Martedì 27 novembre alle ore 22:00TeatroC Sound presenta
BEATING QUARTET
Esercizi di stile
INGRESSO GRATUITO
Ancora un altro appuntamento jazz al Teatro C. Martedì 27 novembre, ore 22:00, il Beating Quartet di Giacomo Riggi presenta per la prima volta dal vivo il proprio repertorio scritto interamente dallo stesso Riggi, alle prese stavolta con pianoforte e sintetizzatori. Con lui sul palco: Piero Bronzi (sax alto), Gabriele Evangelista (basso) e Alessandro Moro alla batteria. Ad accompagnare il gruppo, l’attore Guido Ciavola impegnato in brevi letture estratte da Esercizi di stile del geniale scrittore Raymond Queneau.
Si tratta dunque di un vero e proprio esperimento. Il Beating Quartet, infatti, mescola sapientemente musica, letteratura e recitazione con l’obiettivo di elaborare un originale linguaggio di note e parole al servizio del ritmo e della musicalità. Jazz e prosa uniti insieme per un unico scopo.
Lo scrittore di Le Havre Raymond Queneau pubblicò i suoi primi “esercizi” nel 1947 con il fine di descrivere una semplicissima storia, un banale e insignificante evento quotidiano, modificandone continuamente lo stile e il registro linguistico, frantumando la sintassi, l’ordine delle parole e perfino i punti di vista, così da creare differenti variazioni sul tema dall’effetto comico irresistibile. Gli “esercizi” di Queneau non si allontanano poi tanto dalla musica jazz che, partendo da un tema preciso e riconoscibile, adotta differenti forme stilistiche in continua evoluzione capaci di trasfigurare il tema di partenza in qualcosa di inaspettatamente nuovo. Il Beating Quartet si avvale di Esercizi di stile, poiché unico esempio letterario in grado di rispecchiare i differenti stili musicali, le mutevoli atmosfere del jazz e della loro musica caratterizzata da improvvisi cambi di tempo e sorprendenti contaminazioni di genere.
La classica strumentazione acustica composta da piano, basso e batteria lascia spazio a interventi di synth che permettono di accostare fra loro suoni e stili diversi, creando così un effetto di “contrasto”: un ossimoro. La stessa figura retorica utilizzata da Queneau in letteratura.
Martedì 27 novembre alle ore 22:00 (INGRESSO GRATUITO), Beating Quartet sperimenta per la prima volta dal vivo personali “esercizi di stile” in un concerto dal sapore classico e moderno alla ricerca di una nuova sintassi musicale. Capitanato da Giacomo Riggi, il gruppo si annuncia come una delle più interessanti realtà della musica jazz livornese.
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Mercoledì 28 novembre dalle ore 18:00
DANZàLT SEMINARIO DI DANZA
Sono ancora aperte le iscrizioni per Danzàlt, il seminario di danza del Teatro C condotto dalla psicologa e psicoterapeuta Valentina Longhi.
Danzàlt nasce dalla pratica della psicoterapia Gestalt e della danza. È un lavoro pensato per chiunque voglia approfondire la consapevolezza di sé partendo dal proprio corpo in relazione con lo spazio, il tempo e con gli altri. Se osserviamo il corpo come forma apparente dell’anima, ci accorgiamo quanto esso cresca e viva in relazione continua con il mondo; il gesto, lo sguardo e il movimento esprimono le nostre intenzioni ancor prima che siano pensate.
La danza in questo lavoro è una metafora del personale modo di ognuno di muoversi nel mondo, un modo per entrare in contatto con il corpo vissuto, esplorandone confini, limiti e potenzialità; dove la creatività dell’arte può aprire infinite possibilità di realizzazione personale.
Valentina Longhi lavora come consulente e supervisore, per varie associazioni del privato sociale che si occupano del disagio delle persone. Laureata in psicologia presso l’Università “La Sapienza” di Roma con indirizzo Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione, ha intrapreso un percorso di ricerca eformazione in Gestalt Counselling e successivamente in Psicoterapia della Gestalt, conseguendo il diploma di specializzazione in Psicoterapia presso l’Istituto Gestalt Firenze con il quale collabora dal 2007. Dal 2001 svolge l’attività di Psicologa e di Psicoterapeuta in setting individuale e di gruppo.
