Opera lirica in forma di concerto di Giuseppe Verdi
per soli, coro ed ensemble strumentale dell’Accademia Musicale Enrico Caruso
Ha dominato con il volto baffuto e il capello ondulato sulle mille lire, non c’è elemento nella sua carriera che non abbia contribuito a renderlo popolare. Dopo duecento anni la sua icona risplende ancora e la sua musica illumina il pubblico di ogni generazione. È Giuseppe Verdi di cui quest’anno si festeggia il bicentenario della nascita (1813-2013). E anche il SantarosaConcaFestival lo celebra con La Traviata sabato 3 agosto alle 21.30 al Teatro all’Aperto di Conca dei Marini, in località San Pancrazio.
L’opera, diretta dal Maestro Giuseppe Schirone, viene eseguita in forma di concerto dal coro polifonico e dall’ensemble strumentale dell’Accademia Musicale Enrico Caruso. Il soprano Anna Rita Scognamiglio interpreta Violetta, Flora è interpretata dal soprano Diana Pashova, mentre le voci maschili sono del tenore Mario Todisco che interpreta Alfredo e del baritono Massimo Rizzi che interpreta Germont, la voce recitante è di Sasà Trapanese.
(Posto unico 15 euro, ridotto per ragazzi da 13 a 18 anni 12 euro, ingresso libero per i bambini fino a 12 anni. Prenotazione al 346 0784225 o 333 5964823).
Nel titolo c’è il primo indizio: traviata, cioè quel che Violetta (forse) fu. Rispetto all’aggettivo che diventa celebre titolo, la musica di Verdi narra un’altra storia, quella di una giovane e bella mantenuta che, incontrato il vero amore, vi sacrifica la vita brillante e mondana e quella di un padre (Alfredo) reso crudele dai principi borghesi che non esita a chiedere ed ottenere la rinuncia di Violetta al grande amore per salvaguardare il matrimonio d’interesse di sua figlia.
Giuseppe Verdi debuttò con questi magnifici 3 atti il 6 marzo 1863 (150 anni fa) al Teatro la Fenice di Venezia che furono considerati uno dei più solenni fiaschi della storia dell’opera, ma troppi moventi esecutivi e pregiudizi influenzarono la critica.
Per compiacere la censura veneziana, in considerazione dell’attualità e della delicatezza dell’argomento, il libretto di Francesco Maria Piave ambientava la vicenda nel XVIII secolo, limitando l’effetto prorompente creato dalla modernità degli avvenimenti (quasi un fatto di cronaca in differita). Ma la musica di Verdi ribadì il presente, assegnando alla danza mondano-borghese più peccaminosa e alla moda (il valzer) una predominanza emblematica.
Il racconto si apre nel segno di una danza collettiva (la festa); il ritmo ternario si impenna nel valzerone del brindisi e dopo aver intessuto altre scene, non arretra nemmeno davanti all’intimità ed alla segretezza commossa della malattia mortale: diventa quel passo spettrale e funereo che si insinua nella camera da letto di Violetta. La trovata teatrale è sottile e perfetta: tutti i personaggi tentano di esorcizzare la morte evocando con la danza il tempo della felicità.
La narrazione al presente di Traviata è trafitta dai continui rimandi al passato, quasi dei flashback cinematografici sotto forma di brevi citazioni che impongono l’uso grammaticale dell’imperfetto. Non meno originale è il profilo di Violetta-donna: tormentata più che traviata, uccisa dal perbenismo prima che dalla tisi, bruciata dalla propria generosità, dalla capacità di amare troppo, qualità scoperta tardi (forse) e che risulta eccentrica in una storia in cui i personaggi sembrano interessati solo all’effimero ed al “folleggiare”.
Prima opera di sentimenti credibili, non di metafore sentimentali melodrammatiche. Traviata mette in musica un dramma autentico, privo di filtri letterari o formali, infatti il realismo, secondo alcuni addirittura il pre-verismo, approda al palcoscenico operistico. La tragedia che si compie in ambienti borghesi, il salotto di casa, la villa in periferia e la stanza da letto (rispettivamente del I, II e III atto) si rinnova grazie a pagine musicali poco tradizionali.
La kermesse che rende omaggio alla Sfogliatella Santarosa, domenica 4 agosto alle 21.30, propone Mediterranea Sound, concerto di musica popolare e classica napoletana di e con Romeo Barbaro. Il SantarosaConcaFestival si conclude sabato 24 agosto, sempre alle 21.30, con il Tango Scugnizzo, ma la programmazione è ancora ricca di appuntamenti:
Sabato 10 agosto|ore 21.30
Lucì del varietà
Spettacolo di cabaret con Lucia Cassini
Sabato 17 agosto|ore 21.30
Ritmi nascosti di una voce senza tempo
Omaggio a Enrico Caruso, il più grande tenore di tutti i tempi, con i solisti e l’ensemble strumentale dell’omonima Accademia Musicale e voce recitante di Sasà Trapanese
Domenica 18 agosto|ore 21.30
Pietro Quirino e Quartetto Calace
Concerto di canzoni classiche napoletane
Sabato 24 agosto|ore 21.30
“Tango Scugnizzo”
Spettacolo di tango argentino su musiche napoletane con Diego Moreno
e la sua band, con ballerini tangheri
Gli spettacoli in programma sono rivolti ad un pubblico eterogeneo, cioè ai turisti presenti sul territorio e nell’intera costiera amalfitana e ai cittadini locali e dei paesi della zona. Tutto ciò è stato realizzato in stretto contatto e sinergia con l’amministrazione del Comune di Conca dei Marini, infatti si ringrazia il Sindaco dott. Gaetano Frate e l’Assessore agli Eventi Andrea Gambardella, con i quali si è ideato un progetto duraturo nel tempo per raggiungere importanti scopi turistici e culturali.
Tutti gli spettacoli della rassegna SantarosaConcaFestival 2013 organizzati dall’Associazione Musicale Enrico Caruso, costano: posto unico 10 euro, ridotto per i bambini al di sotto dei 12 anni 8 euro. Eccezione per La Traviata: posto unico 15 euro, ridotto per i bambini al di sotto dei 12 anni 12 euro. Parcheggio custodito convenzionato col Teatro all’Aperto a 50 metri.
Si ringrazia lo Sponsor WellCome che restituisce l’importo speso per l’acquisto del biglietto al Teatro all’Aperto in Buoni Sconto da 5 euro.
Info 346 0784225| 333 5964823
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