La voce raffinatissima di Francesca Breschi incontra lo stile eclettico degli Archaea Strings, venerdì 8 luglio al Cortile di Palazzo Strozzi (ore 21 – ingresso gratuito), nell’ambito del Festival Firenze Classica – Giovani e Arrabbiati.
Concerto sospeso tra pop e contemporanea, come nel dna di questi artisti che, pur provenendo da studi classici, non disdegnano la rilettura di successi dei nostri giorni, da Jackson a Keith Jarrett, dai Beatles agli Area, da Giovanni Sollima a Philip Glass. Con qualche divagazione nel folk e nella musica antica, come la presenza di Francesca Breschi lascia ampiamente intendere.
Archaea Strings è un’intuizione: affiancare al quartetto d’archi, suono classico per eccellenza, la pulsione del contrabbasso. Sporcarne la purezza e la perfezione con uno strumento che si esprime al meglio nei club, nei locali, in quei luoghi dove l’arco è quasi bandito. Così nasce una formazione che, semplicemente, non ha repertorio. E che si trova sempre al limite di un borderline artistico. Un po’ classica, un po’ jazz… I componenti del quintetto si appropriano delle musiche che amano, le arrangiano e le riassemblano, non senza molestarle.
Insieme dal 1998, Mauro Fabbrucci e Vieri Bugli (violini), Marcello Puliti (viola), Damiano Puliti (violoncello) e Filippo Pedol (contrabbasso) hanno collaborato con Cesare Cremonini, Tosca, Jovannotti, Stefano Bollani, Hector Zazou, Riccardo Tesi, Whisky Trail, Harmonia Ensemble…
Da anni nel quartetto vocale di Giovanna Marini, Francesca Breschi è musicista di formazione classica, cantante, attrice, compositrice e didatta è da sempre legata al teatro e a mondi paralleli come la video-arte, le arti plastiche, la poesia, la canzone d’autore, la musica elettronica, la musica medievale e antica: ha collaborato, tra gli altri, con Nicola Piovani, Francesco de Gregori, Mario Brunello e Marco Paolini.
Informazioni
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