Sabato 22 giugno il Roma Festival Barocco, nella Chiesa di S.Stefano del Cacco, presenta il concerto Giovanni Pierluigi da Palestrina: Missa Quinti Toni a 6 voci, in una ricostruzione liturgica della festività della dedicazione della Basilica di San Pietro in Vaticano” con l’Ensemble Festina Lente, direttore Michele Gasbarro. La Missa Quinti Toni di Giovanni Pierluigi da Palestrina è pubblicata postuma per la prima volta nel Libro X delle Messe nell’anno 1600.
Il Libro è parte di un progetto editoriale ben più ampio, realizzato fra il 1599 e il 1601 e finalizzato alla pubblicazione delle messe inedite del compositore prenestino lasciate in eredità al figlio Igino.
Al contrario delle altre cinque pubblicazioni, che riscossero un notevole successo, il Libro X non raccolse giudizi lusinghieri da parte dei contemporanei. Anche G. Baini ricorda che il Libro X‘non debb’essere stato ricevuto dal pubblico con intera soddisfazione, perciocchè conteneva una sola messa veramente bella, una andante, e quattro di niuna entità per la stagione presente, ossia per il nuovo gusto melodico, che si andava dilatando per tutta Europa, e per la seconda nuova pratica’.
Evitando di indurre il lettore a idee fuorvianti aggiunse: “La messaQuinti toni è bellissima, d’un effetto mirabile, ricercatissima nella modulazione, e si debbe avere per una delle più solenni e sublimi messe, che uscissero dalla penna di Giovanni’.
Uno degli elementi che concorrono a render sublime e solenne la messa è il “modo” che, come rivelato da Haberl, è nel “XI trasportato” ed “è quindi da attribuirsi all’editore il titolo postovi al modo dei veneziani”.A definire la festosità è l’organico vocale ‘a sei voci’, una scelta che stabilisce sì l’azione performativa ma, più profondamente, determina l’ambito stilistico della composizione, quello riservato dall’autore ad alcune delle messe più solenni (Messa Papae Marcelli, Assunpta est Maria, Illumina oculosmeos, Tu es Petrus, ecc.).
E’ certamente un effetto di solennità quello raggiunto, come affermato da L. Bianchi, dalla “compattezza” armonica e dal “nuovo riacquistato equilibrio fonico, articolabile, oltretutto al suo interno” per la presenza delle due voci, il quintus e il sextus, poste in aggiunta all’antico organico del‘perfetto stile a quattro voci”. Concorre oltretutto in maniera sostanziale l’organizzazione dei materiali melodici di libera invenzione, che l’autore elabora nella verticalità‘armonica’, strategicamente collegata all’estetica della ‘seconda prattica’.
Le cinque sezioni che compongono l’Ordinariummissaeseguono l’orientamento consolidato nella scrittura del tardo cinquecento: la tripartizione dell’invocazione iniziale della messa –Kyrie, Christe, Kyrie – si sviluppa collegando indissolubilmente la reiterazione testuale alla ripetizione degli incisi melodici. Nel Gloria e nel Credol’estensione del testo liturgico determina una scelta inversa: le ampie sezioni omoritmiche fanno da sfondo ad una struttura articolata a ‘blocchi di voci’ dialoganti, alternate ai ripieni del ‘tutti’.
Solo la sezione del Crucifixus, al centro del Credo, riducendo l’organico alle 4 voci, sfugge a questa impostazione ed affida i materiali melodici al dialogo imitativo. Il Sanctus, fra movimenti accordali e contrappuntistici, anticipa le due invocazioni dell’Agnus Dei: un duplice affresco musicale, carico di effetti policromi, la cui forza espressiva è generata dalla profondità della parola sacramentale. Un modello compositivo che perpetua lo stile del princepsmusicaeoltre i confini del suo tempo.
La messa è presentata seguendo la scansione liturgico-musicale della festività della Dedicazione della Basilica di San Pietro. L’ordinariummissaeè alternato a mottetti dell’autore e a brani organististicicoevi.
