arte e i bambini orfani di Ho Chi Minh City, con L’Artista Francesca Chialà che ha dipinto con i bambini la “Tela della Musica” con i colori della bandiera italiana e vietnamita.
Nella “Home of Mother’s Love“, l’orfanotrofio delle Missionarie della Carità di Cristo che si ispira a Madre Teresa di Calcutta, sono andati in scena 82 bambini attraverso Musica e Body Art. Grazie al sostegno italiano, da gennaio scorso i bambini hanno iniziato a studiare violino, pianoforte, chitarra, percussioni e canto corale con risultati sorprendenti.
È stata una grande Festa di musica e colori in cui i bambini hanno suonato musiche vietnamite e italiane che hanno stimolato la Performance di Body Art della Chialà, dei bambini e delle suore che insieme hanno dipinto, con i loro corpi e i colori della bandiera vietnamita e italiana, la lunga tela. All’evento ha partecipato il Console Generale d’Italia a Ho Chi Minh City, Enrico Padula, accompagnato da sua moglie e dall’addetta culturale, Cinzia Grieco. Il Console italiano è stato accolto dal direttore artistico della Fondazione WYO, il direttore d’orchestra Damiano Giuranna, dalle suore e dalla gioiosa vivacità dei bambini della “Home of Mother’s Love”.
L’obiettivo della Fondazione World Youth Orchestra è promuovere l’amicizia e la pace tra i popoli, sostenere i migliori talenti musicali del mondo con la sua Orchestra ed offrire una concreta opportunità formativa ai bambini orfani vietnamiti, grazie al sostegno della Fondazione CDP, dello Studio Legale LCA, di Temix e alla collaborazione dell’Ambasciata e del Consolato italiano in Vietnam.
Il progetto “Suoni di fratellanza” si è articolato in cinque aree di attività:
– La tournée della World Youth Orchestra, composta per l’occasione da 70 giovani musicisti provenienti da università, accademie e conservatori di tutto il mondo, che si è svolta in collaborazione con la Vietnam National Academy of Music (VNAM). I concerti hanno richiamato oltre 2000 spettatori, autorità locali e rappresentanti diplomatici di vari Paesi, numeri che testimoniano un indubbio successo e il sincero apprezzamento del pubblico.
– I laboratori teatrali “Dialoghi sonori”, guidati da Valeria Almerighi, Federico Brugnone e Carolina Leporatti, hanno permesso a 25 studenti vietnamiti dell’Hanoi Academy of Theatre and Cinema di esplorare e arricchire il dialogo interculturale tra Italia e Vietnam. L’approccio adottato ha consentito agli studenti di mettere in profonda connessione il suono e il linguaggio del corpo.
– Uno spazio importantante è stato dato ai più piccoli, grazie al progetto WYO4CHILDREN, realizzato in collaborazione con le Missionarie della Carità di Binh Duong e dedicato alla crescita sociale e culturale, attraverso la musica, di bambini vietnamiti provenienti da contesti svantaggiati. L’iniziativa ha preso il via lo scorso gennaio, con un programma di lezioni in cui 82 ragazzi di età compresa tra i 5 e 17 anni hanno appreso i primi rudimenti musicali e imparato a suonare strumenti classici come il violino, il pianoforte, le percussioni e la chitarra. I giovani allievi hanno inoltre dato vita a un “coro di comunità”, migliorando le loro capacità relazionali.
– una “Call for Projects” multidisciplinare, lanciata in collaborazione con il Vietnam National Institute of Culture and Arts Studies (VICAS) e aperta agli artisti vietnamiti senza limiti di età, ha registrato una buona partecipazione da parte della comunità artistica. I progetti vincitori, selezionati da una giuria di esperti, saranno finanziati con una borsa di studio.
– infine, una conferenza tenuta presso il dipartimento di italianistica dell’università di Hanoi dal Prof. Simone Caputo dell’università La Sapienza e dedicata al centenario pucciniano dal titolo ‘Esotismo ed Estremo Oriente nell’Opera di Giacomo Puccini”.
“La WYO va in Vietnam per portare ancora il suo messaggio musicale attraverso il suo mosaico di musicisti provenienti da tutto il mondo che suonano con passione ed amore per sottolineare tre parole fondamentali nella vita di tutti noi: amicizia, fratellanza, pace. Auguri al Vietnam, auguri all’Italia”, afferma Adolfo Vannucci, Presidente Fondazione World Youth Orchestra.
“Siamo felici di portare un altro contributo al progetto Suoni di fratellanza che chiude la sua prima annualità in un paese straordinario come il Vietnam. Siamo felici di poter lasciare esperienze fondanti nei giovani artisti, nel complesso mondo formativo artistico vietnamita, nel pubblico coinvolto e nell’animo di decine di bambine e bambini che soffrono il disagio della mancanza genitoriale. Diplomazia culturale? Cooperazione culturale? Certamente, ma anche un grande amore per una cultura e un popolo meravigliosi”, dichiara il direttore artistico e fondatore Damiano Giuranna.
