Aspettando Re Lear di Preziosi al Duse di Bologna
Ad aprire la stagione di prosa ‘24/’25 del Teatro Duse Aspettando Re Lear di Alessandro Preziosi. Adattamento contemporaneo del celebre testo shakespeariano firmato da Tommaso Mattei e diretto dallo stesso Preziosi, lo spettacolo approfondisce soprattutto l’importante tematica, sempre attuale, del rapporto fra diverse generazioni, qui fra padri e figli. Il disegno scenico del maestro Michelangelo Pistoletto si compone di pochi elementi che giostrano su simmetrie e giochi di specchi, lasciando ampio spazio all’interpretazione degli attori. Ad affiancare Preziosi sul palco troviamo Arianna Primavera che interpreta Cordelia e il matto, Roberto Manzi nel ruolo di Kent, Valerio Ameli in quello di Edgar e soprattutto Nando Paone nei panni di Gloucester, vera sorpresa di questo cast. Il Lear di Preziosi è un uomo burbero e introspettivo tutto preso dal processo mentale che lo porta a decisioni avventate, perso nella tempesta che imperversa in un vortice sempre più teso verso la follia. Il titolo è un chiaro riferimento al capolavoro beckettiano dell’eterna attesa di qualcosa che non arriva mai, in una statica sospensione. La visione di Pistoletto contamina anche gli abiti scenici, realizzati in denim a strati di cui pian piano si spogliano i personaggi man mano che la vicenda evolve e mettono in gioco sé stessi. Preziosi sposa questa visione, manifestando nelle note di regia la volontà di riflettere sul rapporto con la natura, un voler ritornare alla nudità che permette all’uomo di ritrovare sé stesso nella sua pura essenza. Nei panni del Re si conferma un ottimo attore e un’ottimo regista con una chiara visione in itinere e decisamente in crescita, se pensiamo al suo percorso teatrale.
Aspettando Re Lear è uno spettacolo per certi versi innovativo e centrato su alcuni dei temi più discussi della contemporaneità che dimostrano ancora una volta l’attualità delle opere del Bardo, ma forse poco esaustivo dal punto di vista della narrazione.
Erika Di Bennardo