Spettacoli in abbonamento A
venerdì 9 e sabato 10 novembre
Arca Azzurra presenta
Alessandro Benvenuti in
Comici fatti di sangue
di Alessandro Benvenuti e Ugo Chiti
regia di Alessandro Benvenuti
Un uomo diventa un assassino a causa della presenza in famiglia di un animale di troppo, e in tre capitoli a ritroso nel tempo racconta, ricordando, come un paradiso nato dall’incontro di un uomo e una donna può trasformarsi in inferno a causa di un tenero, indifeso, cucciolo di cane.
Un padre, spinto da un insano amore e da un desiderio patologico di riscatto personale, tenta con ogni mezzo di estirpare dal cervello del figlio la natura ‘bottegaia’ della famiglia di appartenenza senza riuscirci.
Una donna in coma, prima di spegnersi elenca al marito, che dorme al suo capezzale la lista di tutte le offese che le ha fatto patire in vita e la fine banale alla quale ha costretto la sua natura che era quella di una romantica sognatrice.
Cinque monologhi intrisi di humour nero. Cinque esempi di dolorosa comicità. E d’altra parte la sola comicità che mi interessa descrivere e interpretare è, per scelta e da molto tempo, quella che nasce dal dolore, unico ingrediente necessario perché il riso sia portatore di verità masticate dal cuore.
giovedì 15 novembre
Irma Spettacoli presenta
Lella Costa in
Arie
regia di Giorgio Gallione
“…E così sono andata a rileggermi i copioni dei miei spettacoli, da “Ragazze” su su fino ad “Adlib”, per verificare se davvero in ognuno di loro ci fosse, più o meno esplicito, più o meno consapevole, qualcosa “che aveva a che fare con la musica”. E se ci tenete a saperlo sì, c’era. C’era la costante presenza della musica, non solo come semplice colonna sonora, ma proprio come voce altra, come interlocutore e comprimario e complice di palcoscenico; e c’erano anche, in ogni testo, dei brani costruiti con una scansione metrica che li rendeva molto più simili a uno spartito che a un
copione, a un assolo che a un monologo . Piccole romanze recitate. Arie…”
venerdì 16 e sabato 17 novembre
Attori e Tecnici presenta
Trappola per topi
di Agatha Christie
traduzione di Edoardo Erba
con Stefano Altieri, Annalisa Di Nola, Stefano Messina, Carlo Lizzani, Massimiliano Franciosa, Roberto Della Casa, Claudia Crisafio, Elisa Di Eusanio
regia Stefano Messina
“Quando ho letto il copione di Trappola per topi- racconta Stefano Messina -sono rimasto affascinato dalla capacità drammaturgica della scrittrice. E’ una miscela perfetta suspence, thriller e comicità e portarlo in scena è stata una sfida. Ho voluto ricreare il non detto e i giochi di sguardi, di cui è farcito il testo, per ricreare quell’atmosfera un po’ retrò e la tensione psicologica che cresce scena dopo scena. Mi sono imposto di non tradire la scrittrice e così ho scelto di non darne una lettura simbolica. Ho preferito il tradizionale al contemporaneo a tutti i costi. Credo, infatti, che per far funzionare questo perfetto congegno sia necessario lasciarsi trasportare dal clima, dal periodo in cui è stato scritto.”
venerdì 23 e sabato 24 novembre
Terry Chegia presenta
Lillo & Greg in
Sketch & Soda
uno spettacolo di Lillo & Greg
Sketch & Soda racchiude alcuni tra gli sketch più divertenti dell’ultima produzione di Lillo & Greg. Come sempre ci troviamo nel perenne loro equilibrio tra la comicità surreale ed il grottesco e cinico umorismo con cui scarnificano gli orribili vizi dell’animo umano. Lo show passa con scanzonata leggerezza dalla satira a territori surreali (loop spazio-temporali, sogno e realtà) con ritmo veloce, ma non troppo, questa volta ad accompagnarli il musicista Attilio Di Giovanni.
