Un libro di Ambrogio Sparagna e Annarita Colaianni
illustrazioni di Alessandro Ferraro
con cd audio allegato
edizioni ANSC
108 pagine 14,00 euro
Presentazione lunedì 6 gennaio ore 11.15 MUSA – Museo degli Strumenti Musicali
INGRESSO LIBERO
Saranno presenti gli autori e i musicisti che hanno preso parte al cd
Novità sotto l’albero per la collana di narrativa I Gusci, libri che raccontano musica, edita dall’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Giunta al sesto anno, e con all’attivo un discreto numero di titoli, la collana si rivolge ai più piccoli proponendo di volta in volta un argomento legato alla musica e agli strumenti musicali. Per gli autori il pretesto è fornito dagli strumenti della collezione dell’Accademia, ma anche da preferenze o ricordi personali che fungono da base per storie che hanno la musica incastonata nella trama.
Così, dopo aver conosciuto Stradivari e i suoi violini, ascoltato il suono delle tabla indiane, ripercorso la storia avventurosa del tamburino di Garibaldi sulle barricate della Repubblica Romana, incontrato il piccolo Felix e il flauto che lo accompagna per tutta l’infanzia è ora la volta di un racconto che ha la finalità avvicinare i giovanissimi lettori alla musica tradizionale italiana. Voce narrante di questo viaggio Ambrogio Sparagna che insieme ad Anna Rita Colaianni ha raccontato la storia di Trillillì e delle sue avventure alla ricerca di un organetto magico.Attraverso la storia e le avventure di Trillillì alla ricerca della ‘scatola che suona’ ripercorriamo il mondo tradizionale, ne risentiamo i suoni, ma anche le atmosfere, gli odori, immaginiamo i sapori, sentiamo sulla pelle il freddo pungente delle notti stellate durante la Novena di Natale. Ambrogio Sparagna ha con la musica popolare un filo diretto e continuo. Etnomusicologo e musicista è soprattutto un grande comunicatore, il suo impegno nella divulgazione e nella didattica di strumenti tradizionali risale agli anni Ottanta.
Il libro è illustrato da Alessandro Ferraro ed è corredato di un cd audio con musiche elaborate da Ambrogio Sparagna ed eseguite dalla sua orchestra.
Il catalogo completo delle pubblicazioni dei Gusci è consultabile online sul sito www.santacecilia.it
I libri sono disponibili in libreria, acquistabili sul sito dell’Accademia (www.santacecilia.it) oppure prenotabili all’indirizzo editoria@santacecilia.it
Ambrogio Sparagna
Figlio di musicisti tradizionali studia Etnomusicologia all’Università di Roma con Diego Carpitella con cui realizza numerose campagne di rilevamento sulla musica popolare italiana. Nel 1976 dà vita alla prima scuola di musica popolare contadina in Italia presso il Circolo Gianni Bosio di Roma dove nel
– 1984 fonda la Bosio Big Band, un’originale orchestra d’organetti
– 1988 mette in scena Trillillì, Storie di magici organetti ed altre meraviglie, un’opera ” folk” che utilizza la favola come espediente narrativo.
– lunga attività concertistica in Francia e in Europa insieme a Lucilla Galeazzi e Carlo Rizzo con cui pubblica in Francia
– 1992 scrive l’opera Giofà il servo del Re
– 1993 la cantata Voci all’aria per Radio Tre Rai.
– 1995 pubblica l’album Invito e compone La via dei Romei
musiche per musical Sono tutti più bravi di me, un diretto da Emanuela Giordano e mette in scena per il Festival Musicorum Tempora di Villa Adriana La serva padrona di Pergolesi, che ha fra gli interpreti Lello Arena nel ruolo di Vespone.
– una Messa popolare per il Giubileo per orchestra d’archi e strumenti popolari
Dal 2004 al 2006 è Maestro concertatore del Festival la Notte della Taranta dove per l’occasione fonda una grande orchestra di sessanta elementi composta da strumenti popolari, con cui dà vita per tre anni di seguito a spettacoli straordinari a cui prendono parte decine e decine di migliaia di spettatori e a cui partecipano in qualità di ospiti anche Franco Battiato, Francesco De Gregori, Lucio Dalla, Gianna Nannini, Carmen Consoli, Piero Pelù, Francesco Di Giacomo, Giovanni Lindo Ferretti, Peppe Servillo e tanti altri.
Nel 2007 fonda l’Orchestra Popolare Italiana dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, un grande gruppo strumentale residente all’interno dell’Auditorium allo scopo di promuovere il repertorio della musica popolare italiana.
Collabora al Ravenna Festival realizzando delle produzioni originali fra cui il Dante Cantato, uno spettacolo che propone alcuni canti della Divina Commedia cantati secondo lo stile musicale dei pastori. Ha inoltre al suo attivo un’intensa attività concertistica internazionale realizzata periodicamente in numerosi paesi europei ed extraeuropei; un’ampia esperienza di didatta realizzata anche in ambito universitario, in particolare a Parigi dove ha insegnato Etnomusicologia nel biennio 1991/1992 presso l’Ottava Università,e la pubblicazione di numerosi saggi e documenti audiovisivi sulla musica popolare italiana.
Anna Rita Colaianni ha studiato etnomusicologia all’Università di Roma con Diego Carpitella e si è laureata con una tesi sull’uso del folklore musicale nell’opera di Alfredo Casella. È diplomata in canto lirico e ha studiato direzione di coro presso l’Istituto Musicale pOntificio di Roma. Ha al suo attivo un’importante incisione discografica dedicata all’elaborazione dei canti popolari italiani di alcuni compositori del primo Novecento, dal titolo Che mi giova cantar, pubblicato da Finisterre. Svolge un’intensa attività concertistica in Italia e all’estero.