Il pianista tedesco, ormai italiano, Alexander Lonquich ha iniziato a frequentare il palcoscenico di Santa Cecilia giovanissimo, già negli anni ‘80 e con il tempo è diventato un caro amico del pubblico romano che lo segue con costante affetto e interesse. In questo concerto per la Stagione di Musica da Camera (venerdì 4 aprile ore 20,30 – Sala Sinopoli) è affiancato da quattro interpreti eccezionali, le Prime Parti solistiche dell’Orchestra dell’Accademia: Alessandro Carbonare al clarinetto, Alessio Allegrini al corno, Carlo Maria Parazzoli al violino e Gabriele Geminiani al violoncello.
Il programma della serata è interamente dedicato a Brahms, uno dei più importanti compositori del romanticismo tedesco, che ha nella musica da camera il suo territorio d’elezione; oltre ai Sei pezzi op. 118, due originalissimi trii, capolavori nel loro genere: l’opera 40 per violino, corno e pianoforte e l’opera 114 per clarinetto, violoncello e pianoforte.
Da questo concerto riparte la fortunata iniziativa PappanoinWeb, il progetto dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e di Telecom Italia.Quattro gli appuntamenti musicali che saranno trasmessi integralmente su telecomitalia.com/pappanoinweb, in streaming live e on demand. Per ciascuno dei concerti, sono disponibili on line anche contenuti esclusivi, guide propedeutiche all’ascolto e live chat con esperti e musicologi.
Carlo Maria Parazzoli è primo violino solista dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Nato a Milano, si è diplomato a pieni voti presso il Conservatorio della sua città. In seguito ha ottenuto presso il Conservatorio Superiore di Ginevra il “Premier Prix de Virtuosité”. È stato Primo violino solista dell’Orchestra Stradivari fondata e diretta da Daniele Gatti, con la quale ha suonato per le maggiori Società di concerti italiane ed europee. Dal 1990 al 1996 è stato Primo violino del Quartetto “Guido Chigi”, gruppo ufficiale dell’Accademia Chigiana di Siena. Ha suonato come solista con alcune orchestre italiane quali: Angelicum e Pomeriggi Musicali di Milano, Sinfonica di Sanremo, Orchestra da Camera di Mantova, Orchestra del Festival Internazionale di Brescia e Bergamo. Ha collaborato come violino di spalla con le orchestre dei Pomeriggi Musicali e l’Orchestra della Rai di Milano, Haydn di Bolzano, Teatro Comunale di Bologna, Teatro Comunale di Firenze, Teatro alla Scala e Filarmonica della Scala. A Santa Cecilia ha eseguito, tra l’altro, il Doppio Concerto di Brahms diretto da Kent Nagano (2006) e il Triplo Concerto di Beethoven diretto da Alexander Lonquich (2012).
Gabriele Geminiani è Primo Violoncello dell’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia dal 1999; nel 1997 vince il premio per la miglior esecuzione del brano contemporaneo Spins and Spells di Kaija Saariaho al Concorso “Rostropovič” di Parigi. Dal 1998 al 1999 ricopre il ruolo di Primo Violoncello presso l’Orchestra Regionale della Toscana. In questo ruolo ha collaborato con l’Orchestra Filarmonica della Scala e in qualità di solista ha suonato con diverse orchestre italiane. È ospite regolare della Symphonica d’Italia e della Human Rights Orchestra, recentemente fondata in difesa dei diritti umani. Ha collaborato con celebri direttori quali Abbado, Chung (Triplo Concerto di Beethoven), Sinopoli, Sawallisch, Temirkanov, Maazel, Muti, Prêtre, Nagano (con il quale ha eseguito a Santa Cecilia il Doppio Concerto di Brahms), Rostropovič, Pappano, Masur e Gergiev suonando in alcune delle più prestigiose sale da concerto del mondo. Si è inoltre esibito in concerti cameristici con Chung, Pappano, Lonquich, Campanella, Kavakos e Argerich.
A Santa Cecilia nel maggio 2009 ha eseguito, in prima esecuzione italiana, il Cello Concerto di HK Gruber diretto dall’autore e nel 2010, con la direzione di Krjstian Järvi, il Concerto per violoncello e orchestra di fiati di Friedrich Gulda.
Suona un violoncello “Carlo Giuseppe Oddone” del 1903.
Primo clarinetto dell’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia dal 2003, Alessandro Carbonare per 15 anni ha occupato il posto di Primo clarinetto solista all’Orchestre National de France. Nello stesso ruolo ha avuto anche importanti collaborazioni con i Berliner Philharmoniker. Alessandro Carbonare si è imposto nei più importanti concorsi internazionali: Ginevra, Praga, Tolone, Monaco di Baviera e Parigi. Dal suo debutto con l’Orchestre de la Suisse Romande si è esibito come solista con tutte le più importanti orchestre del mondo. Recentemente ha collaborato come Primo clarinetto con la New York Philharmonic Orchestra e con la Chicago Symphony Orchestra. Ha registrato gran parte del repertorio per Harmonia Mundi e JVC Victor e ha dato grande impulso alla musica contemporanea per clarinetto, commissionando nuovi concerti a Ivan Fedele, Salvatore Sciarrino, Luis De Pablo e Claude Bolling. Su personale invito di Claudio Abbado, Alessandro Carbonare ha accettato il ruolo di Primo clarinetto nell’Orchestra del Festival di Lucerna e nell’Orchestra Mozart.