“Questo straordinario e ambizioso progetto dimostra che l’Arte, in tutte le sue discipline, può e deve avere una funzione sociale concreta. La FESTA delle 7 ARTI, il movimento artistico che ho fondato – dichiara Francesca Chialà – e che riunisce Artisti Visivi, Musicisti, Cantanti, Ballerini, Attori, Architetti, Scrittori, Poeti e Atleti Sportivi di fama nazionale e mondiale per promuovere i Diritti Umani, Sociali e Ambientali, è orgoglioso della creativa partnership con la World Youth Orchestra. E sono felice di questa indimenticabile esperienza in Vietnam, alla vigilia dell’inaugurazione della mia prima scultura che richiama l’Oriente, “La DONNA VITRUVIANA”, e che sarà accolta sabato 14 settembre pomeriggio all’Arsenale nord del Comune di Venezia, durante la prestigiosa Biennale d’Arte. Un grande mosaico in Vetro di Murano e Foglie d’Oro, sintesi di Oriente e Occidente, della visione rinascimentale di Leonardo e della filosofia orientale del TAO, dell’equilibrio tra Yin e Yang, Anima e Corpo ed omaggio a Marco Polo per i 700 anni dalla sua morte.”
Gli appuntamenti conclusivi di “Suoni di fratellanza” si sono svolti all’Hanoi University, con una lettura di quattro canti della Divina Commedia a cura di Valeria Almerighi, Federico Brugnone e Carolina Leporatti, dedicata agli studenti del Dipartimento di Italianistica dell’Università. E a Ho Chi Minh City, presso la Home of Mother’s Love di Binh Duong, si è svolto l’evento finale del progetto WYO4CHILDREN, rivolto a bambini orfani, abbandonati o con situazioni familiari difficili, tra i 5 e i 17 anni, che hanno affrontato un repertorio di musiche vietnamite ed italiane. Il programma ha previsto una colorata Performance di Body Painting della performer, regista e sociologa, Francesca Chialà, che grazie al contributo dei bambini ha dipinto a ritmo di musica una lunga tela. Il programma è proseguito ad Hanoi, presso il Vicas Arts Studio, con la cerimonia finale di premiazione della “Call for projects” dedicata agli artisti vietnamiti per le categorie arti visive, musica e teatro, alla presenza dell’ambasciatore d’Italia a Hanoi S.E. Ambasciatore Della Seta. Infine, il 7 settembre, presso il Teatro dell’Hanoi Academy of Theatre and Cinema è previsto lo spettacolo che chiude l’esperienza dei laboratori teatrali “Dialoghi sonori”, alla presenza dell’ambasciata italiana, del corpo diplomatico e degli studenti e professori dell’università.
“Fondazione CDP da sempre sostiene il talento giovanile e promuove l’arte e la cultura, caratteristiche incarnate dal progetto Suoni di Fratellanza, che abbiamo deciso di sostenere e attraverso il quale abbiamo esteso il nostro impegno a livello internazionale. Siamo convinti che l’iniziativa continuerà a favorire la cooperazione tra i due Paesi, grazie al potere della diplomazia culturale, strumento fondamentale per la promozione di sviluppo inclusivo ed integrazione sociale”, dichiara Francesca Sofia, Direttrice Generale della Fondazione CDP.
“Dopo l’enorme successo registrato nella prima parte dell’anno, sono estremamente lieto che la Fondazione World Youth Orchestra sia tornata in Vietnam per gli eventi conclusivi del progetto “Suoni di Fratellanza”. Quest’iniziativa si è già dimostrata capace di creare fruttuose sinergie e instaurare legami tra le realtà istituzionali, culturali e accademiche italiane da un lato e quelle vietnamite dall’altro. Sono certo che i nuovi eventi in programma si dimostreranno altrettanto efficaci nel consolidare ulteriormente le già ottime relazioni culturali tra i nostri due Paesi”, dichiara Marco della Seta, Ambasciatore d’Italia in Vietnam.
“La musica possiede una forza unica e impareggiabile di unire le persone, ed è sempre stata nel cuore di LCA, oltre che profondamente importante per me come fondatore del Blue Note di Milano. Siamo felici di proseguire il nostro sostegno alla Fondazione World Youth Orchestra attraverso questo incredibile progetto – che segna il traguardo del suo primo anno di attività – con il nobile intento di avvicinare due Paesi lontani, promuovere le tradizioni culturali del Vietnam e alimentare la passione di molti giovani talenti”, dichiara l’avv. Giovanni Lega, managing partner di LCA Studio Legale.
Il progetto ha potuto inoltre contare sul prezioso lavoro dei project partner Vicas (Vietnamese Institute for Culture and Arts) e SKDA (Hanoi Academy of Theatre and Cinema).
Dopo 23 anni di attività, la World Youth Orchestra vanta 75 Paesi rappresentati, 300 università internazionali partner, 3.500 talenti coinvolti, 350 eventi realizzati e oltre 10 milioni di spettatori presenti ai suoi concerti in tutto il mondo. Numerosi i riconoscimenti istituzionali ottenuti, come quelli di ONU, UNICEF, Commissione europea e Presidente della Repubblica Italiana. Il progetto, ideato dal Direttore artistico e fondatore Damiano Giuranna, intende dimostrare come la musica non debba limitarsi a essere necessità culturale di un’élite, ma possa rappresentare un potente strumento di comunicazione di valori e idee, uno strumento di diplomazia culturale capace di stimolare best practices in campo artistico, sociale e politico.