Gli incontri del seminario Danzàlt si terranno tutti i mercoledì dalle 18:30 alle 20:00 al Teatro C di Livorno. Il Teatro C è in via G.M Terreni, 5 (LI).
Per iscriversi e ottenere informazioni sui costi, telefonare a:
Valentina Longhi 329 73 55 104
oppure
TeatroC
via G.M Terreni, 5 Livorno
tel. 0586 400391
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Mercoledì 28 novembre, ore 20:00
TeatroC Cultura presenta
PRESENTAZIONE AUDIO LIBRO AUTOUR DE LA LUNE
Mercoledì 28 alle ore 20:00 al Teatro C, Massimo Ruberti presenta l’audiolibro Autour de la lune (Vittoria Iguazu Editora), una riflessione e un viaggio multimediale che il musicista livornese ha elaborato partendo dal celebre romanzo di Jules Verne del 1869. Ruberti ha definito il proprio lavoro una colonna sonora immaginata per un film immaginario, a metà fra il romanzo dello scrittore francese e i fantastici quadri cinematografici di George Melies dello storico Le vojage dans la lune.
Non si tratta del solito reading. Immagini, musica e parola convergono infatti in un unico evento suggestivo che affascina e induce alla riflessione. Durante la serata, l’attrice Gloria Grazzini leggerà alcuni dei passi della storia, accompagnata da musiche elettroniche appositamente composte dallo stesso Ruberti e dalle immagini di un mediometraggio in stile retrofuturista e visionario steampunk.
Massimo Ruberti ama definirsi un “trafficante di suoni”. Non riesce a collocarsi in una precisa etichetta. Né musicista, né compositore, non un autore di canzoni. Quest’incapacità di definirsi gli permette di passare agevolmente da un ruolo all’altro, stando sempre ben attento a non prendersi mai troppo sul serio. Ruberti si dedica alla musica fin da ragazzo, suonando con diverse band di Livorno (attualmente fa parte dei Disvega e del duo elettronico Promenade), ma solo dal 2003 compone musica elettronica, tramite un vecchio computer, tastiere giocattolo e field-recording. I suoi primi lavori sono sperimentazioni acustiche/elettroniche, fortemente influenzate dalla psichedelia di Syd Barrett, il primo Franco Battiato e i più recenti Einstürzende Neubauten. Col passare degli anni, compone lavori che si legano a performances, happenings, installazioni audio/video, sonorizzazioni di film muti e a presentazioni di cataloghi multimediali. Le composizioni sono spesso lunghe suite strumentali; elettronica e acustica si accompagnano, spesso si scontrano, creando forme ibride. Il filo rosso che unisce tutti i suoi lavori è sicuramente il tema del viaggio e della fuga da questa realtà verso mondi immaginati o trasfigurati.
Da qui, l’amore per le storie di Verne e i viaggi sulla luna di Melies alla base del progetto Autour de la lune, un audiolibro rivolto a tutti che celebra l’insopprimibile desiderio di ricerca o e di scoperta dell’uomo. Mercoledì 28, ore 20:00, al Teatro C, Massimo Ruberti e Gloria Grazzini ci guidano per mano attraverso viaggi onirici, fisici e interiori in un evento di lettura, musica e video.
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Mercoledì 28 novembre, ore 22:00
TeatroC Cineforum presenta
SHINE A LIGHT
INGRESSO GRATUITO
Diretto da Martin Scorsese nel 2008, Shine a Light è il film documentario che immortala il concerto dei Rolling Stones al Beacon Theatre, di New York durante una delle loro ultime estenuanti turné protrattasi fino all’agosto del 2007.
