studio liberamente tratto dall’omonima commedia di Pierre-Augustin Caron de Beaumarchais
con Fabrizio Bianchi, Matteo De Blasio, Paola Galassi, Lidia Piraino, Natalia Sangiorgio, Daniele Turconi
musiche originali Gipo Gurrado e Lucio Sagone
scene e costumi Maria Chiara Vitali
assistente Letizia Bodini, Krishna Oldrini, Monia Manuello
disegno luci Monica Gorla
regia Susanna Baccari, Claudio Orlandini
produzione Laboratorio Permanente della Scuola Quelli di Grock
Come ogni anno, il Laboratorio Permanente della Scuola Quelli di Grock inaugura la stagione del Teatro Leonardo da Vinci. I sei neodiplomati, diretti da Susanna Baccari e Claudio Orlandini, incontrano quest’anno Beaumerchais, offrendo una versione positiva e scoppiettante della celebre commedia.
La struttura drammaturgica de “Il Barbiere di Siviglia” è assai semplice: il giovane conte Almaviva (soggetto e protagonista dell’azione) cerca di strappare all’oppositore Bartolo, figura paterna, la pupilla Rosina; l’impresa è condotta a termine grazie all’intervento di Figaro, l’aiutante del conte, erede di una tradizione di servi astuti e intriganti che risale alla commedia classica. La commedia è interamente ed esclusivamente determinata dalla dialettica tra le astuzie dei giovani e quelle di Bartolo, tra gli attacchi dei primi e la difesa del secondo che alla fine soccombe…
Giocando, rompendo, scherzando e spiazzando. Così, a sorpresa, siamo entrati nell’opera: con il piede sinistro, spostando continuamente la rotta, stonando la battuta ma intonando il cuore all’opera. Tra il serio e il faceto, ci siamo piazzati noi e il nostro barbiere. In bilico tra farsa e poesia, lirici quanto basta e rockettari all’occorrenza, ci siamo organizzati a puntino per non metterci mai comodi, raccontando la trama di una storia antica come il mondo, di un vecchio ingannato dalla giovinezza e dall’amore. Figaro, meglio conosciuto come il barbiere di Siviglia, è il personaggio astuto e pungente che farà da collante allo svolgersi dell’intreccio amoroso. Ma chi è chi e chi fa cosa non è rilevante nella messa in scena, tutto è a vista: il teatro succede lì in quel presente e passa dalla precarietà del copione, ancora a vista, al cambio di ruolo, dall’errore scelto all’inciampo voluto, dalla libertà dell’attore al cantautore citato. E di talento in talento, di gioco in gioco, rimbalzano i personaggi, rimbalzano gli attori, e rimbalzano, speriamo, anche gli spettatori, a guardare incantati sei giovano promesse, brave, davvero bravissime, da noi sicuramente promosse.
Susanna Baccari, Claudio Orlandini
Per informazioni:
Teatro Leonardo da Vinci
Via Ampère 1, angolo piazza Leonardo da Vinci, Milano
ingresso 10,00 / 5,00 euro
2, 3 novembre ore 20.45; 4 novembre ore 16.00
prenotazioni al numero 02 26.68.11.66 – biglietteria@teatroleonardo.it