In occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, presso l’Ex Asilo Filangieri_la Balena (Napoli), è andato in scena‘Malammore‘ di Ilaria Cecere che è autrice, regista, produttrice ed interprete – insieme ad Annamaria Palomba.
Lo spettacolo dà voce a due figure femminili. La prima è Donna Amalia, interpretato da Annamaria Palomba, la quale rievoca un immaginario quanto mai concreto ed attuale: la donna-boss, il capoclan malavitoso, cinica e spietata. Organizza un matrimonio riparatore tra suo figlio Tonino e Rosaria, figlia del boss rivale, interpretata da Ilaria Cecere, figura destinata a vivere confinata tra l’essere vittima e carnefice. Ma questo matrimonio strategico non può cancellare una vita passata nell’odio reciproco, nel sangue e nella morte reciproca, e Rosaria diventa la vittima della violenza del marito e della criminalità. Intraprende così una ribellione solitaria e silenziosa, affidandosi alla Madonna di Pompei, sorta di alter ego divino, giustiziera suprema e onnipotente a cui si rivolge in preghiera perché uccida l’odiato consorte. Al capezzale del marito, Rosaria finalmente è libera di confessarsi, di provare libertà, quasi in uno stato di catarsi, e sperare una vita nuova… ma questo sogno durerà poco.
Il primo nucleo drammaturgico generatore di ‘Malammore‘ è una breve pièce di 6 minuti, ‘Sorridi!‘, nella quale l’autrice sviluppa il tema dello spogliarsi anche inteso come liberarsi. Con questo spettacolo Ilaria Cecere vince una borsa di studio di durata annuale, assegnatami da Raffaella Giordano, presso Sosta Palmizi nel 2009 Sorrisi.
La drammaturgia, sensibile e raffinata, dal forte impegno sociale, dipinge una messa in scena essenziale ma caratterizzata da una serie di elementi e gesti che si tramutano in simboli emotivamente efficaci. Lo spettacolo nel suo insieme è interessante, sia per la tematica e per il modo in cui ci viene presento sulla scena uno spaccato della realtà napoletana. Il corpo di Rosaria coperto da un lenzuolo, rappresenta il corpo di vittime della violenza, silenziosa e letale, delle vittime di una realtà indescrivibile dall’esterno. Realtà indagata molto bene dall’autrice. «Il lavoro – dichiara l’autrice – nasce dalla necessità di indagare l’odio, la ferocia nella sua incarnazione femminile in un contesto di violenza radicale e organizzata, quale è l’universo camorristico. Ho scelto di indagare la malavita organizzata, dal punto di vista della donna o forse la malavita organizzata a casa mia è così evidente che mi si è imposta da sola; insomma non sono riuscita a non parlarne. Mi è sembrata l’unica cosa necessaria da fare come attrice, autrice e donna di questa terra; che poi non è solo Napoli ma l’Italia intera. Perché oggi, ormai si sa, la camorra, o meglio un sistema sovrastatale di stampo mafioso perfettamente funzionante è dappertutto».
Per quanto riguarda l’elaborazione dei due personaggi, prosegue Ilaria Cecere «è stato un processo di stratificazione molto lungo con Annamaria Palomba però è stato quasi tutto molto facile sia perché lei ha saputo incarnare da subito l’idea di donna monolitica, dura, asciutta e napoletana senza troppi eccessi caricaturali, proprio come ce l’avevo in mente, sia perché fra me e lei c’è un ottimo livello di comprensione e affiatamento in scena – lavoriamo insieme orami da anni, ci siamo conosciute infatti nel 2005 lavorando come attrici per la compagnia Teatro Di Legno. i personaggi sono nati a partire dall’osservazione delle facce delle donne che ho incontrato in questi anni nella mia provincia, Ercolano, ma anche a partire da un cappello, da un costume, dal suono di una voce… dal lavoro su piccoli gesti (prendere il caffè al mattino, fumare una sigaretta, vestirsi/ vestire il proprio ruolo, guardarsi allo specchio ecc.) eseguiti con grande precisione, e attenzione che diventano sacri, nulla è più sacro e straordinario per me del quotidiano in questo caso…».
Il 22 febbraio 2013 lo spettacolo verrà nuovamente presentato al Teatro Civico 14 di Caserta.
“Malammore” è uno spettacolo autoprodotto di Ilaria Cecere (drammaturgia, regia, scene e costumi) con Ilaria Cecere e Annamaria Palomba, supporto tecnico-artistico Alexandros Alevas, Annamaria Palomba, Sergio Feliciano.