Si svolgerà a Napoli, Benevento e Caserta dal 28 giugno al 7 luglio, la terza edizione di Alto Fest, Festival Internazionale d‘Arti Performative e Interventi Trasversali negli spazi privati donati dalla cittadinanza.
Fil rouge dell‘edizione di quest‘anno sono le domande: “Dove sei?”, “Cosa vedi?” che accompagnano il pubblico attraverso un programma composto come un paesaggio di minuti atti poetici. Al festival prenderanno parte artisti provenienti da Spagna, Cile, Serbia, Libano, Kuwait, Polonia oltre che dall‘Italia e attivi in tutto il mondo. Le estetiche che abiteranno i luoghi del festival non mostrano, non mettono in opera una virtuosistica confezione, ma si impegnano a costruire una relazione singolare con ciascuno spettatore. Queste opere vorrebbero portare in dono al proprio pubblico un modo diverso di abitare i propri luoghi quotidiani e la città. Dischiudendo una dimensione di inattesa intimità, esse ci accompagnano a chiederci in maniera imprevista: Cosa vedo? Dove sono?
Il pubblico è invitato ad accostarsi a queste domande senza rispondere troppo rapidamente, senza scivolare subito nell‘ovvietà di una risposta oggettiva, senza precludersi la possibilità di cercare un‘altra prospettiva.
Alto Fest intende sensibilizzare il territorio alla rinascita culturale, impegnando i cittadini in prima persona. Essi aprono agli artisti e al pubblico l’intimità delle case, la quotidianità del posto di lavoro, la memoria delle cantine, diventando promotori diretti di una cultura attiva fatta negli spazi privati, (appartamenti, terrazzi, cortili, cantine, negozi, laboratori artigianali…) per DARE LUOGO a una riqualificazione umana/urbana, un processo svolto attraverso la sperimentazione di poetiche innovative, che ambiscono a coinvolgere, assieme ai luoghi, il sistema di relazioni che questi luoghi ospitano. Il Festival s’inserisce così nel tessuto urbano più intimo riuscendo a creare un incontro reale tra cittadini e artisti, presupposto indispensabile per costruire una relazione nuova fra cultura e contesto sociale.
TeatrInGestAzione, che cura la direzione artistica del festival, da diversi anni si occupa di creare pratiche artistiche innovative che coinvolgono il territorio locale e artisti internazionali, puntando sulla trasversalità degli interventi, sul rigore estetico, sulla partecipazione diretta dei cittadini ai processi culturali.
“Da tempo il nostro obiettivo è quello di superare il semplice concetto di spettacolo, a favore di interventi artistici che accorcino le distanze tra arte e pubblico, in una relazione di reciproco nutrimento. Seguendo tale tensione, gli eventi cui abbiamo dato vita negli ultimi tre anni sono stati letteralmente donati alla città, con le sole nostre ridotte forze economiche, seguendo una visione ostinata di una possibile rinascita culturale ad opera collettiva, cittadini e artisti insieme per DARE LUOGO ad uno spazio cittadino che si risvegli, scena pulsante dell’iniziativa artistica e sociale, come palcoscenico di cultura, azione, passione e riflessione.“
PROGRAMMA e PRESENZE
Sono ventisette le proposte artistiche che compongono il programma del festival.
Scelte tra le oltre 100 candidature pervenute in risposta al bando internazionale, scaduto lo scorso 25 maggio. Performer, ricercatori, praticanti dell’arte e del pensiero, singoli artisti e collettivi la cui vocazione è di inaugurare un linguaggio sempre nuovo, capace di rifondare la relazione tra pubblico e scena. Tra di essi segnaliamo la presenza di Le Loup Garou – storica band fondata da Frank Prota nel ’86 che fonde diversi affluenti della cultura musicale e artistica europea e che presenteranno il loro ultimo album Ancient Poet’s Rock’n’Roll; Progetto Brockenhaus, di matrice italo svizzera, Artisti Associati della Sosta Palmizi, con il loro Pasoliniana portano un lavoro che immerge gli spettatori in un “Pasolini vivo”, che nella sua realizzazione coinvolgerà direttamente gli abitanti di Materdei; Stalker Teatro, formazione di stanza a Torino con un’esperienza trentennale nel teatro d’innovazione, presentano un lavoro che nasce negli anni ’80 come parte di “Box-Theatre”, un più ampio progetto sperimentale che indagava, secondo la poetica tipica della compagnia, il rapporto fra arti visive e teatro; Maria Carmela Milano, artista visiva tra i fondatori dei Santasangre, che con la sua installazione You Are Here sviluppa una riflessione sul rapporto tra l’uomo e lo spazio; e ancora Aljouder e Mansour che portano la loro ricerca vocale dal Libano e dal Kuwait, tornando per la seconda volta ad ALTO FEST, così come tornano Black Spring Graphics (che quest’anno farà parte anche dell’osservatorio critico) con la restituzione della sua Fabbrica Globale di Ritratto, che verrà disseminata nei luoghi del festival, Federica Terracina, Anagrama, soltanto per citarne alcuni.