da venerdì 30 novembre a domenica 9 dicembre (lunedì riposo)
Produzioni Teatrali Paolo Poli Associazione Culturale presenta
Paolo Poli in
Aquiloni
due tempi di Paolo Poli
liberamente tratti da Giovanni Pascoli
e con Fabrizo Casagrande, Daniele Corsetti, Alberto Gamberini, Giovanni Siniscalco
regia di Paolo Poli
scene Emanuele Luzzati
costumi Santuzza Calì
musiche Jacqueline Perrotin
coreografie Claudia Lawrence
Aquiloni: allegoria del comporre poetico, giocattolo antico preindustriale che affettuosamente ci ricorda Giovanni Pascoli. Fino alla metà del Novecento la scuola italiana si nutrì della sua produzione. La critica letteraria a cominciare da Croce privilegiò le rime giovanili, fino a Contini che ne elogiò il plurilinguismo, a Pasolini che rilevò la dicotomia psicologica, per arrivare a Baldacci che ne curò la ricca antologia. Da Myricae e dai Poemetti lo spettacolo intende evocare la magia memoriale e la saldezza linguistica nelle figure contadine di un’Italia ancora gergale.
I floreali motivi della Bella Epoque accompagneranno gli ascoltatori nel ricordo del volgere del secolo.
Le scene sono sempre del grande Emanuele Luzzati, i costumi di Santuzza Calì, le musiche di Jacqueline Perrotin e le coreografie di Claudia Lawrence. Accanto a Paolo Poli quattro attori di vaglia e uno staff tecnico di prim’ordine.
mercoledì 12 e giovedì 13 dicembre
Teatro Stabile del Veneto in coproduzione con Accademia Perduta/Romagna Teatri presenta
Giulio Scarpati e Claudio Casadio in
Oscura immensità
di Massimo Carlotto
tratto dal romanzo L’oscura immensità della morte di Massimo Carlotto
regia di Alessandro Gassmann
Con un linguaggio incisivo, essenziale, crudo e un ritmo dell’azione serrato e coinvolgente, l’autore racconta un tragico fatto di cronaca, avvenuto nella provincia del nord-est italiano, mettendo a confronto vittima e carnefice, entrambi lacerati da rispettivi drammi personali.
Felice circostanza è stata l’individuazione e l’adesione da parte dei due attori, le cui caratteristiche così diverse si adattano perfettamente alle psicologie dei protagonisti: Giulio Scarpati, che ho sempre apprezzato nei suoi lavori teatrali e che in questa operazione potrà far uso di inconsuete corde drammatiche e Claudio Casadio, del quale ho ammirato la splendida interpretazione nel film “L’uomo che verrà”, che si servirà di un linguaggio senza filtri per conferire maggiore naturalezza, incisività e verità al personaggio creato da Massimo Carlotto.
da venerdì 11 a domenica 13 gennaio
Bananas presenta
Gioele Dix in
Nascosto dove c’è più luce – Gioiose, spudorate, rabbiose, sofferte opinioni di un comico
scritto da Gioele Dix
In “Nascosto dove c’è più luce”, Gioele Dix racconta le stravaganti avventure di un attore comico in vena di confessioni. Un diario di annotazioni e memorie, in bilico fra verità romanzate e bugie più che plausibili. Cronache esilaranti e amare, in perenne altalena fra riso e pianto, fra minuzie e massimi sistemi.
“Nascosto dove c’è più luce” è uno spettacolo in cui il flusso ininterrotto dei pensieri del protagonista si trasforma a vista nel copione di una commedia. Perché è il frastuono dell’esistenza a generare sempre le battute migliori. In scena con Gioele Dix, nel duplice ruolo di un’eterea dj e di un’impertinente angelo custode, una giovanissima attrice italiana al suo esordio.
