Il 2013 è un anno importante in cui ricorre non solo il doppio bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi e di Richard Wagner, ma anche il centenario della nascita dell’inglese Benjamin Britten.
Parte proprio da qui il ricco e colto programma messo a punto da Sir Antonio Pappano, amatissimo direttore musicale dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, per il nuovo appuntamento della Stagione sinfonica che propone proprio Verdi, Britten (due perle rare) e Beethoven (forse la più popolare sinfonia in assoluto).
L’omaggio a Verdi in apertura è una vera perla: il Quartetto per orchestra d’archi è di rara, rarissima esecuzione, un unicum nella produzione musicale del Maestro, l’unica sua incursione nella musica da camera e che lo stesso Verdi aveva sempre guardato con una certa ambiguità.
Oggi il valore ne appare innegabile contando poi il fatto che Pappano ha diretto la versione per Orchestra d’archi (qui proposta) esaltandone le proprietà intrinseche in ogni aspetto, dalla grandiosità alla piacevolezza dell’Andantino al Prestissimo (che ricalca il celebre teatro verdiano) e la complessità strutturale del finale.
Ed è stata una rarità molto gradita anche dal pubblico.
Il tributo al britannico Benjamin Britten in occasione del centenario dalla nascita, passa attraverso la raffinatezza musicale della Serenata per tenore, corno e archi op. 31 (composta nel 1943) con la presenza dell’elegante tenore britteniano doc Ian Bostridge (un vero gentleman anche nell’aspetto), e del corno di Alessio Allegrini, dell’Orchestra romana.
La Serenata fu composta da Britten come omaggio al tenore Peter Pears e al virtuoso del corno Dennis Brain: si tratta di una raffinatissima raccolta di sei brani di poeti inglesi (da Cotton a Tennyson, da Blake a Johnson fino al Sonetto di Keats) attraverso le immagini legate alla notte e ai suoi umori nel dialogo continuo fra il corno (in chiusura sul retropalco, in lontananza) e la teastralità raffinata della voce e dell’interpretazione di Bostridge.
Gran chiusura con la celeberrima Quinta di Beethoven, di certo la parte più attesa e amata dal pubblico.
È il destino che bussa alla nostra porta e la Quinta di Pappano è sempre impetuosa e veemente per liberarsi via via nella meravigliosa, squillante, tensione emotiva che si erge vittoriosa nel gran finale. Tanto brillante ed esaltante da entusiasmare sempre un pubblico sempre più avvezzo a scoprirne la bellezza e la novità assoluta anche dopo l’inconfondibile incipit.
La replica di questa sera (ore 21) è anche l’ultimo appuntamento del progetto musicale Pappano in Web che offre l’opportunità di seguire gratuitamente in live streaming il concerto (disponibile on demand fino al 27 maggio 2013) per vivere e rivivere le emozioni di una grande serata di musica (su telecomitalia.com)
Ultima replica domani sera alle ore 19.30.
L’appuntamento con il prossimo omaggio a Verdi invece è con l’attesissimo Un ballo in maschera (in forma di concerto, 8-10-12 giugno).