Domenica 8 dicembre ore 20.00 per un appuntamento fra musica e poesia
Musica e poesia si incontrano in un concerto dedicato a Giacomo Leopardi: appuntamento domenica 8 dicembre (ore 20.00, trasmesso in diretta su Radio3 Rai) al Teatro dell’Opera di Roma con il primo concerto della stagione 2024/2025 che vedrà tornare sul podio il direttore musicale della fondazione capitolina, Michele Mariotti, dopo l’inaugurazione con il Simon Boccanegra, accompagnato dalla presenza di Sergio Rubini, al debutto all’Opera.
Non è casuale la presenza dell’attore che leggerà frammenti tratti dallo Zibaldone, dai Canti e dalle Operette morali di Leopardi in teatro e che anticipa la messa in onda su Rai1 della miniserie evento in due puntate diretta da Rubini, intitolata Leopardi – Il poeta dell’infinito, il 7 e 8 gennaio 2025 sulla Rai.
Alle riflessioni di Leopardi si alterna la grande musica che propone l’Entr’acte n. 3 di Schubert dal dramma Rosamunde, il ciclo dei Kindertotenlieder di Mahler con la presenza del baritono solista Markus Werba, la Sinfonia n. 3 in mi bemolle maggiore op. 55 Eroica di Beethoven.
Schubert, Mahler e Beethoven saranno intervallati dalla lettura di alcuni testi del poeta, recitati dal vivo per l’occasione da Sergio Rubini, per la prima volta sul palco dell’Opera di Roma.
“Così come ho lavorato con i miei sceneggiatori alla serie televisiva, insieme al maestro Mariotti, che ha voluto questa serata di dialogo tra musica e poesia, ho scelto di raccontare un Leopardi diverso da quello tramandato da una tradizione a volte schematica – racconta Sergio Rubini – Leopardi non era un uomo fragile e triste, schiacciato dalla gobba e ingrigito dalla malinconia. Il suo pessimismo era piuttosto il riflesso di un immenso amore per la vita che lo portava a difendere la libertà, la bellezza, la dignità dell’essere umano contro il potere schiacciante del mondo e della Natura – temi di fronte ai quali il sempre giovane recanatese si rapporta con la forza e il coraggio di un titano. Nel tentativo di far emergere questi aspetti, ho voluto legare alcune riflessioni dello Zibaldone a una serie di letture poetiche tratte dai Canti – alcuni molto noti, come Il passero solitario e Le ricordanze, e altri meno conosciuti, penso a Il sogno -, nonché al racconto a braccio di una delle Operette morali, dove emerge un Leopardi sorprendentemente brillante e spietatamente comico. Il pensiero leopardiano, frutto di un’infaticabile e appassionata indagine sull’animo umano, inviso ai conformisti e incompreso dai suoi contemporanei, risuona straordinariamente attuale per noi uomini del Duemila grazie alla visionarietà di uno dei nostri massimi poeti, patrimonio della storia del nostro Paese, da considerarsi vera e propria icona pop”.
Per Michele Mariotti, la sfida è stata quella di costruire un programma musicale che potesse dialogare con la figura di Leopardi.
“Volevo costruire un programma capace di dialogare con una serie di letture e di racconti tratti dagli scritti di Leopardi – spiega Mariotti – cercando di trovare corrispondenze ed echi di certi temi poetici nella musica della sua epoca, come in Schubert e Beethoven, o in autori come Mahler, che pur lontani nel tempo sembrano condividere la sua sensibilità e la sua visione del mondo. Ad esempio Schubert, come Leopardi, viene ancora oggi spesso considerato come un compositore languido, melanconico, mentre era un uomo con una forza interiore incredibile. Mahler condivide invece con il poeta un immenso amore per la vita, che si lega al contempo a una lucida e terribile consapevolezza della tragedia insita nella stessa”.
La proposta sinfonica della Stagione 2024/25 dell’Opera di Roma prosegue poi sabato 22 marzo 2025, con Mariotti che propone Ein deutsches Requiem di Brahms, con il soprano Carolina López Moreno e il baritono Derek Welton. Il 28 aprile spazio all’Orchestra Nazionale Barocca dei Conservatori diretta da Ignazio Maria Schifani che propone La gloria di primavera di Alessandro Scarlatti in occasione dei trecento anni della morte del compositore, il 10 maggio 2025, James Conlon dirige la Sinfonia n. 5 in re minore op. 47 di Šostakovič e la Sinfonia n. 5 in do minore op. 67 di Beethoven, il 26 settembre 2025 Diego Ceretta debutta all’Opera di Roma con il Concerto in re maggiore per violino e orchestra op. 77 di Brahms – violino solista Marc Bouchkov – e la Sinfonia n. 7 in re minore op. 70 di Dvořák. Biglietti in vendita sul sito https://www.operaroma.it/ e al botteghino.