La regia di Francesca Romana Cerri ripropone al pubblico uno dei classici di maggior spicco della Parigi del Novecento: Le Serve di Jean Genet.
E’ la storia di due serve che vogliono assassinare la propria padrona. E’ il rapporto tra realtà e immaginazione che si confondono sulla scena, così come insegnava l’autore Genet.
E’una piece intrisa nel giallo, che si apre a momenti di tensione, dramma e scoppiettante comicità in un altalena che oscilla sulle note di Wagner, Mozart, Dvorak.
La regista ha voluto mettere in risalto il carattere sociale dell’opera di Jean Genet, attualizzando e analizzando le contraddizioni della lotta di classe e le conseguenze a livello umano e psicologico del vedersi espulsi dal circolo degli eletti: solitudine emarginazione ed invidia tormentano il cuore dei servi, che anche oggi, rappresentano la maggioranza della popolazione. Quel desiderio di “assassinare” rappresenta, per tutti i servi di ieri e di oggi, un modo per eliminare l’ingiustizia collettiva, che relega troppo spesso l’uomo ad essere una “merce”. La regista focalizza l’interdipendenza del rapporto tra Servo e Padrone, un legame indissolubile e necessario affinchè entrambi possano esistere.
Uno spettacolo ricco di spunti di riflessione sull’uomo come singolo, che trova delle analogie con i temi tanto cari a Pirandello e al Novecento.
Il costo del biglietto è di 10,00 euro + 2 ,00 euro di quota associativa al teatro (annuale)
In scena al Teatro Piccolo Re di Roma (Via Trebula, 5 – zona P.zza Re)