venerdì 18 e sabato 19 gennaio
Associazione Teatrale Pistoiese e Gli Ipocriti presentano
Claudio Santamaria e Filippo Nigro in
Occidente solitario
di Martin Mcdonagh
traduzione Luca Scarlini
e con Nicole Murgia e Massimo De Santis
regia di Juan Diego Puerta Lopez
La storia è ambientata in un piccolo villaggio dell’Irlanda, ma non in quanto rappresentativo di se stesso, è piuttosto un luogo universale dove i personaggi ed i fatti raccontati sono rappresentativi di una società di disadattati in una condizione di solitudine ed indifferenza. Due fratelli in eterno conflitto, la recente morte del padre, l’impossibilità di vivere senza dispute e aggressioni, un’atmosfera quotidiana fatta di litigi e piccole vendette. Uno dei fratelli pensa solo a marcare con la sua iniziale tutto quello che c’è in casa per sottolineare al fratello le sue proprietà, a cominciare dalla sua collezione di statuine religiose fino alla stufa a legna di cui ne controlla l’uso; l’altro pensa solo a scroccare cibo partecipando ai funerali solo per i buffet o meglio ancora facendo dispetto al fratello mangiando i suoi pacchetti di patatine. Frequentatore assiduo della casa è il giovane prete locale, fragile, debole, che beve come una spugna, adesso in compagnia dei due fratelli, di cui cerca in vano di appianare la relazione avendo paura che le loro piccole liti finiscano in una strage insanguinata e irreparabile, ma i suoi consigli non saranno mai aspettati. L’unica figura femminile in mezzo a questo sfacelo è una giovane ragazza che fa il corriere del villaggio vendendo whisky a domicilio. E’ lei che, tentando di confortare il prete turbato, gioca con una miscela toccante di ingenuità e di malizia celando un interesse nascosto, ma il prete ormai riconosce il suo fallimento: non essere riuscito a portare avanti la sua missione, dare forza e speranza fra i suoi parrocchiani; travolto dalla sua depressione compierà un gesto estremo…La giusta chiave di lettura di questo testo ce l’ha indicata Samuel Beckett quando ha affermato: “Non c’è niente di più comico dell’infelicità”.
venerdì 25 e sabato 26 gennaio
Promomusic presenta
Giuseppe Ayala in
Troppe coincidenze
di Giuseppe Ayala e Roberto Andò
e con le musiche dal vivo di C-Project
Valentino Corvino – violino, elettronica
Fabrizio Puglisi – tastiere
musiche Valentino Corvino
luci Stefano Delle Piane
regia Felice Cappa
Voglio verificare se c’è ancora una possibilità per la giustizia, questa frase di Durrenmatt è il punto di partenza del nostro spettacolo. Una verifica che muove da un dato concreto, irrinunciabile: non possiamo accettare che la morte di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino resti impunita. Che la loro morte per mano assassina, diventi l’ennesimo mistero che si aggiunge alla collezione di misteri di cui si compone la storia civile italiana, da Salvatore Giuliano a oggi. Vogliamo provare a ricucire i pezzi di una trama a brandelli, per ricostruire insieme a voi una storia costellata di deviazioni e menzogne.
da giovedì 7 a sabato 9 febbraio
La Corte Ospitale presenta
Paolo Rossi in
L’amore è un cane blu
di e con Paolo Rossi
musiche composte ed eseguite dal vivo da Emanuele Dell’Aquila e I Virtuosi del Carso
In un paese dove la passione è scomparsa ovunque, nei legami sentimentali come in quelli con la propria comunità (un tempo chiamavasi politica). Dove il caos regna principesco sia nei rapporti economici che in quelli affettivi: un uomo si perde. Si perde in una notte assolutamente e terribilmente magica sulle montagne del Carso.
Una terra che non conosce anche se c‘era nato a poco più di 300 metri.
Tra grotte, fiumi sotterranei, rovi e pietre questo sarà per lui l’unico luogo dove ormai vivono ancora le fiabe degli amanti perduti e delle passioni tradite.
Questo spettacolo è un diario, un disegno, diventerà un film, per ora un concerto visionario popolare lirico e umoristico. Narra di un tragico smarrimento e di una comica rinascita.
venerdì 15 e sabato 16 febbraio
RezzaMastrella – Fondazione TPE – La Fabbrica dell’attore presentano
Antonio Rezza in
Fratto _ X
di Flavia Mastrella e Antonio Rezza
e con Ivan Bellavista
mai scritto da Antonio Rezza
habitat di Flavia Mastrella
assistente alla creazione Massimo Camilli
organizzazione generale Stefania Saltarelli
consulente tecnico Mattia Vigo
Si può parlare con qualcuno che ti dà la voce?
Si può rispondere con la stessa voce di chi fa la domanda?
Due persone discorrono sull’esistenza.
Una delle due, quando l’altra parla, ha tempo per pensare: sospetta il tranello ma
non ne ha la certezza.
L’Habitat Fratto_X è una distesa di carne calda che genera figure antropomorfe. L’uomo porta sempre con sé il colore del tempo visibilmente trionfante sulla pelle. Il cervello è l’orpello che impedisce vigorosamente l’omologazione; la x, con destrezza nel tratto, sottolinea la centralità di esseri completamente inutili.
