Musiche scelte da Marco Tecce
Costumi MDM
Disegno luci Burbetta – Terzoni
Tecnico luci Tiziano Terzoni
Scena-Vuota
Aiuto regia Camilla De Bartolomeo
Assistente alla regia Ludovica Sistopaoli
Organizzazione ElisaPavolini – Alessandra Limentani
Uff.stampa e Promozione: Artinconnessione _ Chiara Crupi
Regia Eleonora Danco
Patrocinio Expo Milano 2015. Progetto voluto dal direttore spazio Zero Expo 2015 Davide Rampello
Scritto su commissione di Expo Milano 2015, con al centro il tema dell’ Esposizione Universale di Milano: Nutrire il pianeta-Energia per la vita”
PRIMA NAZIONALE
“Donna numero 4” è stato pubblicato da Skirà ed Expo Milano 2015 nel volume “Storie di cibo Racconti di vita” Skirà edizioni.
Nella seconda parte sarà rappresentato il suo primo a solo che ha riscosso un grande successo di pubblico e critica: “Nessuno ci guarda”, pubblicato da Minimum fax.
“Ho lavorato su una figura femminile, che potrebbe essere anche maschile, un personaggio che passa inosservato all’esterno, con un mondo interiore deformato che palpita. Il suo rapporto con il cibo è un metronomo attraverso il quale decide di organizzare la sua vita, senza errori. Evitare aperitivi, cene, non compra niente, neanche le uova la farina, niente. Modificare il corpo per cancellare i ricordi. Le cose che mangiamo sono un’assunzione di responsabilità, per lei sono uno scopo. Riuscire ad essere metodici. Il cibo diventa anche uno scontro con l’esterno, la realtà urbanistica; nei musei, librerie, metropolitane, ovunque sappi che se vuoi puoi mangiare. Gli odori la obbligano alla memoria. I sughi, i soffritti, le scamorze alla piastra nei bar all’una e mezza. Immagini che affollano la sua testa, un bacino di attrazioni e rifiuti, drastiche decisioni. Come andare avanti se tutto intorno la riporta indietro? In scena con lei, si aggirano delle persone. A tratti la umiliano, la eccitano. Non smettono mai di muoversi. Sono l’inconscio del personaggio. Un movimento continuo ai margini del cervello. Donna numero 4 sa di essere un’adulta, dal latino:“cresco (ond’anche Adolescente) nutrire, cresciuto negli anni e nella persona, quanto basta per avere intelletto e discernimento”.
Eleonora Danco
NESSUNO CI GUARDA
I condizionamenti ricevuti nell’infanzia, nella vita adulta.
Ispirato alla pittura di Jackson Pollock.
Di “Nessuno ci guarda” è stato scritto:
“..Un vero Talento..I suoi monologhi fanno ridere e fanno male, sono crudi e struggenti, un’artista capace di raccontare con rabbia e poesia tutta l’infelicità delle nostre periferie”
Marco Lodoli – La Repubblica
“Ho visto per la prima volta uno spettacolo di Eleonora Danco e ne fui impressionato… Le sue parole sono getti di colore, getti umani, sofferti e vitali.”
Mario Martone tratto da prefazione minimumfax 09
“Lo schema strutturale della perfomance di Eleonora Danco, nella prima parte un approccio aggressivo, corrosivo, critico verso l’intero sistema sociale. Il corpo dell’attrice viene messo in gioco in modo frenetico singhiozzante a strappi. Pensava a Jackson Pollock la Danco, al suo modo di comporre, e in Nessuno ci guarda il racconto e gesto pittorico procedono di pari passo, sussultando in un ritmo apparentemente casuale o arbitrario, in realtà trovando corrispondenza l’uno con l’altro.”
Franco Cordelli – Corriere della Sera ag.09
“…il colpo al cuore lo assesta con l’infanzia, fra coltelli della Upim, la voglia di fare l’amore con il papà, la paura di sbagliare, il ballo, lo sballo…Bravissima.”
Rodolfo di Giammarco –LaRepubblica 05
“…Scatenata energia, profonda palpabile disperazione, contagiosa euforia, un raro e mai comune senso dell’umorismo”
Nico Garrone – ETInforma 04
“Un flusso di ricordi infantili… Il corpo corre, sbatte… accoglie in se tutti i motivi del teatro…Sarebbe bello vedere questo spettacolo nei musei d’arte contemporanea”
Renato Nicolini – Tuttoteatro04
“…Personaggi in bilico sulla follia quotidiana…poesia sboccata e feroce…
Una tigre da palcoscenico, non mancatela.”
Rossella Battisti – L’Unità 05
“Eleonora Danco è un fenomeno di culto, come scrittrice e interprete di testi corsari, una performer in grado di alimentare un fluxus joyciano di slang romanesco.”
Rodolfo di Giammarco – La Repubblica 06
“La Danco regala due atti davvero unici…. E se la Danco piace per i testi e la voce, impressiona per la fisicità che sa dare alla sua performance davvero irrefrenabile. Regala emozioni vere e stilettate dure. E in Nessuno ci guarda oltre il testo bellissimo, un flusso di coscienza joyciano, come un pennello oscillando sul palco, cammina, corre, salta, si rotola a terra, si contorce e persino batte la testa contro un panello…da non mancare all’OutOff”
Luca Vido – Il Giorno Milano maggio 09
“Quello che colpisce di Eleonora Danco teatrante anomala e guerriera, rabbiosa performer, è la capacità di usare la lingua come un cuneo che scava tra le macerie dell’inconscio.Che sia crudele romanesco di borgata (come in Me vojo sarvà) o l’italiano sincopato di Nessuno ci guarda, con lei non si fanno complimenti.”
Sara Chiappori – La Reppublica Milano 09
Botteghino:
dal martedi’ al venerdi’ dalle 9 alle 21.30 orario continuato
lunedi’ dalle 9 alle 18,00
sabato dalle 16 alle 21,30
domenica dalle 16 alle 19
biglietti: intero 15,00 euro, ridotto 10,00 euro
Ufficio Stampa Teatro Vascello
Cristina D’Aquanno cell 340 5319449
06 5881021 – 06 5898031
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