Colpisce al cuore lo spettacolo al museo. Un modo per far rivivere eccezionali luoghi d’arte e di storia in modo diverso dal solito. Serate speciali tutte dedicate all’arte, nei cortili dei musei fiorentini, e sotto il cielo stellato, si assiste a spettacoli teatrali, concerti, danza, letture. E non finisce qui perché il pubblico, prima di prendere posto per godersi lo spettacolo, può anche visitare gli spazi espositivi del museo. Si amplificano così le raffinate emozioni di serate tutte immerse nelle suggestioni dell’arte. E , se nel corso della serata, ci si mette a naso all’insù ci può render conto di trovarsi in un cortile a cielo aperto, dove anche le luminose stelle dell’estate sono una meraviglia.
L’originale idea di trasformare il museo in teatro nasce in Soprintendenza Speciale di Firenze nel 2003, e si decide così di mettere in scena la Mandragola nel cortile del Museo Nazionale del Bargello. Un esperimento che è destinato al successo. Si trasforma questo meraviglioso palazzo, testimone di appassionate vicende e di intrighi, uno dei più antichi edifici pubblici di Firenze, culla della civiltà comunale, in un vivo e straordinario palcoscenico. L’iniziativa si rinnova e si corrobora grazie all’impegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Soprintendenza Speciale P.S.A.E. e per il Polo Museale della città di Firenze, Museo Nazionale del Bargello, Firenze Estate 2011 e Firenze Musei, in collaborazione con Associazione Amici del Bargello e con il contributo di Banca CR Firenze ed Ente Cassa di Risparmio di Firenze, ed ETI/Teatro della Pergola. Ed “Estate al Bargello” sbarca anche quest’anno nel fastoso cortile e propone esperienze artistiche di altissimo livello: la stagione si contraddistingue per una variegata offerta multidisciplinare, fedele allo spirito ispiratore dell’origine: alla ricerca di un legame tematico-artistico tra la materialità del Museo e gli eventi ospitati. Oltre 50 gli appuntamenti in programma, del raffinato e intenso cartellone, iniziato il 24 maggio e previsto fino al 3 settembre. Tra i protagonisti la Compagnia Sandro Lombardi, Compagnia Verdastro Della Monica, Florence Dance Festival, A.Co.Mus International, Orchestra da Camera Fiorentina e Scuola Nazionale Comici Massimo Troisi in collaborazione con Pupi e Fresedde -Teatro di Rifredi. E, fino al 18 settembre, fa da cornice d’eccezione la mostra allestita al Bargello “L’acqua la pietra il fuoco” – Bartolomeo Ammannati scultore. La prima monografica dedicata all’artista, nel V centenario della sua nascita. Nello spazioso cortile fanno mostra di sé le sei imponenti statue di divinità della fontana marmorea realizzata dallo scultore su commissione di Cosimo I. La spettacolare ricostruzione, che resterà in allestimento permanente, era in origine pensata per il Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio, ma poi, invece, per secoli ha abbellito i giardini granducali di Pratolino e di Boboli. In esposizione altre dieci opere , fra cui l’Ercole e Anteo, Leda e il Cigno, Monumento Nari, il Genio Mediceo, il Marte gradivo, la Venere del Prado, oltre a bronzi marmi, disegni, progetti provenienti da musei italiani e stranieri.
E cartellone d’eccezione anche alla splendida Villa Corsini di Castello. Uno dei gioielli del barocco fiorentino, capolavoro di Giovan Battista Foggini, che, grazie al restauro a cura dalla Soprintendenza Speciale per il Polo Museale di Firenze, e con il finanziamento dell’ Ente Cassa di Risparmio di Firenze, è tornato all’antico splendore. Riaperta al pubblico dal 23 gennaio scorso, grazie alla nuova illuminazione, dal 17 giugno può ospitare il pubblico anche in orario serale. Dal 25 giugno, infatti, il bel cortile della villa diventa palcoscenico, attivo fino al 18 settembre, con un ricco programma di concerti e una commedia. Orchestra da camera fiorentina, concerto per pianoforte e archi, musiche di G. Paisiello, W.A. Mozart, Quintetto dell’ORT (Orchestra regionale toscana), ma anche concerto di cori accompagnati da pianoforte, per citarne solo alcune. Quattro serate, poi, sono state tutte dedicate alla commedia brillantissima di Augusto Novelli. Si ride alle battute, vecchie di cent’anni, ma ancora tanto attuali e fresche, della celebre “L’acqua cheta”. A portarla in scena la compagnia delle Seggiole, che ha fatto rivivere nella esilarante messa in scena i vecchi modi di dire fiorentini, specchio di una realtà che non esiste più. Con il biglietto d’ingresso per gli spettacoli, poi, è consentito anche visitare la villa, una occasione da non farsi sfuggire. La Villa, infatti, dopo oltre mezzo secolo è stata di recente restituita a nuova vita. L’intenzione è di farla diventare sede del nuovo Antiquarium del Museo Archeologico di Firenze, il nuovo allestimento del museo di statuaria greco-romana, che un tempo era al Museo Archeologico Nazionale, che era stato rimosso in seguito all’alluvione del 1966. Ora nel salone fanno mostra di sé alcuni tra i più significativi marmi della raccolta del Museo Archeologico, fra cui spicca la statua di Arianna dormiente immortalata dal Velasquez, quella del temerario e sfortunato figlio di Niobe, e il colossale busto di Ercole, ma ci sono anche ritratti di età ellenistica e romana, e poi epigrafi e sarcofagi esposti secondo percorsi tematici ad hoc. Villa Corsini, quindi, è diventata una eccezionale galleria di scultura classica, opere appartenute per lo più a collezioni medicee, che, a Firenze, conosce ben pochi rivali. E l’esperienza di Villa Corsini è la prima tappa del più ampio progetto “Per Ville e per giardini”, promosso dalla Soprintendenza Speciale di Firenze, in collaborazione con l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e la Provincia di Firenze. Obiettivo valorizzare e far conoscere monumenti meno noti dei dintorni di Firenze e, a breve, sarà la volta di Villa della Petraia, Villa di Castello e il Museo Richard-Ginori.
Isabella Puccini – Polo Museale Fiorentino
Per saperne di più www.polomuseale.firenze.it