Mentre l’ansia del presente sconvolge il passato, mentre uccelletti improbabili tracciano traiettorie azzardate, lo specchio parlante costringe a pensare chi era lì per vedere, chi era lì per sentire, chi era lì per subire la tirannia di chi si fa pagare per strappare l’arbitrio. Mai così poco libero.
venerdì 22 e sabato 23 febbraio
Lotus Production Srl presenta
Ambra Angiolini e Edoardo Leo in
Ti ricordi di me?
di Massimiliano Bruno
regia di Sergio Zecca
“Ti ricordi di me?” è una storia di un rocambolesco incontro tra una narcolettica e un cleptomane. Beatrice, maestra elementare, e Roberto, aspirante scrittore di improbabili favole, si conoscono per caso sotto il portone della loro psicologa. Entrambi sono in cura per risolvere le loro fastidiose patologie, ma ognuno ha delle prospettive diverse per il futuro. La ragazza sta per sposarsi con il suo fidanzato storico e sogna di mettere su famiglia, mentre la carriera del giovane scrittore è ancora in alto mare a causa dell’assurdità delle due strane fiabe. Tra colpi di sonno improvvisi e furtarelli nei grandi magazzini, Roberto si innamora di Beatrice e decide che quella è la donna della sua vita. Da questo momento inizia una storia d’amore fatta di scontri, malintesi, amnesie e coraggio che li porterà a trovare il giusto e quilibrio, nonostante siano due personaggi al limite della normalità, intrisi di nevrosi e fissazioni e possessori di una buffa visione del mondo.
venerdì 8 e sabato 9 marzo
Officine della Cultura in collaborazione con Regione Toscana presenta
Amanda Sandrelli in
Credoinunsolodio
evento teatrale-musicale per attrice e orchestra
drammaturgia di Stefano Massini
voce recitante Amanda Sandrelli
musiche eseguite dall’Orchestra Multietnica di Arezzo
diretta da Enrico Fink
Un esperimento fra musica e teatro vede impegnati per la prima volta sullo stesso palco i musicisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo e la passione civile di Amanda Sandrelli. E’ lei a dar lettura del testo appositamente concepito da Stefano Massini, una vera partitura per fondere la voce dell’interprete con le sonorità dell’Orchestra. Ecco nascere allora un recital in cui parola, canto e musica si alleano per svelare al pubblico una spietata quanto semplice indagine geologica nelle viscere del vulcano mediorientale.
A prendere vita sul palco sono infatti i ritratti di tre donne e un labirinto. Tre storie intrecciate, tre identità. Quasi uno zoom su tre visi anonimi in una folla di città. Eden Golan, docente di storia ebraica. Mina Wilkinson, in forza all’esercito degli Stati Uniti. E infine Shirin Akhras, ventenne studentessa palestinese. Ognuno di questi nomi è una matassa da snodare, un groviglio di motivazioni, la punta dell’iceberg. I loro monologhi, paralleli, si specchiano uno nell’altro, scoprendo abissi di differenze e barlumi di simmetria. Perché c’è sempre una geometria nel caos.
venerdì 22 e sabato 23 marzo
Sosia & Pistoia presentano una produzione Associazione Teatrale L’Uovo – L’Aquila
Giobbe Covatta in
2112 (tra cento anni!)
Ancora una volta è un numero il titolo del nuovo spettacolo di Giobbe Covatta, dopo “7” (come i sette vizi capitali) e “30” (come gli articoli della carta dei diritti dell’uomo), arriva nelle sale teatrali il “2112”!
“2112” è una data, o per la precisione un anno che servirà per datare approssimativamente quanto succederà nello spettacolo.
I personaggi che vivranno tra cento anni saranno i nostri discendenti (figli, nipoti o pronipoti che siano) ed avranno ereditato da noi il nostro patrimonio economico, sociale e culturale ma anche il mondo nello stato in cui glielo avremo lasciato.
Ma come sarà il mondo nel 2112? e nel 2312? e nel 22312?
