Bruno Meyssat
con Gaël Baron, Elisabeth Doll, Marion Casabianca, Frédéric Leidgens, Jean-Christophe Vermot-Gauchy, Pierre-Yves Boutrand
luci e scenografia Bruno Meyssat, Franck Besson, Pierre-Yves Boutrand, Thierry Varenne
suono David Moccelin e Patrick Portella
costumi Gisèle Madelaine
costruzione e direzione di scena Laurent Driss e Olivier Mortbontemps
assistente Josée Schuller
collaboratrice artistica Diane Scott
amministrazione e produzione Emmanuelle Moreau e Philippe Puigserver
produzione Théâtres du Shaman
coproduzione Espace Malraux Scène nationale de Chambéry et de la Savoie, Théâtre2Gennevilliers
con il sostegno di Culturesfrance e la partecipazione artistica dell’’Ensatt
Théâtres du Shaman è sostenuto da DRAC Rhône-Alpes, Région Rhône-Alpes, Ville de Lyon
testo italiano sottotitoli Julie Faure editing Gessica Franco Carlevero per il Festival delle Colline Torinesi
prima nazionale
SPETTACOLO DEL PROGETTO CARTA BIANCA
Fonderie Teatrali Limone
mercoledì 15 ore 21
durata 1h 15’ – versione originale sottotitolata
Nel dicembre 2006 sono andato a Hiroshima, mi sono recato al Museo della Pace. Ho girato in tram e a piedi. Una volta sul luogo mi sono stupito di esserci, di percorrere avanti e indietro una città costruita sopra un’altra. La città “di sopra” non si percepisce come artificiale o falsa, anzi, quella “di sopra” si impone come quella vera. Il fantasma soppianta il reale.
A Hiroshima una città ne ricopre un’altra. Ma il suolo sottostante è quello del 1945. Il tempo ha fatto scomparire un invisibile che aveva raggiunto proporzioni gigantesche.
Sono stato colpito da questo divario.
Observer è un tentativo di evocazione, di ricerca di quegli spazi che un giorno fecero parte del reale.
La convivenza di due luoghi inconciliabili richiama l’essenza del teatro, la scena è un tentativo di instaurare le condizioni per ravvisare l’invisibile.
Si tratta di costruire immagini che rappresentino l’orrore di questo evento e di affrontarlo come un Buco Nero della Storia. Esiste una continuità tra quel mondo stravolto e il nostro.
Quell’evento ha avuto luogo sulla terra, e oggi si può ritrovarlo negli stessi luoghi in cui è successo sessantasei anni fa. Bruno Meyssat
BRUNO MEYSSAT
Bruno Meyssat dirige a Lione la compagnia Théâtres du Shaman. Dal 1981 ad oggi ha realizzato più di trenta spettacoli in cui coniuga attività attoriale, aspetti visivi e sonori. La drammaturgia nasce da un’attività collettiva della compagnia.
L’ultimo lavoro, Observer del 2009, realizzato a Hiroshima e Nagasaki, narra della loro tragica distruzione avvenuta nell’agosto1945.
In passato Meyssat ha messo in scena testi di Strindberg, Beckett, Stramm e Hakim.
Accanto all’attività registica si occupa di formazione presso la scuola TNB di Rennes ed altri istituti teatrali stranieri.
Con la sua compagnia, è per la prima volta al Festival.