Il celebre regista americano, già autore di resoconti cinematografici sulla vita di celebri artisti come Bob Dylan e, più recentemente, George Harrison, analizza con attenzione tappe e vicissitudini odierne e trascorse di Mick Jagger e soci fino ad accompagnarli laddove le luci si accendono e il pubblico si infiamma. Instancabili e insaziabili, i quattro Stones si muovono ancora sul palco come agili ragazzini.
Shine A Light non si limita a riprendere il concerto della rock band più famosa del mondo. È un viaggio che ripercorre la storia degli Stones attraverso le loro più celebri canzoni dalla blasonata Satisfaction alla satanica Sympathy for the Devil. E ancora Brown Sugar, She’s a rainbow e tante altre ancora sbattute in faccia al pubblico con la stessa esuberante energia di una volta. Attorno a loro, l’instancabile macchina da presa di Scorsese, abile nel cogliere sorrisi, espressioni, e anche qualche visibile segno di stanchezza, sui volti dei musicisti che hanno fatto la storia della musica rock.
INIZIO PROIEZIONE ore 22:00
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Giovedì 29 novembre, ore 10:00
TeatroC Bambini e coop. Itinera presentano
VIAGGIO IN UN TEMPO CHIAMATO LIVORNO
Di e con Marco Picello
INGRESSO 6 EURO
Allacciate le cinture, si parte per un viaggio straordinario alla volta di una città tutta da scoprire. Si intitola Viaggio in un tempo chiamato Livorno lo spettacolo di e con Marco Picello promosso dalla coop. Itinera in collaborazione con il Teatro C rivolto ai giovanissimi studenti delle scuole cittadine e in scena sul palco dello stesso teatro di via G.M Terreni n.5 giovedì 29 novembre alle ore 10:00. Protagonisti saranno gli stessi bambini coinvolti in un fantastico viaggio indietro nel tempo, dai giorni nostri alla Livorno del Porto franco e delle leggi livornine in una città multietnica, centro di scambi commerciali e culturali, abitata da numerose comunità straniere.
Uno degli aspetti più interessanti della storia di Livorno è infatti legato alle particolari origini della sua popolazione, frutto di una mescolanza di gente di ogni origine e provenienza. A partire dalla seconda metà del ‘500 la città di Livorno accolse quei “mercanti di qualsivoglia nazione, Levantini, Ponentini, Spagnoli, Portoghesi, greci, tedeschi, et Italiani, Hebrei, Turchi, Armeni, persiani…” ai quali si rivolgeva il bando di Ferdinando I de Medici nel 1591. La coop. Itinera, in collaborazione con il Teatro C di Livorno, propone un “percorso” didattico volto a raccontare questa fase rilevante della nostra storia in modo originale e divertente. Il progetto, infatti, non si limita allo spettacolo, ma prevede una serie di incontri didattici presso le scuole che parteciperanno al progetto. Le lezioni riguardano le vicende storico-urbanistiche della città tra ‘500 e ‘600, soffermandosi con aneddoti e curiosità sull’importante contributo delle comunità straniere alla costruzione dell’identità culturale della città. In questo modo i bambini potranno assistere a uno spettacolo allestito sul palco del Teatro C: un viaggio mozzafiato lungo le principali tappe storiche della nascita di Livorno.
La guida che accompagnerà per mano i ragazzi è un noto personaggio della Livorno del ‘900, Renato Barbieri detto Attao (interpretato dall’attore Marco Picello della Compagnia C). Nato nel 1903 e morto nel 1980, Attao fu uno sportivo esemplare (fece parte dell’Unione canottieri livornesi) e un infaticabile scaricatore di porto. Di lui si racconta sia stato un uomo fortissimo, dall’animo nobile ma facilmente irritabile. Per questo era importante non farlo mai arrabbiare se non si voleva finire stritolati dalle sue possenti braccia di lavoratore. Nello spettacolo, Attao scopre una macchina del tempo con la quale viaggerà assieme a tutti i suoi giovanissimi compagni. Mostrerà loro la storia di Livorno ai tempi del Porto franco e delle livornine, quando chiunque a Livorno aveva la possibilità di cominciare una nuova vita in un regime di libertà.