Il grande comico napoletano se lo è chiesto: modelli matematici applicati all’ecologia creati con solide basi scientifiche ci fanno nettamente pensare che i nostri più stretti discendenti avranno seri problemi e si dovranno adattare a (soprav)vivere in un pianeta divenuto assai meno ospitale, se non cercheremo di risolvere i problemi dell’ambiente, della sovrappopolazione e dell’energia sin da oggi. Da Giobbe Covatta un nuovo spettacolo dove comicità, ironia e satira si accompagnano alla divulgazione scientifica su quelli che sono senza dubbio i grandi temi del nostro secolo: sostenibilità del Pianeta e di conseguenza delle sue popolazioni. Un’occasione di divertimento ma anche per comprendere che la fine del mondo prevista per il 2012 potrebbe essere solo stata rimandata di un centinaio d’anni!
mercoledì 27 e giovedì 28 marzo
52020 presenta
Paolo Migone in
Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere
dal best sellers di John Gray
messa in scena di Paul Dewandre
Una cosa è sicura, gli uomini e le donne vivono su due pianeti diversi. Tutti si sono già scontrati e irritati per i comportamenti incomprensibili dell’altro sesso. Le ragioni? Si pensa troppo spesso che l’altro funzioni come noi, dimenticando che è fondamentalmente diverso.
È su questo argomento che interviene “Il professor Paolo Migone” nell’adattamento teatrale divertente ed educativo del best seller di John Gray“Gli uomini vengono da Marte, le donne di Venere”.
Lo spettacolo non ha lo scopo di condividere “verità”, ma soprattutto aiutare a comprendere l’incomprensibile. “Gli uomini vengono da Marte, le donne vengono da Venere„ è il libro più conosciuto dello psicologo americano John Gray. Tradotto in quaranta lingue ha venduto oltre 50 milioni di copie, fa parte dei libri più venduti al mondo.
Spettacoli in abbonamento a scelta
mercoledì 28 novembre
Promomusic presenta
Federico Rampini in
Occidente estremo – vi racconto il nostro futuro
di Federico Rampini
e con Gianna Fratta – pianoforte, Dino De Palma – violino e violino cinese, Veronica Granatiero – canto
regia di Antonio Petris
Federico Rampini, scrittore, grande inviato in America e in Asia, reporter-nomade della globalizzazione, è anche un “affabulatore” di successo, le cui conferenze attirano da anni un folto pubblico nei teatri e nei festival quando torna per brevi puntate in Italia dalle sue esperienze in Cina, India, Stati Uniti.
Da quest’anno Rampini propone una “performance” nuova, fra teatro e giornalismo, tra visione del futuro e racconto di terre lontane. Uno spettacolo-verità costruito con musiche e immagini.
sabato 15 dicembre
Marangoni Spettacolo presenta
John Peter Sloan in
I am not a penguin
uno spettacolo di John Peter Sloan e Antonio De Luca
I am not a penguin è un tipico ‘stand-up comedy’ all’inglese: un palco con pochi elementi scenografici, un solo comico, un microfono. Mentre i precedenti spettacoli (Culture Shock, Full Moon, Instant English) prendevano di mira le differenze culturali tra Inghilterra e Italia, disegnando situazioni comiche partendo ad esempio dall’osservazione dei luoghi comuni, I am not a penguin sviluppa una visione più ampia e più complessa, in cui il racconto di un percorso biografico apre continuamente a digressioni, paradossi, esempi e dimostrazioni che divertono attraverso lo spiazzamento, l’ironia e l’adattamento di alcuni grandi canoni della comicità anglosassone al gusto di un pubblico italiano.
I am not a penguin è un viaggio lungo una vita, disseminato di riflessioni, battute, aneddoti e domande, per scoprire la Birmingham che è dentro di noi e quel pezzo d’Italia che avevamo forse dimenticato.
Lo spettacolo è in buona parte in italiano e non crea alcun problema di comprensione a chi non conosce bene l’inglese.
venerdì 1 febbraio
Il Rossetti – Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e Malguion srl presentano
Oblivion in
Oblivion show 2.0. Il sussidiario
Gli Oblivion sono Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda, Fabio Vagnarelli
regia Gioele Dix
musiche Lorenzo Scuda
testi Davide Calabrese e Lorenzo Scuda
Come raccontare l’avventura di questi cinque irresistibili artisti, cantanti e attori, cabarettisti e comici, leggeri ma serissimi…? Sette anni intensi spesi nel teatro di rivista e nei musical, poi l’esplosione su Internet: la tv “orizzontale” di Internet spinge subito il teatro ad accogliere nel modo migliore il loro show, grazie anche alla divertita ma rigorosa regia di Gioele Dix: due stagioni di tour e oltre 200 repliche nei più importanti teatri e città italiane. Il Teatro chiama poi la TV ed ecco l’invito come ospiti a Zelig. Migliaia di studenti impazziscono per le parodie culturali degli Oblivion ( I promessi sposi, appunto, ma anche Shakespeare in 6 minuti, Dante , Pinocchio….), nascono così le “lectio dementialis” sui Promesi Sposi nelle scuole italiane e un libro con dvd ( I promessi esplosi) tra il didattico e il comico.
