Testi e regia di Giovanni Micoli
con (in ordine alfabetico):
Marcello Allegrini, Mario Altemura, Fabio Baronti, Roberto Cacini, Beatrice Faldi
e la partecipazione straordinaria di Padre Sisto
Costumi Cosimo Alcarese
Direttore di Scena e Luci Fabrizio Rosazza
Organizzazione Samuele Mini
Dopo il sorprendente successo ottenuto dal 2007 al 2010, con oltre 100 repliche, realizzate dalla Compagnia delle Seggiole capitanata da Fabio Baronti con testi e regia di Giovanni Micoli, per il quinto anno consecutivo, tornano le visite spettacolo all’interno della Certosa del Galluzzo. Un viaggio attraverso lo spazio ed il tempo in uno dei monasteri più ricchi di storia che la cristianità conosca.
Ogni luogo storico ha i propri segreti: riposano nascosti nei corridoi, nelle stanze, nei meandri più inaccessibili. E il teatro è il modo migliore per liberarli dalle pietre che li custodiscono gelosamente e raccontarli al pubblico.
L’azione del silenzio riprende l’idea semplice che sta alla base del riuscito In sua movenza è fermo, la visita-spettacolo al Teatro della Pergola e Una donna innocente all’interno dell’Istituto degli Innocenti a Firenze. Sposta gli spazi del viaggio ad un luogo ben evidente nel paesaggio fiorentino, da molti conosciuto unicamente perché domina austero e silente la strada che conduce all’uscita omonima dell’Autostrada del Sole: il Monastero della Certosa del Galluzzo, l’imponente complesso voluto da Niccolò Acciaioli nel 1341 è presto divenuto un punto di riferimento della vita spirituale della città. Non sono molti quelli che hanno varcato l’ampia porta per ammirare il Palazzo Acciaioli, le Chiese, i chiostri e il capitolo, le ampie celle, gli straordinari affreschi raffiguranti il Ciclo della Passione che Pontormo dipinse a partire dal 1523, quando si rifugiò alla Certosa per fuggire la peste.
Il percorso tratteggiato dalla Compagnia delle Seggiole è emozionante e coinvolgente: il pubblico simbolicamente accompagnerà un monaco all’interno dell’edificio, nel giro che serviva a portare il pasto quotidiano ad un padre certosino nella sua cella.
Lungo il cammino si incontreranno figure uscite direttamente dagli spazi di spirituale mistero della Certosa; racconteranno la storia dell’edificio stesso, e allo stesso tempo, la scelta, le difficoltà e il premio finale di un uomo che contro tutte le tendenze del tempo (di qualsiasi tempo) decide di votarsi a Dio abbandonando suoni, rumori e vita sociale per il silenzio ed il deserto, dai quali sboccia il rigoglio dell’anima.