Oskaras Koršunovas
Scene Dainius Liškevičius
Costumi Aleksandras Pogrebnojus
Composizione musicale Antanas Jasenka
Disegno luci Eugenijus Sabaliauskas
Disegno suono Ignas Meilūnas
Scultore figura danzatrice Donatas Jankauskas
Interpreti Povilas Budrys, Airida Gintautaite
Produzione OKT – Vilnius City Theatre / Lituania
“La Tempesta” può essere interpretata in molteplici modi. La maggior parte delle volte, viene messa in scena come una favola per adulti, ed è stata anche prodotta in forma di opera. Tuttavia, io preferisco l’interpretazione di Jan Kott che vede “La Tempesta” come un dramma sociale sull’eterna e assurda lotta per il potere. Ad uno sguardo più ravvicinato, vediamo il dramma del potere e un individuo. Questo dramma è eterno. In ogni tempo si è usato deportare persone su isole deserte. Queste isole per persone “scomode” per le autorità sono state previste ovunque e l’Unione Sovietica è stata messa assieme con vaste aree di isole deserte, che sono state la patria dei più rimarchevoli artisti. Ogni isola deserta era piena di vita, poiché in queste zone di deportazione i dissidenti tentavano di proteggere la propria vita spirituale. I libri avevano un significato particolare per Prospero sull’isola deserta, così come anche nella vita sovietica i libri offrivano una possibilità di mantenere una resistenza
spirituale. Miranda è colei che più mi interessa in questo lavoro. Essa è il più delle volte vista come una ingenua principessa: nonostante sia stata creata da Prospero, essa è l’anima di Prospero. In fin dei conti, quando venivano deportati nelle isole deserte, gli artisti erano soliti elevare le loro “Mirande”.
Oskaras Korsunovas
A seguire, per il ciclo di Appuntamenti con il Teatro del Novecento Gianfranco Capitta incontra Oskaras Koršunovas La caduta dei muri e dei sipari