Lo spettacolo non è semplicemente la versione “aggiornata” del precedente fortunatissimo show, ma una vera e propria evoluzione dello stile Oblivion, che riesce a mescolare Lady Gaga con J.S. Bach e Tiziano Ferro con William Shakespeare. Con la consueta eleganza e irriverenza, i cinque madrigalisti post moderni raccontano storie epiche o semplici avvenimenti quotidiani giocando continuamente con la musica. Il più delle volte massacrano canzoni e testi famosi per ricomporli in modi surreali, altre volte si cimentano con virtuosistici esercizi di stile e canzoni originali. Come in ogni sussidiario che si rispetti, in questo nuovo spettacolo troviamo tutte le materie: dal solfeggio alla storia, fino alla grande letteratura italiana dove Dante e Pinocchio cantano le loro avventure in soli sei minuti.
sabato 2 febbraio
Associazione Spazio Zero presenta
Silvia Paoli in
Livia – FacciamoCheIoEroMortaTuEriUnPrincipeMiDaviUnBacioERivivevo
testi e regia di Silvia Paoli
musiche dal vivo di Francesco Canavese
Lo spettacolo “LIVIA, facciamo che io ero morta tu eri un principe mi davi un bacio e rivivevo” potrebbe forse essere riassunto solo da questa frase, che racchiude la poesia e l’ironia di un mondo che si scopre facendosi, che nella semplice esperienza delle cose trova la sua contraddizione e la sua bellezza.
“Credo che proprio nella normalità, nel quotidiano, si nasconda il segreto, l’originalità e lo stupore che spesso dimentichiamo nel nostro affannarci ad essere originali, ad evitare la banalità.
Avevo bisogno di parlare di donne senza che la protagonista del monologo fosse una vagina o una vedova, un’aspirante suicida o una supereroina.
Livia è una persona normale, fa la maestra in un asilo, non è particolarmente bella né particolarmente brutta, ha una cultura media, è una single che aspetta il Principe Azzurro.” Silvia Paoli
venerdì 1 marzo
Teatro dell’Archivolto in collaborazione con Teatro Stabile di Genova presenta
Eugenio Allegri in
Berlinguer. I pensieri lunghi
drammaturgia e regia di Giorgio Gallione
“Vedo l’utopia. Sta all’orizzonte. Io mi avvicino due passi, lei si allontana due passi. Cammino dieci passi verso l’orizzonte, e l’orizzonte si allontana dieci passi più in là. Per molto che io cammini, mai la raggiungerò. A che serve allora l’Utopia?” “A questo serve: a camminare”.
Lo spettacolo, in forma di monologo, non vuol essere né biografico né celebrativo, ma lavora per raccontare uno spaccato di storia italiana con le sue contraddizioni e utopie, tragedie e speranze, cercando di disegnare un’epoca dove fedi ed ideologie sembravano ancora possibili. “Berlinguer/ I pensieri lunghi” è un racconto teatrale che utilizzando anche le parole e le riflessioni dei grandi intellettuali del 900 (da Gramsci a Pasolini, da Saramago ad Allende) mette a fuoco ciò che abbiamo rimosso, perduto, trasformato, negato.
sabato 2 marzo
Terry Chegia presenta
Rita Pelusio, Alessandra Faiella, Margherita Antonelli, Claudia Penoni in
Stasera non escort
regia di Marco Rampoldi
Un gruppo di attrici comiche “scende in campo” per commentare con una satira dissacrante lo stato delle donne italiane di oggi. Partendo dal presupposto che per una donna contemporanea l’unico lavoro sicuro e ben remunerato sembra essere quello della escort, le attrici posano il loro sguardo impietoso sulle disparità tra i sessi, nella sessualità, nell’immagine offerta dai media, nel mondo del lavoro. Un mondo, quello della società di oggi, talmente assurdo e paradossale da fornire un’infinità di spunti comici, sebbene di fronte alla desolazione di certi scenari il riso si faccia a volte amaro. Le attrici si alterneranno sulla scena tra monologhi e canzoni, dissertando in modo comico sulla realtà contemporanea, soffermandosi su temi cari al mondo femminile: dall’autostima all’incomunicabilità tra i sessi, dalle fiabe alla pubblicità, presentando al pubblico personaggi esilaranti quali: la signora Varagnolo (la desperate housewife di Pinerolo), l’antropologa esperta in escort, la cantante di liscio Daccela e le velone. Quattro straordinarie attrici disposte a tutto pur di demistificare a colpi di risate i luoghi comuni sul mondo delle donne.
