Spettacolo spesso nel senso di contenuti, temi trattati, linguaggio provocatorio, relazioni fisiche fra i protagonisti: due fratelli ed una ragazza che ha rapporti con entrambi. Il testo di Paravidino pluripremiato, è di difficile messinscena ma il trio Costanza Jacopo e Daniele gli attori, con la regia di Riccardo riesce a creare una situazione di tensione emotiva e provocante molto elevata. È la storia di tre solitudini che si incontrano e si scontrano, si amano ma si combattono e la convivenza diventa un espediente per scaricare sugli altri le proprie frustazioni ed insicurezze. L’origine della relazione malata fra i due fratelli può essere intuita dalla presenza non irrilevante seppure lontana della madre. La violenza finale può far pensare a temi di attualità sui femminicidi ma è in realtà la chiosa logica ad una storia che è solo a due. Ritmo elevato, scenografia claustrofobica e musiche a tratti sincopate. Il pubblico era numeroso ed attento, si è divertito ed ha apprezzato rumorosamente uno spettacolo di non facile lettura.
Con Costanza M. Frola, Jacopo Trebbi e Daniele Ronco
Regia Riccardo Bellandi