Lo spettacolo si rivolge alle classi IV e/o V della scuola primaria e Classe I della scuola secondaria di primo grado. Le classi che aderiranno al progetto possono scegliere una delle seguenti date dello spettacolo: giovedì 29 novembre; lunedì 14 gennaio; lunedì 4 marzo; giovedì 14 marzo ore 10; giovedì 11 aprile ore 10; lunedì 13 maggio sempre alle ore 10:00. La scehda di adesione dovrà essere inviata a mvianelli@itinera.info oppure per fax al numero 0586 219475. Per informazioni telefonare al numero 0586 894563.
Giovedì 29 novembre, alle ore 10:00 (INGRESSO 6 EURO) si parte alla scoperta di Livorno e della sua incredibile storia secolare. Uomini, donne, popoli lontani, una macchina del tempo e tanto, tanto divertimento. Tutto questo è Viaggio in un tempo chiamato Livorno, di e con Marco Picello, promosso dalla coop.Itinera e il Teatro C. Buon viaggio!
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Giovedì 29 novembre, ore 22:00
TeatroC Sound presenta
DAD HORSE EXPERIENCE XL in concerto
INGRESSO GRATUITO
Con un sacco sulla spalla, un filo di grano fra i denti e un banjo stretto in pugno, arriva dalla Germania Dad Horse Experience, one man band giramondo stavolta accompagnato dal musicista Anco Macaroni (Puta madre Brothers, Made for Chickens by robots) alla chitarra e dietro la batteria. Un concerto da non perdere giovedì 29 novembre alle ore 22:00 al Teatro C (ingresso gratuito).
Le radici di Dad Horse affondano nell’umido terreno di un cimitero abbandonato del sud della Germania. Da lì si è fatto strada da solo, lottando con la vita, dedito al punk e al rock’n’roll. Poi un giorno vede la luce, la sacra luce del banjo. Nelle orecchie sente ronzargli una canzone dal sapore gospel – è certo che a suggerirgliela sia stato Gesù Cristo in persona. Così, attingendo dai gospel degli Appalachi meridionali e dalle profondità della propria anima ferita, Dad prende il nome di The Dad Horse Experience e comincia a predicare il Verbo attraverso scarne e grezze canzoni cariche di forza poetica e di incredibili esperienze di vita acquisite dopo anni di strada strada e bettole da quattro soldi.
Potremmo definirlo un predicatore gospel per anime perdute, redentore dei peccati per mezzo del suo unico strumento d’amore: il banjo. C’è chi assicura che molti peccatori si sono ravveduti dopo aver ascoltato le sue preghiere musicali e che un’infinità di Maddalene si sono gettate ai suoi piedi per una rinascita spirituale, e diversi punkrockers hanno sconfessato i propri eccessi. Ciononostante Dad Horse rifiuta di diventare un dispotico leader del culto e mantiene la sua santissima umiltà, sostenendo di essere solo una canna vuota in cui risuona la parola divina.
Accompagnato da un banjo, chitarra, kazoo, batteria e una fotdella, un insolito organetto azionato con i piedi, Dad Horse predica la sua personale liturgia ispirandosi a uno stile esclusivamente americano: il country della Carter Family e di Roy Acuff, ma riconosce anche le influenze dei più vicini Hawkwind, Jonathan Richman e perfino Johnny Cash. Nei suoi concerti Dad Horse suona blues e gospel fuorilegge, un genere che lui stesso chiama Kellergospel, spiegando che il suo non è il gospel che si è soliti ascoltare nelle chiese piene di luce. Il Kellergospel è fatto per essere cantato nelle cantine buie e solitarie, ovvero in quei luoghi dove la luce ha un disperato bisogno di entrare e fungere da faro per chi ha perso la propria strada.
Nel gennaio del 2012, dopo aver pubblicato tre album, un Ep e svariati singoli, il predicatore giunge in Australia dove incontra il musicista Anco Macaroni con il quale forma l’attuale duo The Dad Horse Experience XL, perché in formazione allargata. Qui registra il suo live album più famoso, Live in Melbourne.