giovedì 7 marzo
Caremoli e Ruggeri presentano
Nini Salerno e Mauro di Francesco in
Vengo a prenderti stasera
di Lorenzo Beccati e Diego Abatantuono
regia di Diego Abatantuono
“Vengo a prenderti stasera” è una commedia originale che sa dosare emozioni e risate. La trama racconta l’incontro di un comico al tramonto, e che non ha mai raggiunto il successo, con la sua Morte. Una morte davvero speciale che si occupa di portare nell’aldilà solo i comici. Tra i due personaggi c’è un’alternarsi continuo di esilaranti momenti di conflittualità e di complicità. Il comico mette a nudo le sue folli paure cercando di prendere tempo. La Morte, capace di compiere stupefacenti magie, si prodiga per convincerlo a spirare subito per portarlo nell’inferno dei comici, ma il comico si ribella. Tra i momenti esilaranti s’insinuano momenti toccanti. Infatti, la Morte racconta con orgoglio dei comici che ha conosciuto, ovviamente per motivi di “lavoro”. La Morte racconta con sentimento i particolari della dipartita di grandi artisti della comicità come Totò, Belushi, Troisi, Chiari, Stanlio e Ollio, Chaplin, De Sica e altri. Gli equivoci e i contrasti tra i due proseguono sino ad approdare a un clamoroso colpo di scena finale. Gli interpreti sono perfetti nel loro ruolo e sanno toccare con istrionica maestria sia le corde del tragico che del riso. Maurino Di Francesco è il comico fallito e Nini Salerno è l’originale Morte. La regia è affidata a un vero maestro della comicità, Diego Abatantuono, qui alla sua prima regia teatrale.
venerdì 15 marzo
BAGS Entertainment presenta
Babilonia Teatri in
Pinocchio – Il paese dei balocchi
Chi è oggi Pinocchio? Chi Lucignolo? Chi il Grillo Parlante? Il Gatto e la Volpe? La Fata? Mangiafuoco? Sono persone o simboli? Realtà o sogni? Sono continui crocevia. Strade da scegliere. Incontri da affrontare. Accidenti contro cui sbattere.
Il progetto Pinocchio intende coinvolgere in un’unica performance gli attori della Compagnia teatrale Gli Amici di Luca – tutte persone con esiti di coma che hanno intrapreso da tempo un percorso terapeutico di cui fan parte anche le attività teatrali – e Babilonia Teatri , una delle più brillanti e rivoluzionarie realtà italiane del teatro di ricerca.
Il percorso di preparazione al debutto prevede una lunga serie di incontri presso la Casa dei risvegli Luca de Nigris di Bologna che si terranno tra la fine del 2011 e la primavera del 2012.
A questi incontri seguiranno almeno tre residenze estive nel 2012 in luoghi diversi (festival, teatri) durante i quali si perfezionerà il percorso scenico e si metteranno a contatto gli attori con altre realtà teatrali e con alcuni operatori.
Il debutto è previsto a Bologna il 7 ottobre 2012, 14° edizione della Giornata nazionale dei Risvegli per la ricerca sul coma -Vale la pena sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.
Al debutto seguirà una vera e propria tournée teatrale nella stagione 2012-2013, con prima al Teatro Storchi di Modena in dicembre.
orario spettacoli:dal lunedì al sabato ore 21.00 (tutte le domeniche e sabato 8 dicembre ore 16.45)
Gli abbonamenti saranno in vendita da martedì 10 luglio fino a sabato 1 settembre solo presso il Box Office di Firenze in via delle Vecchie Carceri 1 per informazioni su orari di apertura www.boxofficetoscana.it/orari oppure 055/210804
A partire da martedì 11 settembre gli abbonamenti saranno in vendita solo presso la cassa del Teatro Puccini (orario apertura cassa: martedì, venerdì, sabato 15.30 – 19.00)
INFORMAZIONI: 055.362067 – 055.210804
Teatro Puccini
Via delle Cascine 41
50144 Firenze
Tel. 055.362067
www.teatropuccini.it – info@teatropuccini.it
www.facebook.com/teatro.puccini
twitter@TeatroPuccini