Giovedì 7 novembre alle ore 20.00 il direttore finlandese è protagonista di un concerto straordinario al Costanzi. In programma musiche di Bartók e Sibelius
Concerto straordinario al Teatro dell’Opera di Roma con Esa-Pekka Salonen alla guida della Philharmonia Orchestra di Londra ( giovedì 7 novembre alle ore 20.00) con un programma all’insegna di Bartók e Sibelius.
Il direttore finlandese, al Costanzi a distanza di dieci anni, torna alla guida della della celebre orchestra londinese di cui stato direttore principale dal 2008 al 2021 come attuale direttore onorario segnando con la data romana la prima tappa della tournée in Italia. Il programma è interamente dedicato all’accostamento di due compositori pionieri della riscoperta del folklore musicale, Béla Bartók e Jean Sibelius. Il Concerto per orchestra di Bartók, che si distingue per le asimmetrie ritmiche ed è ricco di motivi ispirati alla tradizione popolare magiara, è stato tra i brani che resero noto, consacrandolo, il compositore ungherese al pubblico americano ed europeo. La seconda parte del concerto è dedicato alla Sinfonia n. 1 di Sibelius, sintesi di raffinata capacità di elaborazione tematica, fra archi e ai legni, che ha reso celebre il compositore.
Esa-Pekka Salonen è attualmente direttore musicale della San Francisco Symphony, nonché direttore emerito della Philharmonia Orchestra di Londra, della Los Angeles Philharmonic e della Swedish Radio Symphony Orchestra. Specialista di interpretazioni di musica contemporanea, il suo repertorio comprende musiche di Berlioz, Ligeti, Schönberg, Šostakovič e Stravinskij e numerose incisioni, tra cui i tre Concerti per pianoforte di Béla Bartók con la San Francisco Symphony e, con la Philharmonia Orchestra, di Bartók, il Mandarino miracoloso e la Suite di danze.
Insignito di diversi premi, nel 1993 quello dell’Accademia Chigiana, primo direttore a riceverlo, della Royal Philharmonic Society Opera, nel 1995 è stato nominato Cavaliere Onorario Comandante dell’Ordine dell’Impero Britannico (KBE) ricevuta dalla Regina Elisabetta II.
La Philharmonia Orchestra è una delle grandi orchestre del panorama mondiale attualmente diretta dal finlandese Santtu-Matias Rouvali: fondata nel 1945 dal produttore dell’etichetta discografica EMI Walter Legge come orchestra di registrazione, vanta storiche e prestigiose collaborazioni con importanti personalità come Klemperer, von Karajan, Muti presentando anche in prima mondiale composizioni di Richard Strauss, Sir Peter Maxwell Davies, Kaija Saariaho. Orchestra residente dal 1995 presso la Royal Festival Hall nel cuore di Londra, collabora con molti importanti musicisti internazionali. Si caratterizza anche per gli investimenti in tecnologie emergenti per proporre al pubblico esperienze musicali di altissima qualità.
Dopo la tappa romana, la tournée prosegue a Lucca (Teatro del Giglio) l’8 novembre e Milano (Teatro alla Scala) il 9 novembre. Il concerto di Esa-Pekka Salonen e la Philharmonia Orchestra è il primo delle sei proposte sinfoniche della Stagione 2024/25 dell’Opera di Roma prima dell’inaugurazione ufficiale del Costanzi, il prossimo 27 novembre con il Simon Boccanegra di Verdi firmato da Richard Jones e diretto da Michele Mariotti.
In programma l’8 dicembre l’Entr’acte n. 3 di Franz Schubert dal dramma Rosamunde, il ciclo dei Kindertotenlieder di Mahler e la Sinfonia n. 3 in mi bemolle maggiore op. 55 Eroica di Beethoven dirette da Michele Mariotti che torna sul podio anche sabato 22 marzo 2025 per Ein deutsches Requiem di Brahms, affiancato dal soprano Carolina López Moreno e dal baritono Derek Welton. Il 28 aprile spazio all’Orchestra Nazionale Barocca dei Conservatori che, diretta da Ignazio Maria Schifani, con La gloria di primavera di Alessandro Scarlatti in occasione dei trecento anni della morte del compositore, il 10 maggio 2025, James Conlon dirige la Sinfonia n. 5 in re minore op. 47 di Šostakovič e la Sinfonia n. 5 in do minore op. 67 di Beethoven, il 26 settembre 2025, Diego Ceretta all’Opera di Roma con il Concerto in re maggiore per violino e orchestra op. 77 di Brahms – violino solista Marc Bouchkov – e la Sinfonia n. 7 in re minore op. 70 di Dvořák.