Qualche volta bisogna lasciarsi andare. Mettere in sonno la ragione, l’impegno, la grigia seriosità che accompagna la nostra esistenza. Abbandonarsi alle sensazioni che nascono spontanee, senza mediazioni culturali, che non stimolano domande di senso. Ecco, lasciamo libero sfogo a questo divertissement che è di pancia e di cervello. Uno spettacolo intelligente, brillante, coinvolgente in cui la comicità è sottile, la drammaticità depotenziata dall’ironia. Il colpo da maestro di Emilio Russo – che ha tratto ispirazione dai romanzi dell’irlandese Brendan O’ Carroll e ne ha curato l’adattamento teatrale – è quello di aver coinvolto nel racconto (felice contaminazione) gli Jashgawronsky Brothers tre incredibili artisti di stampo circense dove è di base la capacità interdisciplinare: musica, canto, recitazione, mimica messe al servizio della comicità. La loro è chiamata musica da riciclo che prevede l’uso di oggetti di uso comune, scope, imbuti, posate, bicchieri da cui ricavano suoni e melodie. E’ impossibile non farsi trascinare e travolgere dall’abilità, dalla comicità e dalla poesia di questi stralunati fratelli. E’venuto però il momento di aprire un capitolo – tutto a lettere maiuscole – dedicato all’interprete della storia di Agnes Browne. E’ la bravissima Lucia Vasini, un’attrice eclettica, una vera artista (dire attrice è riduttivo) che dà voce e corpo a questa popolana irlandese che dopo la morte “liberatoria” di quell’ubriacone violento di suo marito, riprende a vivere con i suoi sette figli e l’inseparabile amica Marion. E nel mercato della frutta di un povero rione di Dublino, Agnes tira avanti con allegria una quotidianità fatta di piccole cose sempre in compagnia di Marion (anche dopo la sua morte) con la quale condivide tutti gli aspetti della vita con mille risate fra una birra e l’altra. Non possiamo infine non ricordare l’esilarante excursus della Vasini nel mondo dialettale romagnolo dove trasferisce la figura di Agnes nella divertente figura della nonna e delle severe rasdore della sua terra. Per questa boccata di ossigeno, per questa flebo di allegria dobbiamo ringraziare e applaudire il regista Emilio Russo, Lucia Vasini, gli Jashgawronsky Brothers e la comicissima Marion interpretata da Anna Marcato (musicista che fa parte della band).