Il percorso artistico di Alessio Allegrini inizia all’età di 23 anni, quando viene scelto da Riccardo Muti come Primo corno solista presso il Teatro alla Scala di Milano. Negli anni successivi svolge il ruolo di Primo corno ospite in prestigiose orchestre quali i Berliner Philharmoniker, Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks e Mahler Chamber Orchestra. Attualmente è Primo corno solista dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, della Lucerne Festival Orchestra e dell’Orchestra Mozart. È stato diretto in numerosi concerti solistici da celebri direttori quali Abbado, Muti, Chung, Tate e Antonio Pappano. Nel 2008 ha eseguito con l’Orchestra di Santa Cecilia, diretta da Pappano, la “prima” europea del Concerto per corno di Elliott Carter e nel 2013, con la Kammerakademie Potsdam, la première di “Out…” di Riccardo Panfili. Recentemente “Amadeus” ha pubblicato il debutto discografico di Allegrini nelle vesti di direttore, con brani di Lebrun, Salieri e con il Concerto per oboe e orchestra di R. Strauss eseguito da Francesco Di Rosa.
Alexander Lonquich è nato a Trier in Germania. Nel 1977 ha vinto il Primo Premio al Concorso Casagrande dedicato a Schubert. Da allora ha tenuto concerti in Giappone, Stati Uniti e nei principali centri musicali europei. La sua attività lo vede impegnato con direttori d’orchestra quali Claudio Abbado, Kurt Sanderling, Ton Koopman, Emmanuel Krivine, Heinz Holliger, Marc Minkowski. Particolare in tal senso è stato il rapporto mantenuto con Sandor Vègh e la Camerata Salzburg, di cui è tuttora regolare ospite nella veste di direttore-solista.
Un importante ruolo svolge inoltre la sua attività nell’ambito della musica da camera. Alexander Lonquich, infatti, nel corso degli ultimi anni ha avuto modo di collaborare con artisti del calibro di Christian Tetzlaff, Joshua Bell, Heinrich Schiff, Steven Isserlis, Isabelle Faust, Jörg Widmann, Boris Pergamenschikov, Heinz Holliger e Frank Peter Zimmermann ed ha ottenuto numerosi riconoscimenti dalla critica internazionale quali il “Diapason d’Or” nel 1992, il “Premio Abbiati” nel 1993 e il “Premio Edison” in Olanda nel 1994. Nel 2003 Alexander Lonquich ha formato, con la moglie Cristina Barbuti, un duo pianistico che si esibisce in Italia, Austria, Svizzera, Germania e Norvegia. Inoltre nei suoi concerti appare spesso nella doppia veste di pianista e fortepianista spaziando da C. Ph. E. Bach a Schumann e Chopin. Nel ruolo di direttore-solista, Alexander Lonquich collabora stabilmente con l’Orchestra da Camera di Mantova – con cui in particolare ha svolto un lavoro di ricerca e approfondimento tra il 2004 e 2007 sull’integrale dei Concerti per pianoforte e orchestra di Mozart – e tra le altre con l’Orchestra della Radio di Francoforte, la Royal Philharmonic Orchestra, la Deutsche Kammerphilarmonie, la Camerata Salzburg, la Mahler Chamber Orchestra, l’Orchestre des Champs Elysées e la Filarmonica della Scala di Milano. Si esibisce regolarmente per l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, con la quale dalla stagione 2011/12 collabora anche come direttore-solista.
Dopo aver effettuato incisioni per EMI dedicate a Mozart, Schumann e Schubert, ha iniziato una collaborazione con la ECM registrando musiche del compositore israeliano Gideon Lewensohn ed un CD di musica pianistica francese dell’inizio del XX secolo con gli Improptus di Fauré, Gaspard de la nuit di Ravel e i Préludes di Messiaen. Recentemente ha inciso, sempre per ECM, la Kreisleriana e la Partita di Holliger. Ai numerosi impegni concertistici, Alexander Lonquich ha affiancato negli anni un intenso lavoro in campo didattico tenendo masterclass in Europa, Stati Uniti ed Australia. Ha collaborato inoltre in forma stabile con l’Accademia Pianistica di Imola e la Hochschule für Musik di Colonia.
Alexander Lonquich, convinto che il sistema educativo in campo musicale sia da integrare e in parte da ripensare, si è impegnato intensamente nella conduzione di laboratori teatrali/musicali avvalendosi della collaborazione di artisti provenienti da linguaggi artistici diversi. Tra le altre, particolarmente cara gli è stata l’esperienza del laboratorio Kinderszenen dedicato all’infanzia.
Stagione di Musica da Camera
Auditorium Parco della Musica – Sala Sinopoli
Venerdì 4 aprile 2014 ore 20,30
Alexander Lonquich pianoforte
Alessandro Carbonare clarinetto
Alessio Allegrini corno
Carlo Parazzoli violino
Gabriele Geminiani violoncello
Brahms Trio op. 40
Sei pezzi op. 118
Trio op. 114
Biglietti da 18 a 42 euro – Infoline 068082058