Il territorio campano ci regala presenze interessanti come la formazione napoletana di teatro canzone Lui e l’Oceanoviola, la danzatrice Chiara Orefice.
Si inaugura l’OPERAPPARTAMENTO 2013 con Serena Gatti, Claudia Fabris e Antonino Talamo, impegnati in una residenza creativa, assegnata durante la scorsa edizione del festival, dall’Osservatorio Critico presieduto da Silvia Mei. I tre saranno inoltre presenti nella programmazione con le opere con cui sono stati selezionati.
L’Osservatorio Critico, anche per questa edizione presieduto da Silvia Mei (ricercatrice del DAMS di Bologna, redattrice di Culture Teatrali), assegnerà una nuova residenza creativa di 20 giorni, per la creazione dell’OPERAPPARTAMENTO 2014, che debutterà durante la IV edizione di ALTO FEST.
Al termine di ogni serata, come già nella passata edizione, è riconfermato l’appuntamento con l’AFTERFEST, un incontro tra artisti, pubblico possessore di card, donatori di spazi e stampa. Un importante momento di condivisione che fa di ALTO FEST un’occasione di partecipazione culturale, che riesce concretamente a mettere in rete artisti e pubblico, abbattendo tempi e distanze.
I LUOGHI DEL FESTIVAL
A Napoli dal 3 al 7 luglio si confermano i luoghi donati al Centro Storico e sulla via Pedamentina San Martino, a cui si aggiunge quest’anno Materdei, grazie alla collaborazione con il comitato di quartiere. La città e i suoi abitanti mostrano così di scegliere la cultura come mezzo di riqualificazione e di riunificazione.
Tra i nuovi spazi donati segnaliamo La Stanza del Gusto, Un Sorriso Integrale, Evaluna, La chiesa di San Girolamo delle Monache, L’Ex Convento delle Teresiane, Maternatura shop, la casAtelier Cervo e tanti altri.
A Caserta dal 28 al 29 giugno, grazie alla collaborazione con il Teatro Civico 14 e la compagnia Mutamenti, il festival coinvolge il prestigioso Hotel Jolly, che sarà sede della sua tappa casertana; mentre a Benevento, il 30 giugno, in collaborazione con Magnifico Visbaal Teatro, inauguriamo una tappa interamente immersa nella natura della campagna beneventana.
I SOSTENITORI
ALTO FEST è un evento indipendente e autoprodotto da TeatrInGestAzione, a cui quest’anno si aggiunge il prezioso sostegno della Fondazione SDN per la ricerca e l’alta formazione in diagnostica nucleare, dell’antica pizzeria Gino Sorbillo, dell’azienda vitivinicola Castello Ducale, di Incas Caffè.
Il festival ha il patrocinio morale e gratuito della Regione Campania, del Comune di Napoli, della Federturismo Confindustria, della CONFAPI Napoli e della Fondazione Cannavaro Ferrara.
Il festival è realizzato con il lavoro gratuito prestato dai membri di TeatrInGestAzione, dai volontari, dalle professionalità messe in campo da amici e colleghi, dagli artisti tutti che hanno risposto alla nostra chiamata e dagli abitanti delle zone coinvolte, dai cittadini della Rete Ospitale, che danno alloggio a più di 50 artisti e collaboratori, e da tutti coloro che fin dalla sua prima edizione hanno creduto in un progetto che vuole celebrare l’indipendenza creativa e politica della cultura, in tutte le sue declinazioni.
Ufficio Stampa
Alessandra Magnacca
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