E’ l’ora del sermone. Giovedì 29 novembre alle ore 22:00, The Dad Horse Experience sale sul palco del Teatro C. Con il banjo in una mano, un bass pedal sotto i piedi e un messaggio d’amore sulla lingua, Dad Horse è pronto a portare la luce della salvezza su di ogni peccatore. Anche sul più impunito.
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Venerdì 30 novembre, a partire dalle ore 18:00 Teatro C
TeatroC Arte e Edizioni e Galleria Roberto Peccolo presentano
“DARE UNA CHANCE AL CASO”
SERATA DEDICATA AD HANS RICHTER
INGRESSO GRATUITO
Il Teatro C di Livorno dedica una serata alla vita, alle opere e al genio artistico di Hans Richter, uno dei più originali pionieri dell’arte d’avanguardia sperimentale internazionale, nato a Berlino nel 1888 e morto a Locarno nel 1976. Dare una chance al caso è il titolo della mostra lui dedicata, allestita alla Galleria Roberto Peccolo ubicata in piazza della Repubblica, 12. L’esposizione, inaugurata il 27 ottobre, si conclude proprio questo venerdì e per l’occasione il Teatro C organizza un evento all’insegna della follia artistica dadaista con proiezioni, concerti e dibattiti.
Si parte alle 18:00 con una conferenza diretta da Sandro Ricaldone, autore della conversazione immaginaria Il caso e l’anti-caso su Hans Richter e sul DADA.
Nel 1917, infatti, Hans Richter aderì al movimento artistico fondato a Zurigo dall’artista Tristan Tzara con l’intento di stravolgere e rivoluzionare i preconcetti dell’arte del passato. Fu proprio lo stesso Richter che organizzò a Berlino numerose manifestazioni dadaiste assieme ai colleghi Schwitters, Huelsenbeck e Hausmann.
La serata prosegue con la proiezione di alcuni brevi film dell’artista tedesco risalenti al periodo 1921-1961. Richter intuì fin da subito la potenza del linguaggio cinematografico. Sua la serie di opere dal titolo Teste-Dada, create utilizzando solo i colori bianco e nero e rotoli di tele verticali e orizzontali. Sono invece del 1921 i primi lavori su pellicola: film astratti come Rythme 21 o Fuga 1 e Fuga 2. Mentre il più celebre Orchestrazioni del colore è di due anni dopo. Segue nel 1927 il capolavoro Vormittagspuk. Nel 1946, Peggy Guggenheim finanzia le riprese del film sonoro Dreams that money can buy, premiato l’anno successivo alla Biennale di Venezia.
Alle ore 20:00, il Teatro C offre poi una folle cena dadaista caratterizzata da gustose pietanze sperimentali, ideate dallo chef SaryD. Seguirà poi la performance musicale Rhytm 1925 eseguita dai musicisti Eugenio Sanna (chitarra acustica), Marco Baldini (tromba), Cristina Abati (viola) e Giuliano Tremea alla voce. Il gruppo si esiberà in una serie di improvvisazioni con strumenti reali e non, musica rumorista, giocosa, di ricerca, in pieno stile dada.
Venerdì 30 novembre, a partire dalle ore 18:00, il Teatro C invita la città di Livorno a dare una chance al caso. Con questo motto Hans Richter ha intrapreso un percorso artistico fondato sulla libera sperimentazione attraverso la realizzazione di opere, sia pittoriche sia cinematografiche, capaci di mantenere un equilibrio fra caso e ordine, fra improvvisazione e scelta premeditata.
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Per informazioni e prenotazioni
TeatroC
Via G.M Terreni, 5 – Livorno
Tel. 0586 400391
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EDIZIONI e GALLERIA
ROBERTO PECCOLO
Piazza Repubblica 12
I-57123 LIVORNO (Italy)
tel/fax. 0586.88.85.09
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Ufficio Stampa TeatroC
Filippo Infante
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