Il Silvano Toti Globe Theatre di Roma festeggia il decennale e apre per la prima volta in assoluto le porte al balletto classico. Un successo annunciato, un tripudio di applausi, il tutto esaurito e l’aggiunta in extremis di un’altra data hanno accompagnato la messa in scena del Romeo e Giulietta di Prokoviev con la coreografia e la regia di Massimo Moricone.
Un evento visto che il balletto, creato ben 22 anni fa per il Northern Theatre, ha debuttato per la prima volta in assoluto in Italia e con due stelle di prima grandezza, le due étoiles del Royal Ballet di Londra, Alina Cojocaru e Federico Bonelli, magnifici Giulietta e Romeo che si sono alternati con la coppia Ambeta Toromani e Alessandro Macario.
La danza al Globe? A prima vista poteva quasi sembrare rischiosa come operazione, visti gli spazi del palco e la struttura stessa del teatro, ma il nuovo allestimento di Massimo Moricone ripensato appositamente per il ligneo teatro nel cuore di Villa Borghese, è stato perfetto a colpire il cuore e l’anima degli spettatori con la straziante vicenda dei due giovani amanti veronesi.
Dopo il prologo recitato da Gigi Proietti al vie le danze con ogni angolo della struttura del Globe sfruttato a dovere, dal balcone, con l’avvento minaccioso del principe, all’entrata in scena di Giulietta, alla scena del balcone, fino alle stesse colonne, utilizzate come parte integrante della drammaturgia.
Il balletto, molto ricco e tradizionale, è ambientato nella Verona dei Seicento, con i costumi opulenti di Luca dall’Alpi che s’ispirano al teatro elisabettiano: broccati, velluti rossi, pellicce sontuose, gioielli. I costumi sono magnifici, sfolgoranti, lussuosi e filologicamente perfetti, adatti anche a delineare esteticamente l’eterna lotta fra Montecchi (in beige) e Capuleti (che indossano abiti sfacciatamente rossi e neri).
La coreografia è bellissima e i pas de deux sono incantevoli, romantico nell’innamorante, ardente nella scena del balcone, appassionato dopo le nozze, disperato nella cripta: Alina Cojocaru e Federico Bonelli sono due interpreti bellissimi, magnifici, perfetti tecnicamente.
Alina Cojocaru, al debutto in Italia (proprio come il balletto) è una straziante Giulietta che da ragazzina infantile e spensierata si trasforma in una donna pronta a morire per amore, in un’interpretazione toccante fatta con il cuore, con la sensibilità, in perfetta sintonia con la bellezza possente del giovane Federico Bonelli.
Moricone ha realizzato un balletto con coreografie molto raffinate, alternando efficacemente il dramma alla maschera dell’ironia, la morte di Mercuzio, la crudeltà del conflitto, la disobbedienza familiare, l’amore oltre la morte, fra scene di gruppo dal gusto rinascimentale ed emozionanti passi a due ricchi di sentimento.
In scena il Balletto Nazionale Slovacco, composto da un corpo di ballo giovane e talentuoso.
Un grande successo annunciato, arrivato, e fortunatamente, in Italia solo adesso, a distanza di 22 anni, andato in scena anche in replica straordinaria per la grande affluenza di pubblico.
Dal 6 all’11 agosto la programmazione del Globe continua con la ripresa di Romeo e Giulietta con la regia di Gigi Proietti, dal 13 al 25 agosto va invece in scena Il sogno di una notte di mezza estate con la regia di Riccardo Cavallo.