L’esecuzione dell’Ensemble Festina Lente esalta la ‘festosità’ della messa ricorrendo ad un organico che contempla strumenti e voci. Le parti polifoniche sono affidate ad un ensemble misto, alternate fra loro e accompagnate da organo e violone.
Programma
Adintroitum:
Ercole Pasquini (1560 – 1620),Toccata, organo
Giovanni Pierluigi da Palestrina (1525 – 1594): Tu es Petrus, mottetto a 5 voci
Giovanni Pierluigi da Palestrina, dalla Missa Quinti Toni :Kyrie e Gloria
Epistola:‘
Canzon dopo l’Epistola:
Ercole Pasquini (1560 – 1620), Fuga, organo
Giovanni Pierluigi da Palestrina, dalla Missa Quinti Toni: – Credo
AdOffertorium:
Giovanni Pierluigi da Palestrina: Ricercata del VII tono, organo
Giovanni Pierluigi da Palestrina: SurgePetre, mottetto a 4 voci
Giovanni Pierluigi da Palestrina, dalla Missa Quinti Toni:Sanctus
AdElevationem:
Ercole Pasquini (1560 – 1620), Durezze e ligature, organo
Giovanni Pierluigi da Palestrina, dalla Missa Quinti Toni:Agnus Dei
Adcommunionem:
Giovanni Pierluigi da Palestrina:Tu es Pastorovium a4 voci
Adfinem:
Giovanni Pierluigi da Palestrina: Ricercata del VI tono
Quodcumquevinclisinno a 4 voci
Ensemble Festina Lente
Alessandro Carmignani, cantus
Pietro Modesti, cornetto
Maurizio Dalena, tenore
Mauro Morini, trombone
Mauro Borgioni, baritono
Marcello Vargetto, basso
Diana Fazzini, violone
Alessandro Albenga, organo
Michele Gasbarro, direzione
Curriculum
L’Ensemble Festina Lente ha al suo attivo numerosi concerti ed esecuzioni di grande rilievo con orchestre ed enti, pubblici e privati (KPMG PeatMarwik, Stet, Teatro dell’Opera di Roma, Orchestra da Camera del Gonfalone, Ambasciata di Spagna in Italia, Ambasciata di Francia presso la Santa Sede, Istituto Germanico, Biblioteca Herziana, Società Italiana di Musicologia, Conservotori di Musica).
Festina Lente ha inciso per la Nuova FonitCetra, Dynamic e Stradivarius. La produzione della messa “Ave Regina” di T. L. da Victoria, con la Dynamic, è stata premiata dalla critica nazionale ed internazionale con l’assegnazione del riconoscimento “Goldberg” dall’omonima rivista di musica antica e il conferimento dello “Choc” e dei “Cinque Diapason”, rispettivamente dalle prestigiose riviste francesi Le Monde de la Musique e Diapason, riconoscimenti che premiano il disco e lo segnalano fra le produzioni più importanti del panorama discografico internazionale.
Festina Lente è stabilmente presente nei concerti delRoma Festival Barocco.
Diplomato in pianoforte e direzione di coro, Michele Gasbarroha al suo attivo numerosi concerti in Italia ed all’estero.Già collaboratore dell’Accademia Nazionale di Danza, maestro sostituto presso il Teatro dell’Opera di Roma, è docente di direzione di coro presso i Conservatori italiani.
Nel 1992 ha fondato l’Associazione Musicale “Festina Lente” di cui è Presidente e Direttore Artistico.
Al suo attivo numerose produzioni di cui è stato ideatore e direttore musicale. Come direttore dell’Ensemble “Festina Lente” ha inciso per Nuova Fonit Cetra, Dynamic e Stradivarius.
E’ fondatore e direttore artistico del Roma Festival Barocco.
INGRESSO GRATUITO
Chiesa di S. Stefano del Cacco, Via Santo Stefano del Cacco, 26
Info:
Roma Festival Barocco –
tel.: +39 06 92958872 +39 06 3355700072
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